L'idioma gentile
studiarla perchè sono una cosa patria e lingua, pensiero e parola, parola e vita. Ebbene, io scrivo con lo scopo unico di farli prendere amore a questo
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più materiale di lingua che non ne potrebbe raccogliere da qualche volume di bella prosa. - Io imparai quel canto a memoria. Fu questo il mio primo
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Un metodo, io? Ma le pare che un arruffone par mio possa avere un metodo? Io non sono che un dilettante, che studia la lingua per ispasso, in una
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Per imparar la lingua io leggo assiduamente, oltre gli scrittori, il Vocabolario. Non lo leggo soltanto perchè è il solo libro che, se non tutta
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. Una trentina d'anni fa, con uno scritto diretto particolarmente ai giovani, io raccomandai la lettura del vocabolario. Nel corso di questi trent'anni
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Falso monetario della lingua, s' intende. Era un pittore ligure, digiuno di lettere, ma pieno d'ingegno, che parlava il, più bizzarro italiano ch' io
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padre e dalla madre. Che figura farebbe un padre che dicesse al suo figliuolo: - Caro mio, tu hai dieci anni; in materia di lingua io non son più in
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PANACÉA Tu non sei di quelli che pronunziano panàcea, non è vero? Non t'aver per male della domanda: non di rado io sento dire stentoréo per
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parola: preconizzare, che qttasi tutti sanno, ma che moltissimi non intendono nel suo significato vero, poiché cento volte io l'intesi usare nel senso
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questo quadro PER DI Raffaello. - E l'uso del PERCHÈ in quest'altro esempio: - La cagione PERCHÈ io lo cacciai di casa - più svelto che per la quale
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che io pure, vecchio al mondo, dico quasi sempre queste cose in altri modi tanto meno spicci e meno propri! - PINZO, PINZARE è proprio del morso
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pappa, fare la spia. - Da pappardelle (certe lasagne): il condotto delle pappardelle la gola. - Pappa tu che pappo io (comune, credo, a tutti i
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candeliere sul tavolo o altro simile; io intesi anche gridare a un cane: - Deponi quell'osso, come nelle tragedie si dice a un re: - Deponi quel serto
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Credo di non averti seccato. Non ti saresti seccato neppure, credo, s'io non avessi fatto molte omissioni per abbreviarti il cammino. Ho detto molte
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pericolo: il pericolo d'un così brutto malanno, che se io avessi anche solo un leggerissimo dubbio di potertelo tirare addosso con le mie esortazioni
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Fu forse l'ultimo dei veri, grandi, formidabili pedanti italiani; per i quali io non capisco come non sentano ammirazione anche i loro avversari e le
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d'accordo. Io penso l'opposto. Credo che le teste piccole abbian meno bisogno di studiar la lingua che le teste grandi, perchè, avendo poche idee, basta a
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Mi dice un giovinetto, con accento d'alterezza: - Io studio le lingue straniere. - Vuoi dire con questo che ti preme più di saper le lingue straniere
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più che da ogni altra ti hai da guardare. Egli sarà il primo d' una serie di personaggi singolari, che io conobbi, e che ti farò conoscere man mano
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da un suo nipote, che l' assistette negli ultimi giorni: un capo armonico, a dir la verità, che potrebbe aver inventato una fiaba. Io la ripeto com
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nefando linguaggio burocratico che tuo marito porta a casa dall'ufficio. In verità, s'io avessi ceduto alla tentazione, udendo parlare italiano a quel modo
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prova? Desiderate ch'io vi persuada con gli esempi? E io vi contento, nel miglior modo che m' è possibile, così alla lesta. E comincio da te, piccolo
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latineggiante io sia un po' innamorato: a te che qualche volta, parlando italiano, alzi le scale invece di salirle, e culli il tuo fratellino per dormirlo, e
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io faccio il pedante della naturalezza sui fiori della sua letteratura.
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TIZIO. - Giunto che fui al bivio, stetti un momento in forse se dovessi volgere a destra o a sinistra. IL PEDANTE. - Mi permetta. Io direi: arrivato
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ricordava le parole testuali. - Ah, signor dottore! - gli aveva detto. - Non mi lusinghi di vane speranze: io sento bene che questa mia spossatezza è
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non l'ho mai intesa. - È d'uso comune in Toscana, è in tutti i dizionari, la usano molti italiani d'ogni provincia. - Eppure, che so io? Parlando
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volta che ti segna un caso simile, sta' bene attento, ché ti può molto giovare. Io mi corressi di certe intonazioni del dialetto udendo un attore toscano
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. - Tutto il male non vien per nuocere - disse. - Quest'avventura l'avrà guarito dalla toscanite. - E lo credevo io pure. Lo trovammo sulla poltrona
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: molte cose ella non le dice per non mettersi in un impaccio. Vuol vedere che io le nomino subito venti, trenta oggetti, operazioni, qualità e particolari
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Io non sono un registratore nè un magaziniere della lingua. Non mi servii mai della penna per questo studio. Lessi e leggo gli scrittori migliori di
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Io sono nello studio della lingua, come in ogni altra cosa, un uomo d'ordine, e in questo vo fino alla pedanteria. Fin da quando principiai, mi
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