L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
di varia natura, di Hanne Darboven, dove si rivela un alfabeto astratto del sentire e del nevrotico contare dell’artista, come se tenere un diario o
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che Obrist ha definito «la pratica quotidiana della pittura» come un grande maestro del passato e quasi fosse un esercizio che, come gli allenamenti
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Noi crediamo di capire l’arte antica perché presenta più figure dell’arte contemporanea. Ma che cosa capiamo in effetti di un quadro come quello
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Qualcuno pensa che nell’antico ci fosse un’ancora di salvezza nel giudicare cosa fosse arte, o almeno degno di attenzione, attraverso l’esibizione di
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Nel contemporaneo, c’è un lungo filone che da Duchamp, Dalì e Warhol arriva fino a Tracey Emin, cacciata dalla sua città al grido di «puttana puttana
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Fino a pochi anni fa, l’unico modo per un giovane nato al di fuori dell’Occidente di avere piena libertà d’espressione e la possibilità di tentare la
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che sarebbe diventata una delle sentenze più lapidarie e citate del secondo Novecento: «Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie
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Ma che cosa si intende per poesia? Senza pretesa di definire un termine tanto difficile almeno quanto quello di arte, si può rispondere che qui lo si
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Non è inattuale un sentimento caro al Romanticismo, ma da sempre insito nell’animo umano, che ci sovrasta e sconvolge lasciandoci senza parole e
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The Weather Project di Olafur Eliasson, presentato tra il 2003 e il 2004 nella Turbine Hall della Tate Modern a Londra, è stato concepito come un
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, rispettivamente un campo di un chilometro per un miglio trapuntato da quattrocento pali a sezione quadrata pronti a catturare i lampi del cielo e una
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In effetti oggi l’arte visiva è molto implicata, anzi, quasi travolta dai meccanismi di promozione e di mercificazione, tanto che si è diffuso un
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Ci sono casi in cui gli artisti affrontano il loro bisogno di assoluto con un atteggiamento in parte pii! giocoso, come Pierre Huyghe, che ha
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memoria individuale e collettiva, dove la casa viene intesa come nido privato e monumento storico. Interventi come il taglio a metà di un’abitazione in uno
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In una videoregistrazione d’epoca, Piero Manzoni guarda soddisfatto il suo Corpo d’aria (1959): un palloncino di circa ottanta centimetri di diametro
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Cosimo, impegnato a dare corpo alle sue ossessioni. Ma a volte è invece un mercuriale regista di cose, fatti, persone, luoghi, un direttore d’orchestra
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Lo studio può essere un ufficio da cui si organizza il lavoro, o può ridursi a un computer portatile o anche solo a uno smartphone. Può essere una
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colorate e di fogli di carta impilati prendono vita quando vengono profanati come oggetti d’arte e vissuti, fatti propri, con un semplice gesto: portarne
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Dagli anni Novanta, le pratiche partecipative hanno ottenuto nuovo fervore e privilegiato l’aspetto politico, auspicando un risveglio dell’operare
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Da un lato, insomma, perdura l’ideale dell’autore di eco modernista, che raggiunge il successo e il consenso corale grazie alla bravura e alla
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più in un cosmo unitario come quello che proteggeva la mentalità dell’uomo medievale e rinascimentale ma in un pezzetto sperduto dell’universo, in cui
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ogni opera d’arte importante può essere considerata come un avvenimento storico e allo stesso tempo come la soluzione faticosamente raggiunta di un
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• La preferenza per il frammento versus l’immagine complessiva, inteso sia come soggetto di un quadro o di una scultura (ad esempio un tavolino e non
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L’allusione allo studio come ufficio non è casuale, dato che in molti adottarono un’attitudine definita nel 1990 da Benjamin Buchloh «burocratica
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quest’ottica, alcuni critici enfatizzano il ruolo avuto dal ready made di Marcel Duchamp, cioè l’idea di presentare come arte un oggetto qualsiasi: uno
