L'arte di guardare l'arte
Gotico. L’uomo delle «fresche e dolci acque» già annunciava il pensiero di Leon Battista Alberti e come lui già condannava la bruttezza della sua epoca
Pagina 11
L'arte di guardare l'arte
ieratica bidimensionalità a tutta la cristianità. Anzi, la lingua cristiana visiva era teologicamente soprannaturale e come tale aveva rinunciato alla
Pagina 11
L'arte di guardare l'arte
La crisi avvenne con il passaggio dal XII al XIII secolo. Il Barbarossa affogato in Oriente (1190) fu come il segno della fine della gloria delle
Pagina 12
L'arte di guardare l'arte
semplificati, come per esempio il distinguere I quadri fra quelli piccoli e quelli grandi, intesi quelli piccoli come trasportabili, “mobili”, e quindi
Pagina 14
L'arte di guardare l'arte
di dodici pollici e ha macchie bianche sulla testa che appaiono come un diadema [...]il suo contatto o solo il suo fiato seccano l’erba, uccidono i
Pagina 18
L'arte di guardare l'arte
Siviglia proprio nei termini di Plinio, e lo documenta con attenzione nel Duecento Bartolomeo Angelico nel De proprietatibus rerum (libro XVIII) come
Pagina 18
L'arte di guardare l'arte
sopravvivere come dato puramente ontologico. Cacciato da ogni ipotesi “reale”, il fantastico torna nella visione “surreale” dell’arte a partire dagli
Pagina 19
L'arte di guardare l'arte
dallo sfortunato stato di sonno a Nasso, a liberare lei come libera i letterati del Quattrocento. Poi inizia il sincretismo e si confonde con l’immagine
Pagina 20
L'arte di guardare l'arte
Nel 1476 Carlo il Temerario di Borgogna perde in battaglia il proprio tesoro in seguito al saccheggio dell’accampamento: come un capotribù nomade
Pagina 22
L'arte di guardare l'arte
trovava a impersonificare come suo maggiore rappresentante in Europa. Correva l’anno 1476 e da poco era iniziato uno scontro bellico con i
Pagina 23
L'arte di guardare l'arte
Percorso mentale, quello di Carlo, che merita un’attenta riflessione. Il signore di Borgogna girava allora con la “roba” appresso esattamente come
Pagina 24
L'arte di guardare l'arte
Fernand Braudel in La Méditerranée et le monde méditerranéen à l’époque de Philippe Il (1949) inverte il concetto di storia così come si era plasmato
Pagina 26
L'arte di guardare l'arte
trasferito il concetto di Luxe, calme et volupté, inventato da Baudelaire come invito al viaggio verso la Normandia, in un dipinto del 1904 realizzato
Pagina 27
L'arte di guardare l'arte
nomadi che negli ultimi duemila anni hanno rimescolato le popolazioni del Nord Europa e dell’America così come quelle del Mediterraneo meridionale, cioè i
Pagina 27
L'arte di guardare l'arte
dell’etica del borgo affonda nella riforma benedettina che nel giro di poco tempo elaborò l’etica dei vizi capitali come parametro della convivenza
Pagina 27
L'arte di guardare l'arte
, come il menzionato collega, cresciuto in area emiliana, di progettare San Fedele, futura sede dei gesuiti milanesi. Tibaldi è inventore d’un
Pagina 30
L'arte di guardare l'arte
Antonio Maria Zaccaria nel 1532 a Milano come Compagnia dei Figlioli e delle Figliole di San Paolo Santo vengono sanciti prima da Clemente VII nel 1533
Pagina 30
L'arte di guardare l'arte
furono ultimate entro il 1623. Iniziava il lavoro della loro decorazione come Biblia Pauperum. Furono completate entro il secolo XVII. Il risultato è di
Pagina 36
L'arte di guardare l'arte
appena diffuso come nuova visione figurativa e si pongono in una dimensione che raramente trova parallelismi possibili se non nelle rappresentazioni
Pagina 37
L'arte di guardare l'arte
di Góngora e l’anticipazione della nota esaltazione della meraviglia come leva della nuova arte proposta dal suo coetaneo napoletano Giovan Battista
Pagina 39
L'arte di guardare l'arte
fruitori. Si tratta di associazioni come il FAI o le Dimore storiche e Italia nostra. A loro si deve la possibilità d’immaginare anche in futuro un Tour
Pagina 40
L'arte di guardare l'arte
particolare attenzione ai capolavori del Rinascimento, come aveva fatto la generazione precedente. A Firenze rimane tre giorni. Gli interessa la folla
Pagina 44
L'arte di guardare l'arte
pittori come David e scrittori come André Chenier che militavano sui giornali contro gli eccessi di Marat e Robespierre, correndo tutti e due il rischio
Pagina 49
L'arte di guardare l'arte
, borghesi e come tali esaltatori del lusso in nero che era nelle vesti identico a quello policromo della corte del Re Sole. Così fece quasi tutta la
Pagina 51
L'arte di guardare l'arte
Nasce l’impressionismo, calmo come l’animo della Terza repubblica dopo la sanguinosa repressione della Comune, lussuoso come la Francia ha sempre
Pagina 54
L'arte di guardare l'arte
e al contempo promotori. E i loro fantasmi divennero matrice della cultura mondiale, così come i fantasmi di Roma occupano oggi il Campidoglio di
Pagina 55
L'arte di guardare l'arte
diversi di genti e di lingue, come nella Vienna di Klimt e nella Roma d’Orazio. È speranza se è capace di risorgere una forza che tenga unito il tutto
Pagina 56
L'arte di guardare l'arte
loro si ritrova nella trasformazione dell’estetica pittorica durante gli ultimi decenni del XIX secolo anche in un momento così particolare come quello
Pagina 57
L'arte di guardare l'arte
chiamato Art Nouveau. Le citazioni della flora e delle acque diventano tema “naturale” per Emile Gallé come per Hector Guimard. Ma soprattutto si
Pagina 60
L'arte di guardare l'arte
della nostra figurazione si era costantemente posta la questione di come raffigurare la realtà, dalle prime lacrime di Giotto alla luce di figura 34
Pagina 60
L'arte di guardare l'arte
con il concetto, talvolta riassunto, della cosa raffigurata. Proprio come nei primi manga di Hokusai.
