L'indomani
topi, alle tignuole ed alla muffa. I libri erano: due volumi scompagnati di Walter Scott, una grammatica francese e una strenna, di quelle che usavano
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pieghe si annidavano gli insetti minuscoli che vivono di carta, su cui erano cadute delle macchie ignote dilatando l'inchiostro, gonfiando le parole
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erano che una ripetizione di cento e cento altre dette prima, che cosa era ella dunque se non l'ultima arrivata, la grama viaggiatrice che trova
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punto si erano amati? Fino a quale? Era riuscita Elvira ad animare la statua? Si era data a lui con quello ardore che traspariva dalle sue lettere? E
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generazioni agiate e tranquille si erano succedute senza scosse, senza cambiamenti. Appollonia corse fuori, tutta traballante nella sua rotondità di
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inutilmente; essi non si mostravano mai in pubblico. Erano venute da un paese vicino le sorelle di Toniolo, l'una maritata, l'altra no; due false bionde
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aveva avuto, qualche mese prima, dei leggeri disturbi di digestione, che erano scomparsi, e null'altra sensazione fisica abbastanza sensibile le
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podere prima che il tempo si guastasse. Erano gli ultimi bei giorni dell'autunno, bisognava pure approfittarne innanzi di chiudersi in casa a fare
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rideva, adesso; avendo posata la fronte sulla spalla di suo marito, eccitata da un ordine nuovo di idee che le si erano parate dinanzi. - Però, senti, non
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piuttosto che con un altro; ma siccome ella non poteva andare incontro a questi sprazzi d'amore, nè sollecitarli, nè abbandonarvisi, erano passati otto anni
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repentino cambiamento la stordiva; molto più che anche tutti i visi erano cambiati attorno a lei, cambiati i nomi, per cui le accadeva ancora tratto
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sposi modello, quei Gavazzini che si erano feriti per bere il sangue l'un dall'altro. Non uscivano mai in paese; qualche sera, sul tardi, nei viali
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donne che passavano; occhiate che non gli costavano nessuno sforzo, che erano naturali ai suoi occhi ben tagliati, dal colorito intenso, che facevano
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un'occhiata che cadesse dalla sua parte, raccogliendo le briciole dello spirito e della cordialità che Alberto distribuiva agli amici. Erano suonate le
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sentivano mai per intero, di cui le parole strane, svisate, spostate, volavano di bocca in bocca, eccitando la curiosità senza soddisfarla. Erano discorsi
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, con scritto in alto Alberto Oriani, erano altrettante reliquie che Marta conservava, interrogandole, quasi avesse potuto assorbirne ciò che Alberto
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