L'arte di guardare l'arte
di Bisanzio, al “brutto” della modernità, in una caduta dalla grazia che pare inarrestabile. In due secoli il bello si frantuma contro l’umanità del
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potente nella diplomazia, intraprendendo il viaggio dalla natale Anagni all’università di Parigi. Si scopriva il ruolo dello “studium”, quello che
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affermava anarchico dinanzi figura 1, figura 2 alla piramide del feudalesimo e l’intellettuale iniziò a reagire. Francesco ad Assisi si denuda dalla veste di
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trovare legittima la schizofrenia delle lingue d’oggi che tentano di liberarsi dalla norma d’un globalismo uniformante. E verrebbe naturale accettare
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dalla follia, dalla follia concessa per divino entusiasmo». Questo è il percorso dell’entrata in fusione col divino, cioè dell’entusiasmo, esaltazione
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Il codice etico del Medioevo mette le cose a posto e pone l’ebbrezza alla radice dello sviluppo di non pochi fra i vizi capitali, dalla lussuria all
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fondativi di queste lingue espressive, quanto lo è la scrittura che con loro evolve e dalla loro passione figurativa scaturisce. I grandi popoli
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buona volontà e capeggiati da Ignazio di Loyola (1491-1556), spagnolo di quarantatre anni che era passato dalla divisa militare e aristocratica alla
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futuro Barocco e quindi dalla stesura definitiva della facciata. Nei medesimi anni Carlo Borromeo incarica Pellegrino Tibaldi (1527-1596), anche lui
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parte dalla spiritualità dei Borromeo e in parte dal ritrovamento a Roma di un sarcofago classico.
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Bramante dalla luce del suo conterraneo Piero della Francesca e da far sì che Leonardo andrebbe chiamato più da Milano che da Vinci. La stessa mescola
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Prestinari e altri. Sono usciti dalla tradizione popolare e si sono fatti espressionisti, hanno saltato d’un passo inatteso la realtà che Caravaggio ha
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la mimesi aristotelica all’archeologia dalla quale sorse e dalla quale risorgerà solo in epoca neoclassica. Siamo figli perenni d’un cocktail storico
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di Venezia, resta affascinato dai colori di Napoli, dalla miseria della Sicilia ben più che dai templi antichi che hanno commosso Winckelmann. Si ferma
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argutamente notare Panofsky, la prima citazione mondiale della parola “Renaissance”, la quale viene immediatamente ripresa dalla più snob di tutte, George
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meno: passa dalla Carboneria italiana nel 1830 a vedere suo fratello maggiore Napoleone Luigi cadere nel sollevamento di Forlì l’anno successivo. Poi
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”. E nei primi anni Cinquanta, in contemporanea con la diffusione democratica di frigoriferi e asciugacapelli, il senatore McCarthy, affannato dalla
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realtà egli ha sempre disegnato perché ha sempre progettato, e in francese la parola disegno (dessin) è diversa dalla parola disegno (dessein) perché
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locomotive impazzite». Il nero e rosso, vessillo dell’anarchia. Partono tutti dalla penisola, all’avventura. Era partito nel 1894 il garzone panettiere
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, ma di guardare fuori dalla finestra, con curiosità e ozio ovviamente.
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e trasversali, non necessariamente ed esclusivamente tipici dei totalitarismi o dell'Italia del Ventennio. La mascella volitiva parte dalla Grecia
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, stabilito come nuovo paradigma nella mostra parigina del 1925, periclitò rapidamente a partire dalla crisi economica del 1929 dovuta al crollo di Wall
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sessantatre anni dal 1945 e le stesse parti politiche d’anteguerra, trasformate dalla storia, in parte governano il paese. L’argomento va riesaminato.
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lo mostra Hans Baidung Grien. Ma tutti anticipavano la grande spaccatura religiosa di un’Europa che nel Medioevo era unita dalla stessa fede e dalla
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Secondo la dottrina, se così si può dire, il concetto di “opera totale” dalla quale discendeva ogni dettaglio singolo era nato negli anni figura 47
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ripartiva dalla centralità del dogma cristiano e dalla sua accettata irrazionalità, si ripartiva dalle pratiche popolari che andavano incanalate in percorsi
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Vi è senz’altro, in questa esposizione, l’intuito d’una crisi di coscienza che non trova soluzione fuori dalla lingua già sancita ma la va a cercare
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sapienza. In rapida successione figura 52 arrivarono, durante il conflitto, i surrealisti più lontani dalla figurazione, Gorky e Matta, a rafforzare
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successiva sul popolo indiano non corrisponderà quindi a una sofisticata metodologia antropologica ma proverrà dalla prassi politica vissuta.
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hanno dato la certezza di un'Eva primordiale e unica dalla quale tutti discendiamo. E l’evento è avvenuto ieri mattina solamente, circa sessanta
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dalla penisola iberica, mondo complesso quanto lo è il costante cambiamento degli accenti nel parlare idiomi all’apparenza identici. Racconta Luis
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Al suo opposto filosofico, lontano dalla concettualità, anzi impegnato in una pittura che si sforza d’essere popolare, Daniel Santoro, il vate di un
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. In mezzo al salone un vasto divano di velluto cremisi con al centro, talvolta, una fioriera; sulle pareti i dipinti resi gravi dalla luce uniforme e
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personale a quello della fruizione pubblica. Non sono generati dalla volontà della comunità che trasferisce oggetti ma da quella principesca che offre
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