Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

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Vettese, Angela 29 occorrenze

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

scandaloso nella sua resa di manichini drammatici e sanguinanti, che è stata allestita nel 2008 nelle sale delle Scuole del Nord in cui compaiono dipinti

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spirito, che è stata centrale da Aristotele a Sant’Agostino, da San Tommaso a Hegel, risulta dissolta. La strada era già stata aperta, del resto, dal

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Il bello è una categoria estetica che per secoli è stata considerata un cardine dell'arte e che oggi, invece, appare notevolmente cambiata. Pensare

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Non si può non accennare alla funzione celebrativa dell'arte, che per secoli è stata di vitale importanza ma che oggi sembra essere caduta in disuso

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. Anche quando si sono riscoperte storie dell’arte alternative a quella dell’asse EuropaStati Uniti, è stata privilegiata una lettura dell’arte

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visive tra Otto e Novecento: una storia che è stata motivo d’indagine recente e che ci pone ancora una domanda: lo spirito coloniale aleggia ancora?

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la parola «fine». Sarebbe stata una follia, dato che nessuno degli artisti del XX secolo ha mai avuto l’intenzione di abbandonare una storia culturale

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Questo esempio è importante per tenere alta la guardia: studi recenti hanno dimostrato come la protezione dell’arte statunitense sia stata uno degli

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accordo, anche se temporaneo e rivedibile. Tutti concordano sul fatto che non esiste una nozione di arte che sia stata condivisa da ogni popolo e in

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Weiwei era stata offerta (e in un primo tempo accettata) la co-progettazione dello stadio maggiore, insieme agli svizzeri Herzog e De Meuron.

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dovuto rimuovere da una piazza di New York la scultura Tilted Arc, che gli era stata commissionata dall’amministrazione, o Claes Oldenburg, che per anni

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sola immagine ritoccata chi è stata Marilyn Monroe più di mille fotografi, mettendo in luce la sua trasgressione, il suo egotismo unito alla

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maniera in cui è stata sentita ed espressa la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta. La nudità provocatoria ma non fine a se stessa di artiste come

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Pompidou di Parigi; di Francis Bacon, che è stata trasportata in blocco da Londra a Dublino, città natale dell’artista, e che ci mostra un accumulo

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si ritiene, non era mai stata importante nell’arte dei secoli precedenti: non chiediamo a Canaletto o a Tiepolo di raccontarci le loro vicende intime

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essere stata compagna della figurazione medievale, dov’era inquadrata in cartigli e vignette, riemerge, dapprima, nei collage cubisti e futuristi. Uno

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in cui la sua vicenda era stata raccontata dal film di Lumet. L’opera insomma ci dice che la realtà può essere più debole della narrazione fittizia

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) di Chris Ofili, una Madonna nera dipinta con sterco di elefante e circondata da ritagli pornografici. L’inquietudine generata da queste opere è stata

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Warhol Museum. 12. Alighiero Boetti, Senza titolo, 1988. scomparso, sottoposto a quella scarnificazione che, a partire dagli anni Settanta, è stata

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però era già stato avanzato nel 1964 dal filosofo Arthur Danto nel saggio The Artworld. In Italia una buona ricognizione su questi temi è stata

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ribellarsi all’estetica vigente, parallelamente all’affermarsi del Manifesto come modo per dichiarare le proprie posizioni. Questa vicenda è stata

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pochi secoli, il museo ha cambiato il suo status da luogo della memoria a luogo della proposta. Questa veste sarebbe stata improbabile al tempo in cui i

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visibili attraverso i loro scritti. Tra questi, la figura senza dubbio più rilevante è stata quella di Clement Greenberg, che ha avallato, protetto e

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e poliedrico, è stata poi usata per manifestazioni a cadenza ciclica, come la Documenta 11 di Kassel del 2002, la Biennale di Venezia del 2003

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fautore del suo successo insieme a Saatchi. La prova generale era stata la vendita all’incanto, nel 2004, del ristorante londinese Pharmacy.

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Ciò non è vero da oggi e nemmeno dal tardo Settecento, quando la categoria di gusto è stata teorizzata dai filosofi: probabilmente da sempre hanno

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: nata come forma effimera e transitoria, in cui la presenza fisica dell’opera era stata portata ai limiti dell’anoressia, se non addirittura del tutto

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storia: in tutti quei paesi dove è stata sovvenzionata dallo Stato, la libertà creativa ha dovuto fare i conti con i dogmi ideologici; dall'Italia fascista

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o della versione di un’opera lirica. Tutta la cultura, così come le opere pie o gli ospedali, è stata sempre condizionata dal mercato e ora anche dal

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