L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
nuove, queste ultime, e quindi meno immediatamente riconoscibili siano davvero opere d’arte. Non solo il pubblico più vasto, ma anche un novero di
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rimasto privo di statue, nel 1998 la città decise di colmare quel vuoto commissionando, di anno in anno, una serie di opere da presentare a rotazione
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l’arte contemporanea di vocazione occidentale ad avere avuto ampia diffusione a livello globale. È stato sulla base della sua formula opere che non
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Who Flew into Space from His Apartment (1984) è forse una delle opere che meglio riassumono la sua poetica: il protagonista dell’installazione è un
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Fontana abbia creato prima di altri opere d’arte ambientale e che le sue opere gestuali e all over siano coincise, in termini di date, con quelle di
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soltanto gli artisti con le loro opere; Larry Shiner è convinto che la storia dell'arte abbia iniziato a esistere nel XVII secolo, mentre non solo
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E ancora, dovremmo chiederci se gli artisti che mostrano una profonda distanza da quel sistema capitalista che è il solo a veicolare le loro opere
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Nonostante l’enorme impegno che richiedono opere come queste, studiose quali Miwon Kwon e Claire Bishop hanno messo in rilievo tutte le trappole
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È pur vero che ai costanti mutamenti del gusto oggi si deve aggiungere la variabile della mercificazione. Ma ci sono e continuano a esserci opere
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timore comune che potremmo chiamare «il pericolo luna park»: a volte il punto non riguarda i costi delle opere, ma quanti visitatori sa attirare una
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Nella pratica contemporanea la poesia si svela anche in opere che affrontano questioni sociali come le ingiustizie politiche ed economiche, i soprusi
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In molti casi quello che ha reso più stringente l’aspetto politico delle opere è stato proprio il legame con le vicende individuali: si pensi alla
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modi di fare e quindi poesie diverse. Se ci si avvicina alle opere con umiltà, sapendo che, come in tutte le cose, per comprenderle occorre un poco di
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Forse, in attesa che il tempo passi la sua mannaia sulle opere che non meritano di sopravvivere, sarebbe meglio non incaponirsi su problemi di
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. E così fece, dedicandosi a mostre, concerti, case editrici, eventi; comprando opere di autori emergenti come un vero collezionista; progettando una
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informe di tubetti, bicchieri, giornali; di Louise Bourgeois, una casa-utero nel quartiere newyorkese di Chelsea, dove si mescolavano opere e oggetti
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al Cabaret Voltaire, a partire dal poème simultané, eventi e spettacoli simili a opere teatrali «totali», cioè Gesamtkunstwerke in cui andavano in
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in cui vengono realizzate le opere, le quali acquistano un carattere site-specific.
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nella storia manufatti, opere e altri segni concreti. L’arte contemporanea è parte di questo iter. In termini di tecnologia e della sua ricaduta in
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’inserirsi nelle opere della variabile temporale, e quindi anche del movimento, secondo le teorie dei futuristi italiani e di chiunque abbia insistito sulla
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attribuire prezzi alti solo a ciò che conserva lo stigma dell’«irripetibile», è difficile ritenere che opere nate nell’ambito del design, della moda e
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i concetti legati alla Gestalttheorie e privilegiando opere costruite su una griglia geometrica.
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preferì Judd, Specific Objects, che così definì le sue opere nell’Arts Yearbook del 1965.
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Ricordiamo comunque che Duchamp consegnò il suo testamento spirituale a due opere assai complesse, riflessioni sulla pittura e sulla scultura così
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suo lavoro al progetto e faceva eseguire le opere ad artigiani che istruiva via telefono. La maniera in cui entrambi gli artisti hanno sottolineato l
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Molte opere contemporanee a prima vista potrebbero sembrare dei ready made ma non lo sono affatto. Non sono immagini pronte che l’artista si limita a
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altri materiali trovati. Negli anni Sessanta e Settanta, la vasta espansione dell’ideologia contro la mercificazione delle opere ha portato a
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L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, pubblicato nel 1936, ne sono risultate modificate non soltanto le opere in sé, e la maniera
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Alle radici di queste opere fluide troviamo forse John Cage, che ha proposto nel 1952 il suo 4 ’33”, ovvero quattro minuti e trentatré secondi di
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1926, mentre già risiedeva negli Stati Uniti, Duchamp sbarcò dal transatlantico Paris con una ventina di opere dello scultore rumeno, suo buon amico
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) di Chris Ofili, una Madonna nera dipinta con sterco di elefante e circondata da ritagli pornografici. L’inquietudine generata da queste opere è stata
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breve come il quadro di Grosso. Ma a volte, come nel caso di opere a sfondo sessuale degli anni Sessanta, l’artista ci sta parlando di una rivoluzione
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innovatori nel modo di allestire le opere creando loro un contesto e quindi anche una cornice di senso generale. Nell’Esposizione internazionale
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pensiero attraverso le opere di coloro che presenta. Unendo teoria e realismo, sa che non può riuscire a promuovere i propri prescelti senza
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York nel 1942, che passò alla storia come First Papers of Surrealism, intrappolava le opere in una ragnatela di spago lunga circa un miglio, che
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delle opere del museo stesso per mettere in luce il coinvolgimento colpevole della città del Maryland nella storia dello schiavismo americano. Nel
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vuoto. Nell'invaso che sta al centro dello spazio appariva una sorta di caduta nel pozzo di opere momentaneamente sospese.
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anche con il suo apporto storico o stilistico, due qualità che interessano soprattutto gli intellettuali e gli studiosi; tanto più che le opere che
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destino delle sue opere e, in particolare, del suo famoso squalo in formaldeide: Se lo vende mi crea dei problemi. E lo venderà. Gli interessano i
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Gemma Testa, con l’obiettivo di formare una collezione di opere di giovani autori e donare alla città un museo pubblico di arte contemporanea.
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Forse proprio come forma di difesa, l’artista inglese è diventato un abile promotore di se stesso, tanto da ricomprare un terzo delle opere che
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realizzazione di grandi mostre, oltre che per l'acquisto di opere nei musei, o semplicemente rappresentante di pubblicità per le gallerie, è all
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successo le opere in cui la classe dominante ama rispecchiarsi, fosse anche per assolversi o per colpevolizzarsi rispetto ai drammi del mondo. Non a
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continuum e non come un insieme di opere separate, ha convinto il collezionista belga Herman Daled a comprare, nell’arco di un anno, soltanto lavori
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A partire dagli anni Ottanta, comunque, la maggior parte del collezionismo si è definita come un feticistico acquisto di opere catalogate con foga
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simbolico, la maggior parte dei galleristi ha imparato a collocare le opere non in ordine di richiesta, ma in ordine di importanza del collezionista
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Quando si cerca di aggiudicarsi ciò che è realmente contemporaneo, bisogna inoltre tentare di scegliere sempre tra le opere del mercato primario
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, come quelle performative o concettuali, opere nate per essere effimere trovano una loro permanenza e quindi vendibilità attraverso il medium fotografico
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tramutò, nelle mani di abili mercanti, in una miniera d’oro, tanto che si narra che Annina Nosei, vista la crescente richiesta di opere di Basquiat, artista
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spirito diverso da quello del tempo in cui si vive. Si può sperare di intrawedere nelle opere valori universali e validi sempre, ma non quelli che erano
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