L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
rende tutto assai più digeribile; tuttavia, se interrogati sul significato di quadri che raffigurano un’Assunta, una Venere o una battaglia, ci
Pagina 103
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
l’opera in sé, si tende a giudicare, come accade per le star del cinema o della televisione, la figura pubblica e privata dell’artista, di cui si
Pagina 106
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
certamente una novità nel sistema dell’arte. Se osserviamo la storia della Biennale di Venezia e, soprattutto, dei padiglioni nazionali ai Giardini
Pagina 115
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
un paese o di una cultura specifici, e se il senso di appartenenza sia ancora di qualche interesse in una società dove prendono sempre più piede la
Pagina 116
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
di apportare dei cambiamenti per fare spazio a se stessi e ai propri modelli culturali. Già le avanguardie storiche hanno tentato di abbattere i
Pagina 117
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
imprescindibile di riconoscere un valore internazionale e precorritore all’opera di Lucio Fontana è ammessa tra molti se e molti ma. L’artista viene
Pagina 118
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
le avanguardie, poi smorzate, se non addirittura spazzate via, dall’avanzare delle grandi dittature.
Pagina 118
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Anche i migliori studiosi del settore si sono arresi, lasciando la questione in sospeso. Ernst Gombrich afferma che l’arte in sé non esiste, esistono
Pagina 12
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
E ancora, dovremmo chiederci se gli artisti che mostrano una profonda distanza da quel sistema capitalista che è il solo a veicolare le loro opere
Pagina 121
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
dalla più grave manifestazione di odio che l’uomo abbia saputo dare verso se stesso una ferita che si rinnova ogni volta che si ha notizia di una
Pagina 126
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Se il mondo è il luogo con cui commisurarsi e mettere alla prova se stessi, l’io è un altro spazio dell’inconoscibile, un abisso in cui avventurarsi
Pagina 130
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Alcune di queste esperienze intimistiche hanno portato gli artisti a sottolineare la natura spirituale anche se quasi mai religiosa del proprio
Pagina 130
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
maniera in cui è stata sentita ed espressa la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta. La nudità provocatoria ma non fine a se stessa di artiste come
Pagina 133
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
modi di fare e quindi poesie diverse. Se ci si avvicina alle opere con umiltà, sapendo che, come in tutte le cose, per comprenderle occorre un poco di
Pagina 134
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
via un pezzo. Quest’azione ha un significato metaforico molto forte, che può essere compreso soltanto se si conoscono la biografia e il modo di lavorare
Pagina 18
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Italia, con passaporto statunitense e residenza a Ramallah) ha chiesto a trenta palestinesi: «Se potessi fare qualcosa per te, ovunque in Palestina, cosa
Pagina 20
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
vera libertà? Se sì, quali strumenti deve usare: quelli che le sono propri da sempre, agendo anche all’interno di luoghi chiusi e protetti quali le
Pagina 21
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
’identità ancora da decifrare, che si sta fondando sulla nuova maniera di costruire relazioni tra persone e tra culture. Se guardato dagli albori del
Pagina 24
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
dell’informazione non scaturiscano da un atto inventivo, anche se queste creazioni devono rispondere alle leggi coercitive della produzione
Pagina 26
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
stato tale che ha consentito di rivedere il rapporto tra sé e il sesso e quindi anche tra sé e il mondo in generale. Ha reso meno colpevolizzante non
Pagina 29
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
L’«esprimere se stessi» è un ideale che è stato esaltato in epoca romantica e ha iniziato ad avere dignità in ambito artistico con l’emergere dell
Pagina 31
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
minimizzare al massimo sia l’espressione individuale sia il senso di piacere suscitato dall’oggetto. Se a tutte queste caratteristiche si sommano, da un
Pagina 33
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
In America questa propensione per la semplicità delle forme geometriche, che portano con sé una certa freddezza e razionalità, si è rinnovata tra gli
Pagina 33
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
’aura del neon come se fosse in un tabernacolo moderno. La bellezza dell’oggetto di consumo e anche il suo inutile costo ci fanno pensare alle teorie
Pagina 38
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
può davvero avere credibilità. Giordano Bruno dovette difendere le sue convinzioni sul cosmo fino a farsi bruciare a Campo de’ Fiori. Se non si è
Pagina 39
