L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
ritrassero l'uno come Venere, l'altro come Cleopatra, non entrando nel merito della sua vita privata tanto piccante quanto breve.
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delle categorie estetiche. Nel momento in cui un potere politico diventa ordinatore della vita, i principi basilari del pensiero umano, dalla democrazia
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, in Leben (1974), scrisse assiduamente la parola «vita» con un gessetto sul pavimento di un museo fino a riempire l’intera superficie. Il visitatore era
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inebriare da una foresta di profumi. L'aspetto metaforico rispetto al nostro attraversamento della vita come campo di sensazioni era abbastanza chiaro
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politica, è il sudafricano William Kentridge. I suoi film di animazione, realizzati con disegni a carboncino che prendono vita grazie a un processo
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distanza tra la vita vissuta e la verità che crediamo di ricordare o di poter ricostruire. Il belga Guido van der Werve, nella sua camminata sul mare
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nostro ecosistema o per lo meno fino a quando rimarrà in vita almeno una delle querce messe in posa. Per questo è un omaggio alla natura, alla sua
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colorate e di fogli di carta impilati prendono vita quando vengono profanati come oggetti d’arte e vissuti, fatti propri, con un semplice gesto: portarne
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solo perché la nostra mente e la nostra vita li assembla tra loro; un universo di cui sappiamo di conoscere solo una piccola parte esterna a noi e una
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• L’utilizzo dell’oggetto preso dalla vita reale, come per primi fecero Georges Braque, Pablo Picasso e Marcel Duchamp.
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nuova vita quotidiana soprattutto delle città; il simbolismo che gli fece da contraltare, proponendo una realtà parallela fatta di sogno e a volte di
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’alcolismo, perse la vita in un incidente automobilistico, mentre Rothko si suicidò nel suo studio a New York, vittima di una depressione abissale
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costargli la vita: la libertà che ci consente il nuovo modo di vivere, in cui l’individuo non è più controllato da una comunità coercitiva e può decidere
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per gli occhi, organi trapiantati, medicamenti chimici) che hanno cambiato l’estensione dei sensi e hanno allungato enormemente la speranza di vita
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della Pop Art, ha dedicato metà della sua vita a tradurre in caratteri tipografici i manoscritti che Duchamp aveva raccolto sul Grande Vetro. Entrambe le
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Jeff Koons ha esposto dai secondi anni Ottanta dovevano risultare oggetti-simbolo di una vita perfetta, in cui l’elettrodomestico è uno status symbol
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figlio adottivo alla sua morte precoce, per quanto allontanata da una disciplina di vita divenuta anch’essa parte del mito. L’epoca del social network non
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In un universo di cui sappiamo che la vita è fatta di mattoncini, dagli amminoacidi alle catene di Dna, dalle cellule ai corpi, alle comunità di
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con ciò che ci circonda. Un altro scrupoloso «misuratore» del proprio io è stato Roman Opalka, che per tutta la vita ha rilevato, fotografandoli, i
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sostituite da altre. La nostra vita e il nostro tempo scorrono accelerati dandoci un senso di vertigine, come se le ore e i giorni a nostra disposizione
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simbolico più accentuato, il bricolage è soprattutto un’operazione sempre più inevitabile d’incrocio tra popoli e quindi tra concezioni della vita
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rupestri che ci raccontano la caccia e la vita di gruppi familiari preistorici erano graffi ottenuti incidendo la pietra con la pietra. I graffiti che oggi
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Passaggi, del 1981, di un «campo esteso» e dando vita al nuovo genere dell’installazione ambientale. Anche nella sua versione pubblica, che risponde
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Esaminiamo un altro aspetto della nostra vita davanti allo schermo, quello del rapporto con le star. L’artista sudafricana Candice Breitz ha sempre
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Anche le biotecnologie hanno offerto agli artisti nuovi motivi di riflessione sulla vita e sull’identità della persona. Si è lavorato sul corpo umano
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alla vita domestica che si svolgeva in un altro continente. Ma sapendo a quali ambienti corrispondevano le luci, nella «mostra» era possibile
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Living (1991)? Come si può tenere in vita un coniglio transgenico come quello che Eduardo Kac ha battezzato Alba o GFP Bunny (2000), il cui pelo è
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L'effettaccio non è sempre gratuito. Inutile preoccuparsi se si vedono in giro delle sciocchezze. Se lo sono davvero, probabilmente avranno una vita
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raccogliere consigli su cosa collezionare. Il racconto della sua vita risulta essere un affresco appassionato dell’intreccio di fatti, persone, ruoli
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tolgono la vita non sia affatto superiore tra gli artisti rispetto ad altre categorie di persone.
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specifico della sua vita professionale. Tra coloro che hanno avuto ruoli ibridi e pionieristici ricordiamo la figura esemplare di Willoughby Sharp
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museale classica con una qualche invenzione. Nel 1986 il critico belga Jan Hoet chiese agli amici di una vita di ospitare per alcuni mesi, nelle loro
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volitivo, incarna anche l’aspetto più temuto dagli artisti, quello del collezionista-speculatore che ha la facoltà di decidere della vita e della morte
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riuniscono in gruppo dando vita a enti e associazioni non profit. Pensiamo alla storica Dia Foundation, che tra gli anni Sessanta e Settanta permise la
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camminarci sopra perché potremmo facilmente inciampare, se non sappiamo che l’artista è nata in Libano da genitori palestinesi, che la sua vita è
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