L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
, come parziale è l’angolo di visuale da cui parte questo libretto. Non è affatto facile trovare l’Arte con la maiuscola in mezzo a quello che può
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dettagli come peli, unghie, rughe, capelli, capezzoli, pieghe dei tessuti, con un colore della plastica che li riveste in tutto simile a quello della
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Ma ricordiamoci anche del realismo che proviene all’arte contemporanea da un altro canale, quello che ha a che fare con la riproduzione delle
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Noi crediamo di capire l’arte antica perché presenta più figure dell’arte contemporanea. Ma che cosa capiamo in effetti di un quadro come quello
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di Van Eyck, Bosch e Rubens. Il problema che la direzione del museo ha cercato di risolvere è quello di attirare pubblico al di fuori del percorso
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ruolo importantissimo, quello di testimone e commentatore. Dopo i fallimenti delle ideologie novecentesche, dal fascismo al comunismo, il suo impegno
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sguardo costantemente vigile sulle questioni geopolitiche, così come vengono rappresentate in ambito artistico, e su concetti basilari come quello di
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stesso critico Clement Greenherg. Perché allora aiutarli, in un clima che era quello maccartista della caccia alle streghe comuniste? Allo scopo di
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Quello dell’impatto politico reale dell’attività artistica sul sistema, non soltanto riguardo all’intero sistema ma soprattutto in relazione a
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sia nell’ambito narrativo sia in quello documentario. Pensiamo, ancora, alle gigantesche campagne del tedesco Anselm Kiefer, dipinte come luoghi di
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Ma che cosa si intende per poesia? Senza pretesa di definire un termine tanto difficile almeno quanto quello di arte, si può rispondere che qui lo si
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luogo dell’informazione a luogo della forma, e ci troviamo di fronte alla sostituzione del linguaggio razionale-informativo con quello visuale-emotivo
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In molti casi quello che ha reso più stringente l’aspetto politico delle opere è stato proprio il legame con le vicende individuali: si pensi alla
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ma, una volta tagliati gli alberi, si vedrà cosa è andato perduto. Gli artisti sono uguali. Il loro ruolo nella società è simile a quello degli alberi.
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che guida strumenti e musicisti. Può dedicarsi a numerosi compiti, come quello di attivista in ambito sociopolitico, di animatore per un pubblico
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quello fondato dallo svizzero Daniel Spoerri nel 1968 a Düsseldorf, oppure quello chiamato Food e aperto a Soho da Gordon Matta-Clark nel 1971, o il
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. Quest’ultimo, nel 1952, fu sede di quello che è stato indicato come il primo happening, ancor prima che Allan Kaprow coniasse il termine nel 1959, e
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dell’artista. Ognuno di quei cumuli è misurato in base al peso che fu quello di Gonzàlez-Torres e per questo diventa un suo ideale autoritratto
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più in un cosmo unitario come quello che proteggeva la mentalità dell’uomo medievale e rinascimentale ma in un pezzetto sperduto dell’universo, in cui
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scolabottiglie, un attaccapanni, un orinatoio. Duchamp ne fece pochissimi, in realtà solo tra il 1914 e il 1917. Quello che normalmente si considera il
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o di quello spirituale, ha come fonte primaria il desiderio amoroso. Un tema per nulla contrario alla tradizione, anche se trattato in modo anomalo.
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era diventato quello del singolo imprenditore, prima in ambito commerciale e poi nel settore industriale o del terziario. Sappiamo bene che la
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Questa continua e pervasiva pratica del remix pare descrivere anche altri due processi: uno è di carattere urbanistico, ed è quello che ha portato al
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Non è vero che le nuove tecniche artistiche non richiedano abilità. Al contrario, ne richiedono molte e diverse, chiamando in causa quello che il
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Esaminiamo un altro aspetto della nostra vita davanti allo schermo, quello del rapporto con le star. L’artista sudafricana Candice Breitz ha sempre
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Living (1991)? Come si può tenere in vita un coniglio transgenico come quello che Eduardo Kac ha battezzato Alba o GFP Bunny (2000), il cui pelo è
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progettato l'installazione The Collectors nel Padiglione danese e in quello dei Paesi nordici alla Biennale di Venezia del 2009, si sono trasformati
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all’happening, che comprende non solo tutto ciò che può accadere nel corso di una circostanza creata dall’artista, ma che accoglie anche quello che
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secondo Ottocento avrebbe fatto un errore sia sul piano economico sia su quello culturale. Probabilmente, a quegli oggetti oggi non accorderemmo nemmeno più
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della riproducibilità». Certo però sbagliare è facile. Anche un occhio appuntito come quello di Robert Hughes, che fu per anni la penna caustica del
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effettivamente presa sul serio e perde il carattere di semplice manufatto, passando a quello di must have, come la borsa Kelly di Hermes, per poi
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quello sulla Earth Art; un attivista politico per i diritti civili; e ancora un art writer che ha scritto tempestivamente su artisti quali Vito Acconci
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Ma ritorniamo al ruolo del curatore, che va ben oltre quello del semplice organizzatore di mostre. Filosofo di poche parole, tende a esprimere il suo
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volitivo, incarna anche l’aspetto più temuto dagli artisti, quello del collezionista-speculatore che ha la facoltà di decidere della vita e della morte
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Un altro tipo di collezionismo è quello che non si identifica con personalità singole quanto piuttosto con grosse multinazionali o corporate
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tale da rendere essenziale che questo piccolo ammanco sia bilanciato da un’alta dose di divertimento, simile a quello generato dal gioco d’azzardo o
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. Non intese dare un assetto commerciabile nemmeno al suo ultimo video, quello in cui appare la barca sulla quale, nel 1975, si sarebbe avventurato verso
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spirito diverso da quello del tempo in cui si vive. Si può sperare di intrawedere nelle opere valori universali e validi sempre, ma non quelli che erano
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Un argomento ulteriore contro chi usa i nuovi linguaggi artistici è quello della malafede, dello sgarbo, della facile provocazione che sarebbero alla
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