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Anche per questo, possiamo dire che viviamo nell’epoca della firma, ovvero della responsabilità di chi firma, e ciò vale sia per una borsa sia per un
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apporre all’opera la firma, gli artisti escogitarono un nuovo modo per attestarne l’originalità e l’esistenza legale: un certificato di autenticità, come
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azioni non rimane proprio nulla: né una foto, né una descrizione scritta e neanche l’atto di vendita. Resta il brand: quando un museo o un privato
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polimaterico e Luigi Russoio produce gli Intonarumori, scatole il cui contenuto è un guazzabuglio di suoni. Sempre in ambito futurista, Giacomo Balla
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Geist unserer Zeit, 1920), usando il capo di un manichino di legno, un portafoglio di coccodrillo, un pezzo di una macchina fotografica e uno di una
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Esaminiamo un altro aspetto della nostra vita davanti allo schermo, quello del rapporto con le star. L’artista sudafricana Candice Breitz ha sempre
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un artista ampiamente acclamato, un designer innovativo, un architetto influente, un urbanista visionario, un cuoco competitivo, e anche un grande
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Oggi considereremmo un sensazionalismo inutile, più che un’opera, il quadro che creò più scalpore nella prima edizione della Biennale di Venezia
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Comunque la si voglia definire o anche se non la si vuole definire, la serie di oggetti che vengono chiamati arte non è un’entità astratta al di là
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Oggi è largamente riconosciuto che è grazie all’attività incrociata di tutti questi soggetti se un’opera, proposta come tale dal suo autore, viene
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quella che si definisce una complessa rete di scambi tra arte, economia e politica. Il lavoro dell’artista catalano è un resoconto pungente, analitico e
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Le mostre possono essere considerate come atti costitutivi e programmatici per esprimere idee; ai tempi delle avanguardie, hanno avuto la regia di un
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Nel tempo, il legame con un movimento specifico è diventato sempre meno rilevante, anche perché ha lo svantaggio di fissare il critico a un momento
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Naturalmente, ciò che un simile archivio non potrebbe restituire è l’esperienza della visita e quel coinvolgimento corporeo che può affaticare, ma
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Nel maggio del 2004, la sala d’asta newyorkese di Sotheby’s batte un record mondiale: il Garçon à la pipe (1905) dipinto da un giovane Picasso negli
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Un tempo gli artisti spedivano i loro quadri alle mostre sapendo che qualcun altro si sarebbe occupato di scegliere per loro uno spazio e un sistema
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Le variabili che determinano il pregio di mercato di un’opera hanno generalmente poco a che fare con il suo significato intrinseco, e qualche volta
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Né importa quale sia l’ideologia economica di cui l’artista dice di essere portatore. Il francese Daniel Buren, che concepisce il suo lavoro come un
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A partire dagli anni Ottanta, comunque, la maggior parte del collezionismo si è definita come un feticistico acquisto di opere catalogate con foga
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Ma inseriamo un nuovo spunto di riflessione: la Biennale di Venezia non raggiunge mai il mezzo milione di visitatori, che è una cifra considerevole
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È probabile che questi comportamenti continueranno e verranno esportati nel ricco Est. Dopotutto, l’acquisto di opere d’arte è un buon modo, per i
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Un altro elemento da tenere in considerazione quando si guarda a un’opera d'arte come a un investimento è la sua liquidità in termini monetari. Più
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volte anche ai pettegolezzi, che circolano all’interno del sistema, proprio come un investitore di borsa che cerchi di essere aggiornato sulla politica
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vignetta satirica, pubblicata sulla rivista tedesca «Kladderadatsch» il 22 novembre 1936, un gerarca nazista entra in una stanza con una ramazza e
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che l’iconografia popolare attribuisce alla Madonna. Il colore può veramente essere un imperativo e, quando lo si tramuta, si tende a perdere il senso
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