L'arte di guardare l'arte
verso quell’architettura che oggi noi chiamiamo romanica. Il bello pittorico traeva invece le sue origini dalle invenzioni iconiche di Costantinopoli
Pagina 11
L'arte di guardare l'arte
naturale l’evoluzione dalle leggerezze del Gotico fiammeggiante alle linee fitomorfe dell’architettura di Guimard agli albori del XX secolo. Si potrebbe
Pagina 14
L'arte di guardare l'arte
gioca un ruolo di traino parallelo solo alla sessuofobia di san Carlo Borromeo appena tornato da Trento. In cambio trionfa la nuova architettura per la
Pagina 30
L'arte di guardare l'arte
storico dell’architettura, a Canova, il genio rispettato, e a David, il genio asservito. Ma trattatasi pur sempre di mondo militare. La questione cambia
Pagina 49
L'arte di guardare l'arte
i capricci della Storia aveva delineato, da Hofmannstahl a Zweig, da Kafka a Musil. Le arti visive, l'architettura e il suo decoro ne erano testimoni
Pagina 55
L'arte di guardare l'arte
la medesima architettura per la costruzione del Trocadéro durante l’Expo del 1937, in un paese che viveva tutte le fluttuazioni della Terza
Pagina 71
L'arte di guardare l'arte
Non vi fu dunque uno “stile fascista” ma una cifra estetica trasversale che toccava l’Occidente di qua e di là dall’Atlantico, nell’architettura
Pagina 72
L'arte di guardare l'arte
. Padre dell’architettura moderna, rimane in verità un artigiano diplomato alla Scuola delle arti decorative di Berlino, influenzato dai percorsi profondi
Pagina 75
L'arte di guardare l'arte
’architettura. Il crogiolo complessivo generò l’opera totale. Anzi l'Opus stesso venne declinato al plurale e divenne Opera. Ogni liturgia assumeva
Pagina 77
L'arte di guardare l'arte
contemporanea sono ben diversi, l’architettura è contemporanea, le opere esposte sono rigorosamente le medesime in ogni museo. Templi questi d’un rito unico
Pagina 91