L'arte di guardare l'arte
A partire dal XII secolo il gusto subisce il formidabile passaggio dal bello degli antichi, di cui si conservava un ricordo cristallizzato nell’arte
Pagina 10
L'arte di guardare l'arte
di un gusto assolutamente nuovo, quello della modernità d’Occidente, lentamente conquistata dalle nuove lingue romanze del parlare come del vedere.
Pagina 11
L'arte di guardare l'arte
di gusto nello sviluppo dell arte del secolo successivo.
Pagina 28
L'arte di guardare l'arte
principi. Una rivoluzione del gusto e delle abitudini che ebbe il suo fulcro nella prima metà del Seicento e che merita tuttora un’attenzione analitica
Pagina 31
L'arte di guardare l'arte
sensibili (e ovviamente senza porre differenti valutazioni di merito fra le une e le altre!) si potrebbe ritrovarne il gusto cromatico nelle
Pagina 35
L'arte di guardare l'arte
Ludovisi è allora visitatissima e il sacofago avrà grande influenza sul gusto. Ogni ritrovamento a Roma, dagli anni epici della scoperta del Laooconte
Pagina 37
L'arte di guardare l'arte
accanto ai pari della nobiltà sul come ci si adegua nel gusto alla vita di lusso se porta una innovazione sottile alla lettura delle classi sociali, in
Pagina 49
L'arte di guardare l'arte
L’esempio dell’arte giapponese apre un modo diverso di concepire la decorazione, un panorama di citazioni possibili che chiude il gusto eclettico del
Pagina 58
L'arte di guardare l'arte
, senza grande successo. Fu la Francia a sancire l’affermarsi di un nuovo gusto proprio con l’esposizione e con la cortese manovra diplomatica dell
Pagina 59
L'arte di guardare l'arte
’oggettistica per ampliare un gusto che era inizialmente stato legato esclusivamente alle stampe. Si scoprì un modo diverso di concepire la decorazione
Pagina 60
L'arte di guardare l'arte
Quello che passa per “stile fascista”, in particolare per quanto riguarda pittura e scultura, è in realtà parte di un gusto e una tendenza condivisi
Pagina 70
L'arte di guardare l'arte
Washington con sculture sostanzialmente analoghe dinanzi a edifici similari. Il gusto geometrico e iperelegante dell’Art Déco nelle sue varie declinazioni
Pagina 71
L'arte di guardare l'arte
corretto sia dal punto di vista del gusto che da quello della gentilezza del sentire democratico. Si poteva solo in rari casi, grazie alle Piazze d’Italia
Pagina 71
L'arte di guardare l'arte
acquistati da ogni accademia di rispetto, conclusero il secolo con l’indicazione d’uno stile nuovo che avrebbe, nel giro duna generazione, mutato il gusto
Pagina 72
L'arte di guardare l'arte
musicale di Wagner, le mutazioni del gusto barocche, fino alle invenzioni gotiche dell’abate Suger.
Pagina 74
L'arte di guardare l'arte
gusto plasmata negli anni del concilio di Trento. Quegli anni di rifondazione delle radici sociali in un patto di convivenza fra ceti laici e nuclei
Pagina 77
L'arte di guardare l'arte
gusto del proprio classicismo da Grand Siècle per evaporare nelle eleganze di Fragonard e Watteau prima di trovare nuovo vigore in David. La seconda
Pagina 80
L'arte di guardare l'arte
Altrettanto vero è che il cambio del gusto che si opponeva a un’iconografia troppo rappresentativa e trionfante aveva le sue radici negli anni Trenta
Pagina 81
L'arte di guardare l'arte
È molto probabile che la rivoluzione del gusto che avvenne a New York a cavallo fra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta del secolo scorso, a
Pagina 81
L'arte di guardare l'arte
al visitatore tagli di storia intatti, storia del gusto e dei costumi, in ambienti magicamente conservati. Il difetto, secondo i parametri didattici
Pagina 93