L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
’ di teologia, note sul rapporto tra artisti e committenti, qualche nozione storica. Ciò che ci arriva dall’antico è passato attraverso un setaccio che
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Dora Maar ma vicino alla sua indole temeraria e decisa, possa ancora essere percepito come inaccettabile: «un incrocio tra Polifemo e una banana
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New Museum di New York da Massimiliano Gioni, nel 2007, si appoggiava su questo tema. Tra i motivi principali di questo cambiamento ci sono, da un
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Muro di Berlino, preso a picconate dagli stessi cittadini con il dissolversi della divisione tra Germania Est e Ovest nel 1989.
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particolare le vicissitudini attraversate dal suo popolo all’interno di una storia più grande, quella del comunismo. Tra i suoi progetti ricordiamo
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«dissonanza cognitiva», molti studiosi sono arrivati a dire che l’arte non esiste più: per chi è schiavo delle proprie certezze, la distanza tra ciò che si
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Edward Said -, ma cercò di indagare la differenza tra le prassi artistiche occidentali e le pratiche magiche di altre culture, per le quali risulta
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visive tra Otto e Novecento: una storia che è stata motivo d’indagine recente e che ci pone ancora una domanda: lo spirito coloniale aleggia ancora?
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che avevano avuto i loro migliori collezionisti tra tardo Ottocento e primo Novecento. La violenza con cui si sono scagliati contro le produzioni
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Scrivere la storia dell’arte non è affatto un compito neutro. Le nazioni e le culture lottano ancora tra loro su questo punto e di solito è vincitore
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diretto o indiretto e quanto ancora conti l’idea di nazione, o piuttosto la rivalità tra nazioni e quindi anche tra mercati. La costruzione di musei, l
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per la sincera battaglia che queste donne hanno dovuto compiere tra la propria vergogna e il desiderio di affermare una libertà.
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distanza tra opera e osservatore, abolendo il divieto del «non toccare», era già stato uno dei traguardi delle avanguardie storiche. Risale al gennaio 1910
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spettatori-ospiti a vivere quel luogo e a condividere pranzi e cene che lui stesso preparava di continuo, Tiravanija voleva annullare la distinzione tra
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, in Italia Studio Azzurro ha scelto di creare soprattutto percorsi di visita per ambiti non artistici. Tra gli operatori più sensibili è in atto un
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’identità ancora da decifrare, che si sta fondando sulla nuova maniera di costruire relazioni tra persone e tra culture. Se guardato dagli albori del
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• L’orientamento alla riduzione dell’opera ai suoi minimi termini, così come avevano insegnato, tra gli altri, Piet Mondrian e Constantin Brancusi
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riconfermate negli anni Novanta. Tra gli esempi, la pittura a fumetti di Roy Lichtenstein e quella tratta da fotografie di Gerhard Richter.
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Prodromi di questi aspetti sono stati alcuni fattori tra cui: il realismo inusitato della pittura impressionista, capace di portare nel quadro la
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stato tale che ha consentito di rivedere il rapporto tra sé e il sesso e quindi anche tra sé e il mondo in generale. Ha reso meno colpevolizzante non
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Dal punto di vista speculativo, queste tendenze, che per prime indagarono il rapporto tra opera e spettatore in una direzione che oggi definiremmo
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, Robert Morris, e fornì una lista di accattivanti epiteti al neonato movimento, tra cui ABC Art, come volle Barbara Rose in un articolo del 1965 per
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In America questa propensione per la semplicità delle forme geometriche, che portano con sé una certa freddezza e razionalità, si è rinnovata tra gli
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Nei suoi Paragraphs e Sentences sull’arte concettuale, pubblicati tra il 1967 e il 1969 su «Artforum» come brevi e taglienti testi programmatici
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di artisti, tra cui Andre, LeWitt e Joseph Kosuth (autore, tra l’altro, di un fondamentale testo-manifesto sull’arte concettuale, Art after Philosophy
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fiducia»?) sia nei rapporti tra persone.
