L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
accumulare oggetti fosse una soluzione terapeutica per dominare il senso di angoscia e la necessità di controllare tutto. Ricordiamo che Joseph Beuys
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ha consentito la libertà di lavorare anche in senso astratto), gli artisti hanno spesso utilizzato sia la fotografia medesima sia altri materiali per
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in senso tradizionale, ha aumentato la portata dell’impegno. Quando si trova a doversi confrontare con il presente o la storia, l’artista ha ancora un
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In preda al senso di perdita che deriva dal non ritrovare più ciò che credevano assodato, non resistendo al fenomeno che gli psicologi chiamano
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Succederà che si scoprano e si valorizzino non tanto le manifatture locali, quanto le tradizioni in senso modernista di luoghi geografici di cui non
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«pop politico», che rivelano un profondo disinganno e senso di frustrazione verso la situazione contemporanea: i cambiamenti all’interno del paese sono
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un paese o di una cultura specifici, e se il senso di appartenenza sia ancora di qualche interesse in una società dove prendono sempre più piede la
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differenza», ovvero di un confronto continuo con l’altro che abbandona ogni senso di superiorità colonialista.
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Nel dopoguerra, la palma è passata agli Stati Uniti, che hanno cercato e difeso la supremazia culturale in modo proporzionale al senso d’inferiorità
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usa anzitutto come sinonimo di ricerca attorno alla natura umana, al senso dell’esistenza in generale, al desiderio d’individuare le domande più
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sfogliabili, piene di un vuoto in cui albergano domande e uno struggente senso di perdita. C’è una profonda indagine sull’esigenza di stare fisicamente
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razziali e culturali, la guerra, la convivenza forzata di più culture. Un autore esemplare in questo senso, il cui lavoro riesce a unire pathos e
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sfratta i ceti meno abbienti dai centri storici e riconfigura la città in senso classista. Un tema, questo, che ha toccato la sensibilità di molti altri
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Attraverso l’arte contemporanea è possibile «articolare una geografia seconda, poetica» in cui si cerchino «le reliquie del senso e talvolta i loro
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persino dati che l’uomo ha sempre ritenuto certi, come lo spazio e il tempo, si sono dimostrati relativi; un mondo di frammenti che trovano un senso
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state, in tale senso, performance che mettevano a rischio l’incolumità stessa dell’artista: Carolee Schneemann, in Meat Joy, del 1964, si dimenava
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minimizzare al massimo sia l’espressione individuale sia il senso di piacere suscitato dall’oggetto. Se a tutte queste caratteristiche si sommano, da un
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-Nagy e del tedesco Siegfried Kracauer, che per primi esplorarono il senso e le possibilità del montaggio. A partire anche da quegli esperimenti, gli
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proprio assemblaggi in senso stretto, queste esperienze fotografiche ricostruiscono una realtà frammentata sotto forma di archivi. Anche Hanne Darboven
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sostituite da altre. La nostra vita e il nostro tempo scorrono accelerati dandoci un senso di vertigine, come se le ore e i giorni a nostra disposizione
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monumento, per raggiungere risultati volutamente più temporanei ed effimeri: un’invenzione che segna come il senso dell’eterno sia sempre più difficile
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partire dal 1966, da Billy Kluver, per cercare di varcare i confini dell’arte in senso stretto in un ciclo di happening interdisciplinari (9 Evenings
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contemporaneamente di Internet, della genetica e della pittura. Per questo non hanno senso definizioni che delineano campi d’azione ristretta come Net-Art o Bio-Art.
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in quanto incarnano concetti, emozioni, onde di senso collettive, che trovano o perdono attualità. Aby Warburg le definì le «formule del pathos», che
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un suo studio del 1996, «Gli artisti vengono giudicati in base alla loro capacità di generare “processi di senso” complessi e stimolanti, con assoluta
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come Marcel Broodthaers, che si è dedicato tra l’altro a mettere sottosopra, con tipico senso belga dell’assurdo, i sistemi di classificazione dei
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innovatori nel modo di allestire le opere creando loro un contesto e quindi anche una cornice di senso generale. Nell’Esposizione internazionale
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dispositivi espositivi, consapevoli che sono atti comunicativi che decidono il senso e quindi il destino del loro lavoro.
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giurati dei Salon. che pure venivano scelti tra gli artisti e i commentatori più competenti dell’epoca, a non avere il senso del nuovo. Anche i
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che l’iconografia popolare attribuisce alla Madonna. Il colore può veramente essere un imperativo e, quando lo si tramuta, si tende a perdere il senso
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