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
cibo biologico o per un’acqua minerale, che molti presumono migliore di quella del rubinetto quasi soltanto perché ha un nome. Se guardiamo all’arte
Pagina 40
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
C’è chi è impegnato in un’assidua documentazione di se stesso, come Giuseppe Penone, che in Svolgere la propria pelle (1970) fa un ritratto del suo
Pagina 45
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
sostituite da altre. La nostra vita e il nostro tempo scorrono accelerati dandoci un senso di vertigine, come se le ore e i giorni a nostra disposizione
Pagina 47
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
disequilibrio che traspare anche dal loro aspetto visibile, con quei volumi monumentali, sì, ma ritorti e quasi pronti a cadere. E forse, se sapessimo
Pagina 48
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
vicenda umana e artistica dei popoli che incominciamo a conoscere solo ora. Anche se l’Ovest è stato dominante, ha retto le sorti economiche del
Pagina 48
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
succede in seguito e che sfugge al suo controllo. Non si comprende perché siano nate le nuove tecniche artistiche se non si è disposti a capire che, al di
Pagina 60
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
una sofferenza infinite. Oggi non possiamo ancora sapere chi ci ha lasciato per il terremoto. Perché quei bambini se ne sono andati, e come sono
Pagina 60
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
«Time Magazine», ha commesso tonfi di valutazione. Nel 1994 ammise: Se qualcuno mi avesse detto che di lì a vent’anni Robert Mapplethorpe sarebbe stato
Pagina 62
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Eppure abbiamo sempre più bisogno di mediatori capaci di scegliere per noi: le informazioni sono troppe. Più che l’opera in sé, queste persone sono
Pagina 62
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
familiare. Anche se sono processi lenti: il mutamento è sempre ansiogeno, richiede di ristrutturare il proprio campo cognitivo, spazza le certezze e
Pagina 63
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
L'effettaccio non è sempre gratuito. Inutile preoccuparsi se si vedono in giro delle sciocchezze. Se lo sono davvero, probabilmente avranno una vita
Pagina 64
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
transitorio. Nell’arte recente, l’oggetto in sé in molti casi è 1. Andy Warhol, Brillo Box, 1964, Pittsburgh, Pittsburgh Founding Collection, The Andy
Pagina 64
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Oggi è largamente riconosciuto che è grazie all’attività incrociata di tutti questi soggetti se un’opera, proposta come tale dal suo autore, viene
Pagina 68
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
, come se tra le due cose ci fosse una differenza etica spiccata. Ma fu Peggy e non Hilla a cambiare il corso dell’arte americana. A partire dagli
Pagina 68
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
temporaneo e locale ha un cammino davanti a sé: oltre a imbattersi in continui ostacoli e pedaggi, deve superare tifoserie e favoritismi e questo richiede
Pagina 69
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Non c’è da stupirsi se si è rinforzata la presenza di artisti che si propongono anche come curatori. Non si tratta di un'idea nuova. Nel 1855
Pagina 79
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
destino delle sue opere e, in particolare, del suo famoso squalo in formaldeide: Se lo vende mi crea dei problemi. E lo venderà. Gli interessano i
Pagina 84
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
essere un’occasione per pubblicare un catalogo destinato a dare visibilità all’artista in questione; un’istituzione, se ben diretta, può diventare da
Pagina 88
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
privati, di non pagare tasse a fronte di un investimento molto codificato. L’arte contemporanea, se scelta bene e se pagata a caro prezzo (paradossale
Pagina 89
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
opere, che non sono beni fungibili. Non è un caso se gli investitori nel campo dell’arte sono aumentati all’alba del nuovo Millennio parallelamente alla
Pagina 90
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Insomma, se crediamo a Bacon, noi critici non aiutiamo a risolvere alcun tipo di diffidenza. Incassato lo schiaffo, procediamo.
Pagina 96
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
dell’arte contemporanea è che sia troppo facile da realizzare. A questo ha già risposto Bruno Munari: se qualcuno pensa che sarebbe capace di fare un
Pagina 96
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Il punto è che l’arte moderna e contemporanea non si svela al nostro sguardo se non siamo consapevoli, da un lato, dei cambiamenti che si sono
Pagina 97
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
seguito hanno ricusato, anche se ciò è costato loro una grande fatica. Se si fossero conosciute le fonti di Manet per il Déjeuner sur l'herbe si sarebbe
Pagina 97
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
, introducendoci in un mondo parascientifico che mette alla prova i nostri sensi e la nostra percezione delle cose, se non sappiamo che l’artista belga è stato per
Pagina 98