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di spezzoni trovati e montati tra loro, da un lato, e nella consuetudine di abbinare scene fittizie e brani documentari, dall’altro. Provocare piccoli
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alcuna fotografia. Tra gli anni Venti e Trenta, i surrealisti manipolano objets trouvés rivelando i significati nascosti nelle cose. Kurt Schwitters è
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Il fotomontaggio portava facilmente verso risvolti politici: si pensi al Dadaismo berlinese e alla capacità dei suoi promotori, tra cui George Grosz
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, Ettore Colla, Mark Di Suvero e David Smith, che hanno saldato tra loro lastre, tondini e sbarre di ferro. John Chamberlain e César hanno compresso le
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. Le accozzaglie di pupazzi puerili, ma anche noir, di Mike Kelley sono patchworks colorati e informi che narrano la commistione tra inguaribile
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Jean-Marie Floch, nelle parole della sua allieva Giulia Ceriani, è «una dimensione operativa del pensiero che non ha mai distinto tra alto e basso
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di negritudine e sulle pratiche che ha definito di «creolizzazione», cioè di reciproco assorbimento tra culture dominanti e dominate. Al suo livello
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interpretare il linguaggio dell’architettura contemporanea, ci sentiremmo assai più rappresentati dalle strutture instabili o biomorfe create, tra gli altri, da
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famoso come Jackson Pollock, e che in America lo scandalo creato dalla sua opera avrebbe minacciato l’equilibrio dei rapporti tra musei e governo
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Nel progetto Between the Frames: The Forum (Barcelona), 1983-1993 (2011), presentato al Museu d'Art Contemporani di Barcellona tra l’autunno del 2011
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tolgono la vita non sia affatto superiore tra gli artisti rispetto ad altre categorie di persone.
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come Marcel Broodthaers, che si è dedicato tra l’altro a mettere sottosopra, con tipico senso belga dell’assurdo, i sistemi di classificazione dei
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brillantemente tracciata da Brace Altshuler in From Salon to Biennials del 2009, ma è così importante che altri, tra cui Jens Hoffmann, la stanno accuratamente
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intellettuale: da Guillaume Apollinaire ad André Breton, da Kasimir Malevic e Filippo Tommaso Marinetti a Marcel Duchamp, che fu anche tra i maggiori
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specifico della sua vita professionale. Tra coloro che hanno avuto ruoli ibridi e pionieristici ricordiamo la figura esemplare di Willoughby Sharp
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’opera di Robert Morris; solo un occhio presente poteva cogliere il cortocircuito tra riflesso e realtà, laddove tanto l’immagine reale quanto quella
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. Così l’atto critico oscilla tra uno scarno pointing (indicare chi sono gli artisti più interessanti senza nemmeno scriverne) e un lavorìo di proposta
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secoli tra due opposte attitudini: il coinvolgimento romantico e la speculazione commerciale.
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riuniscono in gruppo dando vita a enti e associazioni non profit. Pensiamo alla storica Dia Foundation, che tra gli anni Sessanta e Settanta permise la
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si serve dell’arte come mezzo di comunicazione sociale. In un’epoca in cui la divisione tra i gruppi sociali si sta facendo di nuovo ampia, si sfrutta
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Quando si cerca di aggiudicarsi ciò che è realmente contemporaneo, bisogna inoltre tentare di scegliere sempre tra le opere del mercato primario
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ha una storia così lunga da avere intaccato l’unità del Cristianesimo e da avere segnato uno spartiacque tra religioni: alcune, come l’IsIam e l
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che la giuria del Salon di Parigi non aveva potuto ammettere alla mostra, tra cui si riconosce il Déjeunersur l'herbe di Edouard Manet. Erano proprio i
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Katharina Fritsch ha reinterpretato motivi da sempre presenti nella storia dell’arte, tra cui la religione (arte devozionale), il corpo umano
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