L'idioma gentile
l'affetto e la volontà altrui. raccontare, argomentare, pregare, giustificarti, difenderti; e se la lingua non conoscerai bene, ti sarà sempre una pena e
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grandi graffe, lungo le quali era scritto: - Ti fanno paura? - e disse ch'erano modi efficaci ch'egli non usava mai, e che aveva messi in mostra in
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vivacità della giovlnezza. E ciascuna mi desta un pensiero, e alla più parte mi scappa detto qualche cosa, passando. - Ti saluto, simpatia! - Mi rallegro con
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. Quest' ultimo studio ti raccomando in particolar modo, perchè è quello che più difficilmente s'inducono a fare i giovinetti. Ma occorre intendersi bene
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bell'ambiente questa sera! - Che cos'hai? Oggi non ti trovo nel tuo ambiente. - Per gli amici era uno spasso. N'aveva ogni giorno una nuova, o parecchie
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, non ti pare che quel p. c., usato da molti, sia un po',... villanamente asciutto, salvo che si tratti della morte d' un cane? Chi, per condolersi con
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scrupoli e paure ti puoi liberare leggendo il vocabolario. Conosci i modi: PARLARE con le seste, PARLUCCHIARE sul conto altrui, PASSAR PAROLA a qualcuno
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vocaboli sai il significato: ti tratto da uomo. Quelle ed altre molte appartengono a una famiglia di parole che si potrebbero chiamare: della scienza
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quale pende; ma è un modo che stride come un paletto arrugginito. PENNA. Qui c'è un grappolo di modi che ti possono occorrere ogni momento: PENNA CHE
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palle degli occhi, a mangiar certe bazzoffie delle trattorie. - Ti s'ha a portare il panchetto? A chi non fini- sce di chiacchierare per la strada. A
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. Bello il verbo PORGERE nel senso di suggerire: - Fa' quello che la natura ti porge. - Dice il popolo, in Toscana: - Un animo mi PORGE, il cuore mi
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Credo di non averti seccato. Non ti saresti seccato neppure, credo, s'io non avessi fatto molte omissioni per abbreviarti il cammino. Ho detto molte
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Ora ti debbo dire alcune, cose per preservarti da un senso di scoraggiamento, dal quale e probabile che tu sia preso a quando a quando, nel primo
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le frasi, come se queste non fossero forme e suoni vanissimi quando non servono a dir qualche cosa che piaccia o che giovi, io ti direi che e meglio
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tu spettatore più che attore della vita, dalle parole non ti distraggono ancora le cose così fortemente come faranno più tardi, quando avrai mille
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Mi dice un giovinetto, con accento d'alterezza: - Io studio le lingue straniere. - Vuoi dire con questo che ti preme più di saper le lingue straniere
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, che ti persuaderà anche meglio della necessità di studiare la lingua. In tutti i paesi del mondo sono argomento di ridicolo gli errori di lingua. Non è
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La prima cosa che ti devi proporre, mettendoti a studiare la lingua, è d'imparare a parlarla correttamente e facilmente. A darti fermezza in questo
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aveva un gesto per dire: - Non ti fidar del tale: è un briccone; - un gesto per annunziare che una commedia aveva fatto fiasco, che un certo affare non
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Per dimostrarti che a parlar bene non basta studiar la lingua, ma occorre fare uno studio e un esercizio particolare a quel fine, ti racconto un
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tutte le volte che ci hai tempo, e non tarderai a ricavarne un profitto maggiore di quello che t'immagini, perchè ti riuscirà di dir meglio che per il
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promessa, che ti feci nell' accomiatarmi, di rispondere per iscritto alle tue domande: - Ho fatto bene a metter l'uso della lingua italiana in
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te ne metto. Ti basterà questo piccolo saggio, m'immagino. A noi, piccolo veneziano. A te pure, quando che parli italiano, vien fatto di ficcare il
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E anche a te, bruno Sardignolo, poichè ti vedo ridendo dei sicilianisrni, dirò amorevolmente il fatto tuo, quantunque del tuo bel dialetto
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parla affettato è ridicolo e insopportabile. Non occorre ch'io ti dica che cos'è l'affettazione. Te lo dicono i modi proverbiali che la deridono: Star
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rinverrà;- contento e me ne "saprà grado. - La riverisco e " mi dileguo. - T. - (Impertinente!) Varie altre osservazioni che ti dovrei esporre intorno
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strani e affettati per la sola ragione che non siamo assuefatti a dirli e a sentirli. Per, ispiegarti chiaramente la cosa ti riferisco una discussione
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pronunziata (sua filia li tien compania). Ma perché quell'atto d' impazienza?... Ho capito. Ti pare ch'io, metta alla berlina della cattiva pronunzia la
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, oltre che un piacere di natura artistica, un vantaggio, di cui gli siamo grati. E ti sarà incoraggiamento e compenso quello ch'io molte volte osservai
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' ti dìa? - È incurabile! - esclamò l'amico quando uscimmo. - E glie ne toccherà dell'altre. È il suo destino. Egli ha da morir sul terreno, e di ferro
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giorno un certo numero di nomi. Non ti costerà alcuno sforzo il ritenerli, avendo sempre sott'occhio le cose a cui si riferiscono, e a ritenerli
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