L'arte di guardare l'arte
consentiva di considerare un dato stabile della vita quotidiana l’escatologia della Gerusalemme ventura. Traeva il suo sapere dai miti barbarici mescolandoli
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viaggiava accompagnato da tutti i suoi beni: i sigilli d’oro del governo, le corone, le vesti e le stoffe, i tendaggi e gli arazzi, le tavole dipinte dai
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volta in volta allestire. Cuore dei suoi tesori erano i libri di preghiere, le Très riches heures, le Petites heures, le Belles heures, realizzate dai
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di ordini religiosi diversi, si affiancarono i conventi di francescani e domenicani dai quali sorse pure la nuova lingua italiana delle arti, da Giotto
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, perché cent'anni dopo fu messa al bando dai protagonisti del secolo dei Lumi, quelli che le attribuirono il nome di barocco pescandolo fra i termini
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di Venezia, resta affascinato dai colori di Napoli, dalla miseria della Sicilia ben più che dai templi antichi che hanno commosso Winckelmann. Si ferma
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Il 20 giugno del 1810 arrivano a Roma, in gruppetto, Overbeck, Pforr, Vogel e Hottinger. In sequenza verranno seguiti da Peter von Cornelius, dai
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Alexandre Dumas ne ha ventotto come l’autore, Gérard de Nerval ventidue, Petrus Borei, il poeta che verrà riscoperto solo dai surrealisti di Breton
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Quando l'Inghilterra uscì dai rigori color fumo di Londra del secondo dopoguerra cambiò stile: allungò i capelli dei ragazzi, accorciò le gonne delle
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giovane de Chirico. Ma non così è tutta la scrittura. Da Aix-en-Provence erano giunti a Parigi due amici dai destini ben diversi, Emile Zola e Paul
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La pittura tardo-ottocentesca rimase colpita dai temi e dalle stesure à plat dei colori, ma accanto all’arte maggiore avvenne una rivoluzione ben più
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con facilità. E la logica rimane uguale anche quando si tenta di definire la differenza fra un disegno originario che vada dai graffiti rupestri ai
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Jorio. Il supervate a Parigi è già noto e tradotto ma vi giunge stabilmente, spinto alla fuga dai creditori, solo l’anno dopo. Gino Severini è già lì
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a Parigi. 1898, salta il governo Rudinì e si dice che D’Annunzio passi dai banchi della destra a quelli della sinistra con la storica frase «vado
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Il tema del corpo nella modernità ha vissuto momenti estremamente ambigui. E questo a partire dai mutamenti che hanno, sin dai primi anni del XX
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Street. Venne sostituito da una nuova visione a partire dai primi anni Trenta, gli anni nei quali il New Deal tentava di ridare speranza alle genti
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dopo essersi formato a Norimberga dai Dürer: vive fra Svevia e Alsazia ma lascia il suo capolavoro nella chiesa di Halle, ancora in Sassonia. La
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. Padre dell’architettura moderna, rimane in verità un artigiano diplomato alla Scuola delle arti decorative di Berlino, influenzato dai percorsi profondi
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illuministi del XVIII secolo. Certamente fu il Barocco musicale, sin dai primi anni del Seicento, il momento massimo di applicazione della mutazione di
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non è solo costituita dai vivi. Anzi. Son talvolta ben più vivi i morti di quanto non siano vivi i vegeti. Noi dialoghiamo costantemente con la specie
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