L'arte di guardare l'arte
racconti dei viaggiatori o coi dipinti e le sculture nelle chiese. Con loro scompare anche un’intera categoria di animali compositi, talvolta
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protagonista d’una lenta e inesorabile invasione dell’Occidente tutto. Noi barocchi lo eravamo forse già prima, sui sarcofagi etruschi, nelle
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cromatica, arricchita dal talento geniale e anarchico, accompagnerà il Caravaggio nelle sue peregrinazioni mediterranee, tornerà nelle tele del
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appena diffuso come nuova visione figurativa e si pongono in una dimensione che raramente trova parallelismi possibili se non nelle rappresentazioni
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Non si sa se sia mai esistito il buon governo in Italia. Le uniche prove che si riscontrano sono quelle contenute nelle pitture. Ma talvolta la
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Sand, la futura amante di Chopin. Le cose stanno cambiando in quel 1830, e in tutti i sensi. Da tre anni i liberali tentano di salire nelle sfere del
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, borghesi e come tali esaltatori del lusso in nero che era nelle vesti identico a quello policromo della corte del Re Sole. Così fece quasi tutta la
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con la carabina nelle trincee della Grande guerra, è ferito, ma nulla traspare nell’estetica totale del suo scrivere: s’interessa alla metafisica del
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che muove gli animi, sia nella politica che nelle arti.
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della prima guerra del Golfo. Siamo parenti stretti, nelle università e nelle borse. Il segno della loro calligrafia ha contribuito non poco alla nostra
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Pisanello a Mantova, è l’attualità del segno grafico, che potrebbe essere quello d’un fumetto di Hugo Pratt. Sorprende sempre, nelle sinopie, la
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prologo del Manifesto, «soli coi meccanici nelle infernali caldaie delle grandi navi, soli con i fantasmi neri che foraggiano il ventre rosso delle
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autocosciente, d’Europa. E si sarebbe tuffata l’indomani, ardita quanto incosciente, futurista o dannunziana, nelle trincee della prima guerra mondiale
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Washington con sculture sostanzialmente analoghe dinanzi a edifici similari. Il gusto geometrico e iperelegante dell’Art Déco nelle sue varie declinazioni
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sogno complessivo, del quale rimase solo la poltrona, che si trovò a diventare un simbolo. Per questo motivo forse continua a vivere nelle coscienze e
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ecclesiali ebbero conseguenze formidabili. La cultura aulica del Rinascimento neoplatonico andò a infrangersi nelle maniacalità del manierismo. Si
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gusto del proprio classicismo da Grand Siècle per evaporare nelle eleganze di Fragonard e Watteau prima di trovare nuovo vigore in David. La seconda
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cingoli di carro armato nelle città della vecchia Europa. Sta di fatto che anche la Modotti fugge verso gli Stati Uniti, dove va a farsi proteggere dal
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famosissimi Tagli, quelli documentati con la magistrale serie di fotografie scattate da Ugo Mulas. Ma già nelle prime ceramiche cotte ad Albisola prima dell
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Sono le medesime lame che Benedit oggi ricerca, disegna o usa nelle sue composizioni. Lo fa sicuramente con l’attenzione dell’antropologo, ma non
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di andarsene senza che venga loro tirato un solo colpo di schioppo. Questo senso di autoanalisi permane oggi nelle piccole follie di Marcelo Bordese
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: tutto proviene dall’infinita generosità della passione creativa, sciamanica nelle grotte di Altamira, metafisica nelle piazze di de Chirico, mistica
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