L'idioma gentile
sentmento, si confonde con le nostre idee fin dalle loro sorgenti più intime, e non è soltanto forma, suono, colore, ma sostanza del nostro pensiero
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più materiale di lingua che non ne potrebbe raccogliere da qualche volume di bella prosa. - Io imparai quel canto a memoria. Fu questo il mio primo
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francese, fatta da Ferdinando Martini; e più oltre, accanto a una pagina d'aggettivi prediletti da Dante, una serie di locuzioni relative al vino
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rifugge la mia indole tranquilla. Dico di più: che per me non c'è altro libro che diletti altrettanto, per poco che l'immaginazione del lettore si
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; notare il meglio del materiale che si ricava dalle letture, dividendolo e raggruppandolo intorno a certi soggetti, perchè riesca più facile
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Falso monetario della lingua, s' intende. Era un pittore ligure, digiuno di lettere, ma pieno d'ingegno, che parlava il, più bizzarro italiano ch' io
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P. - Quattordicesima lettera dell'alfabeto. Che novità! Un momento. Nota che è in generale maschile; più spesso maschile che femminile, dicono altri
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d' ingegno e d'esperienza, qualche - cosa di più d'un altro, il quale la scriva. come un barbaro e la balbetti come un ragazzo? Ma gli uomini
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altri quello che hanno fatto a lui. E RIMBRONTOLARE IL PANE a uno non è più espressivo di rimproverare e rinfacciare? E com'è ben significato e quasi
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una volta la penna. - PENSIERO. Nota la locuzione: Ho FATTO PENSIERO di ritirarmi: è più che ho pensato e meno che ho fatto proposito. PENSUCCHIARE
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fatto bene, son di complessione - debole: per questo non faccio ginnastica? - Ma il non aver attitudine allo studio della lingua è una ragione di più
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Di corsa, perchè è ancora lunga la strada, e tu la rifarai da te a più bell'agio. PIAGGELLARE, lodare, dar dell'unto, più discreto di piaggiare, e
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bene adoperarli.. - Fàtti in là, disse la padella al paiolo. - Non si può esprimere più argutamente il concetto d'una persona di cattiva reputazione
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definisce: influenza, forza abbagliante, ma di cui si fa ora un abuso ridicolo, adoperandolo nel significato più ristretto di stima e d'autorità, e
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limitative, interiezioni, esclamazioni, facezie, proverbi, quanto era necessario che tralasciassi, insomma, per ridurre in una ventina di pagine più
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bocca. E ti porteranno vocaboli e frasi che da lungo tempo non s'eran più fatte vive nella tua mente, e che ti parrà d'imparare in quel punto, e della
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, e con l'alta matematica lo studio della tavola. pitagorica. Non occupandoci più d'altro che di lingua, finiamo con non cercare e non raccoglier più
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francesismi e d'idiotismi, ha da essere odiato e vituperato come il più nefando dei malfattori. E poichè in questa fede era sincero, la professava, con
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mente vergine e chiara è più atta ad appropriarsi il materiale della lingua, non soltanto per virtù della memoria ancor fresca, ma anche perchè, essendo
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finezza di Iinguaggio per rendere il proprio pensiero. Ma chi ha vero ingegno, se non sa la lingua bene, si trova tanto più impacciato a farsi valere
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Mi dice un giovinetto, con accento d'alterezza: - Io studio le lingue straniere. - Vuoi dire con questo che ti preme più di saper le lingue straniere
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imparare, le dico che ella vive in una grande illusione, salvo che li legga principalmente con quello scopo, ossia badando più alla ferma che alla sostanza
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da esprimere, tante cose da dire, delle più difficili a dire e a sentire, e che può e sa dire essa sola, e che da lei sola si vogliono udire? E come
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naturale che tutti, chi più, chi meno, si vergognino e si stizziscano di suscitarlo. Benchè ancora giovinetto, tu avrai visto più volte anche uomini che non
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proposito gioverà più che altro la consuetudine, che tu devi prendere, d'osservare la scorrettezza, la rozzezza, lo stento, le infinite miserie e
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Le Sue qualità più notevoli erano un profondo disprezzo per l'arte della parola e un grande amore per la pesca con l'amo; il quale amore derivava in
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libro notissimo di scienza popolare, che è una delle opere più eloquenti e meglio scritte della letteratura scientifica d'Italia. Lo scienziato, ch'era
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Il parlar malamente, in chi più o meno conosce la lingua, deriva in gran parte dalla consuetudine di non pensar mai un momento, prima di aprir la
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dare alla seconda. Osservai in casa tua che l'uso dell' italiano in famiglia non giova gran fatto, che, anzi, riesce quasi più dannoso che utile, se
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- e aver una cosa addietro per "averla con sè - e si può no, e morir via, e mangiarsi fuori e smaniarsi, e che bello! e che caro! e con più ne vuoi, più
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per farla corta, non t' ho citato che una dozzina d'esempi; mi dispiace d'esser troppo pochi; ma te ne potrei pienare più pagine. A si biri, piseddu
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servirsi di vocaboli e di frasi poetiche, anche nei discorsi famigliari, per dir le cose più usuali e più semplici; è l'usar locuzioni e costrutti del
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troppo andante; " far sembianza - è più nobile di far mostra e di fingere; " non m'ero male apposto -. non è un modo di dozzina come non m'ero ingannato
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Le avevan messo questo soprannome perché il bel modo letterario a ogni piè sospinto era uno dei fiori più frequenti del suo linguaggio abituale
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" stringer molto la persona con cintura o con busto o con altro, in modo che essa paia meglio disposta, ma che non abbia più liberi i movimenti
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, cominciando dai più grossi e più ridicoli, i quali son quasi tutti comuni agl'italiani delle regioni subalpine. Avvèzzati prima d'ogni cosa a
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strage delle z; nè il tuo fratelo veneziano che di tutti i cittadini dell'aregno d'Italia è il più indomabile ribelle alla leie della doppia consonante. E
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fiorentinità non consistesse in altro, e preso per giunta il malanno di pronunziar più fiorentino dei fiorentini, esagerando istrionicamente tutte le
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piccole contrarietà non lo correggevano. Egli, seguitava a ingollar le c e a profondere i te sempre più allegramente; e con maggiore esagerazione e a voce
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riuscirebbero nuovi come modi d' un'altra lingua? Ella conosce il francese? Non molto. Vuole scommettere che se mi racconta in italiano l'aneddoto più
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meglio che tu incominci coi vocaboli, che sono i più necessari, e che per qualche tempo non t'occupi d'altro. Ci sono, prima di tutto, certe consuetudini
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scrittore del tempo presente, e cerco d'imprimerla nella memoria insieme con la frase o col periodo a cui appartiene, e, più che altro, con l'idea ch'essa
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opere, anche se più ampia e meglio ordinata, m'avrebbe giovato quanto quella che andavo facendo io medesimo; perchè fra il materiale di lingua scelto e
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