Pagina 61
L'arte di guardare l'arte
influenza fondamentale sul ministro Sully e sul conflitto con gli Asburgo; e forse sta lì l’origine della Grandeur che tuttora affligge come una sorta
Pagina 62
L'arte di guardare l'arte
«Abbiamo vegliato tutta la notte, i miei amici e io, sotto lampade da moschea con cupole di rame, traforate come la nostra anima, che avevano invece
Pagina 65
L'arte di guardare l'arte
manifestanti, e passa come un demone la notizia che il figlio del vicepresidente della camera, il radicale Giuseppe Mussi che verrà l’anno successivo
Pagina 66
L'arte di guardare l'arte
faccenda sono da sempre quegli svergognati di italiani e francesi. Questo spiega la fierezza delle Pomone di Maillol e di Marino Marini come i muscoli
Pagina 67
L'arte di guardare l'arte
, stabilito come nuovo paradigma nella mostra parigina del 1925, periclitò rapidamente a partire dalla crisi economica del 1929 dovuta al crollo di Wall
Pagina 71
L'arte di guardare l'arte
, come nella scultura pubblica e come altrettanto nel design che si stava diffondendo dall’ambiente domestico alle carrozzerie dei locomotori. Questa cifra
Pagina 72
L'arte di guardare l'arte
È curioso quanto l’affermarsi o il mutare della cultura visiva possano anticipare la formazione delle identità sociali, come se talvolta addirittura
Pagina 73
L'arte di guardare l'arte
ciò che la dottrina del design indicava come progetto perfetto. Poi la Germania, purtroppo, cambiò indirizzo e si andò a suicidare nell’avventura del
Pagina 75
L'arte di guardare l'arte
mandato d’arresto come sovversivo, scappa da Franz Liszt. Si mette a scrivere e a riflettere. Elabora, uno dopo l’altro, una serie di testi: Die
Pagina 76
L'arte di guardare l'arte
In questo clima si combinano nella vita laica teatro, poesia, scene e musica, come in quella religiosa si intrecciano vesti, incensi, canti, testi
Pagina 78
L'arte di guardare l'arte
parlare altro che di se stesso. Un linguaggio che si pone come doppio e specchio della realtà, già di per sé dissestata, ambigua. Un linguaggio i cui
Pagina 79
L'arte di guardare l'arte
vedere come si stava fra i fiumi della Mesopotamia per inventare un nuovo modo di vivere neolitico. Furono fortunati, perché dopo l’ultima glaciazione che
Pagina 84
L'arte di guardare l'arte
, Neruda e Borges. E Jorge Luis Borges in ciò è come sempre esemplare. Inglese di lingua e d’anima, ginevrino di formazione adolescenziale, è nondimeno
Pagina 87
L'arte di guardare l'arte
articolato quanto bizzarro postperonismo, celebra pure lui il coltello come arma naturale della lotta di classe, quella fra il povero che è di pelle
Pagina 88
L'arte di guardare l'arte
rappresentata oppure citata o talvolta solo evocata. E porta l’artista a progettare un coltello con fodero come opera di autentico design, eseguito con l
Pagina 88
L'arte di guardare l'arte
acuta dove il senso della violenza è dato come naturale, come prodotto della psiche che si ribella non solo al mondo ma apparentemente pure a se
Pagina 88
L'arte di guardare l'arte
in Piero e coquette in Renoir, politica in Eugène Delacroix come in Joseph Beuys, umana e affettiva in Caravaggio come in Grosz. Esistono specialisti
Pagina 9
L'arte di guardare l'arte
Come nasce un museo? Per volontà di chi? In alcuni eccellenti casi, come quello del Kunstmuseum di Basilea o del Metropolitan di New York, si forma
Pagina 90
L'arte di guardare l'arte
postunitario e mantenute in loco: così l’origine di musei integri come quello di villa Borghese, raccolta quasi intatta. Così per la collezione Doria Pamphilj
Pagina 93