L'arte di guardare l'arte
A Milano, negli stessi anni, il cardinale Borromeo favorisce lo sviluppo d’un altro ordine regolare, quello dei barnabiti. Nati dall’iniziativa di
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Bramante dalla luce del suo conterraneo Piero della Francesca e da far sì che Leonardo andrebbe chiamato più da Milano che da Vinci. La stessa mescola
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seguito Dionigi Bussola, dal 1658 “protostatuario” del duomo di Milano. Ma anche lì la scultura appare fortemente legata alla contingenza temporale.
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Il prototipo è innegabilmente quello di Varallo, ultima propaggine occidentale del ducato di Milano, oggi in Piemonte, voluta da padre Bernardino
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una Milano supermusicale, dove si era formato, alla scuola di Sammartini, Christoph Willibald Gluck e da dove se n'era appena andato l’organista del
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Milano-Parigi: 1898 — primi anni Dieci. L’Italia giolittiana e le proteste di piazza, la repressione poliziesca e i fermenti anarchici. Uriltalia
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nella memoria dell’aria di Milano l’odore acre delle stupide cannonate di Bava Beccaris in quel 1898 nel quale la città appariva risorgere con tutto
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Punto di svolta, quel 1898. Punto di svolta Milano dove, in via Senato, Marinetti redigerà dieci anni dopo il manifesto che sarebbe stato pubblicato
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Fino a trent’anni fa apprezzare le virtù estetiche dell’Eur a Roma, delle Poste di Brescia e di Palermo o del Tribunale di Milano appariva poco
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’arte, mentre in Italia sorgono la Triennale di Milano e la Quadriennale romana. Ci vollero muscoli potenti per uscire dalla Grande depressione
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%. Alla fine del XX secolo le percentuali erano invertite. All’opposto di queste genesi esemplari stanno gli Uffizi di Firenze, l’Ambrosiana di Milano, l
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