L'arte di guardare l'arte
dell’etica del borgo affonda nella riforma benedettina che nel giro di poco tempo elaborò l’etica dei vizi capitali come parametro della convivenza
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Nel XVI secolo la fioritura dei nuovi ordini regolari, in risposta alla Riforma protestante, fu motore di una trasformazione sostanziale di stile e
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Riforma protestante, ma in una trasformazione sostanziale dei linguaggi artistici che trovarono nuovi parametri ideologici nell’applicazione dei
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Paolo III. Suo è il Consilium de emendanda Ecclesia, prima riforma di risposta alla Riforma protestante proprio mentre a Trento si discutono le tesi della
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Concilio di Trento quando la Chiesa sentì il bisogno di coinvolgere tutti nella sua riforma e stimolò la nascita d’una lingua estetica che potesse
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Cézanne. Il primo si dà al giornalismo, al romanzo impegnato e all’affare Dreyfus, il secondo alla pura riforma della forma. Sainte-Victoire è la montagna
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si riforma tutto, anche il concetto di bellezza che viene a perdere ogni riferimento neoplatonico, quello d’un assoluto stabile e sublime, per giocare
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alla fuga nordica della Riforma. Era un percorso radicalmente politico. E nasceva così già allora la metodologia ideologica del futuro Bauhaus. Ma non
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Riforma protestante nordica che nel XVI secolo fa crollare le basi dell’Europa preesistente, le arti italiane reagiscono con una replica esasperata
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