L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
New Museum di New York da Massimiliano Gioni, nel 2007, si appoggiava su questo tema. Tra i motivi principali di questo cambiamento ci sono, da un
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si identifichino ancora sostanzialmente con le roccaforti occidentali, da New York a Londra.
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, in Austria, e poi a New York. Il suo lavoro, oltre a evocare nostalgicamente la cultura visiva russa, è anche un atto critico e d’indagine. The Man
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Pensiamo anche a Shirin Neshat, che, più o meno all’epoca della rivoluzione iraniana (1979), da Teheran si trasferì in California e poi a New York
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dovuto rimuovere da una piazza di New York la scultura Tilted Arc, che gli era stata commissionata dall’amministrazione, o Claes Oldenburg, che per anni
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brasiliano Ernesto Neto ha realizzato, in un altro spazio monumentale, la vecchia sede dell’Armory Show su Park Avenue a New York, un'installazione ambientale
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viaggio pericoloso e quanto si desideri rievocarlo. Nella seconda parte del film l’evento viene ricostruito in un set a New York, mettendo in luce la
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dei sobborghi del New Jersey (Splitting, 1974) o il grande oblò scolpito sulla parete di un palazzo di fianco al Centre Pompidou di Parigi (Conical
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nel Lower East Side a New York, dove si potevano acquistare un panino gigante, dei dolci e altre merci di plastica e cartapesta; o un ristorante come
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ricordiamo la Scuola di Ulm, l’Art Institute di Chicago, la New School for Social Research di New York, il Black Mountain College nel North Carolina
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New York; Tiravanija, nato a Buenos Aires, ha trascorso la giovinezza in Thailandia ed è in seguito emigrato anche lui a New York), ma anche i luoghi
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centinaio di persone tra New York e Tokyo, non si tira indietro di fronte a collaborazioni con case di moda come Marc Jacobs e Louis Vuitton, produce
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’alcolismo, perse la vita in un incidente automobilistico, mentre Rothko si suicidò nel suo studio a New York, vittima di una depressione abissale
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«Art in America», Primary Structures, proposto da Kynaston McShine in occasione della mostra al Jewish Museum di New York, nel 1966, o anche, come
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una pala da neve in un emporio di New York e la contrassegnò con la frase che sarebbe diventata il titolo dell’opera: In Advance of the Broken Arm
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circonda. Ci sono studiosi che hanno cercato di dare delle definizioni della cosiddetta «New Media Art». I più sensibili tra loro, però, come l'italiano
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retorica del new media: nel 2011 l’artista Renata Lucas ha collocato in uno spazio non profit di Milano delle lampade in luoghi corrispondenti a quelli della
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effimere come le processioni e i raduni che Francis Alys ha organizzato a New York (The Modem Procession, 2002) e in Perù (When Faith Moves Mountains, 2000
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costruito da Ileana Sonnabend a New York e cominciò a masturbarsi invitando chi entrava in galleria ad essere, a metà tra l’imbarazzato e il divertito
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più significativi sia in Europa sia a New York. Invece che andare a letto con Duchamp, cosa che non le sarebbe dispiaciuta, decise di utilizzarlo per
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personaggi come John Cage, Robert Rauschenberg, Jasper Johns e molti altri negli anni e nelle strade di New York in cui ancora non li conosceva nessuno
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di Frank Lloyd Wright per il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, terminato nel 1959, che suggerisce un’idea di movimento e che propone la curva
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, dichiarazioni contro la guerra e tanto altro ancora. Marcel Duchamp allestì ben due mostre surrealiste; quella organizzata alla Whitelaw Reid Mansion di New
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Guggenheim di New York; indipendentemente dal lavoro organizzativo della curatrice ufficiale, Nancy Spector, l’ha concepita come un sistema che riempie il
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Alfred Barr, il primo carismatico direttore del Museum of Modern Art di New York, ma che in seguito è diventato un professionista sempre meno paludato
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impegnate e altre di cassetta. Si pensi alla mostra The Art of the Motorcycle al Guggenheim Museum di New York nel 1998, con allestimento disegnato da Frank
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alla Russia comunista, fino all’America del New Deal e dei muralisti. Ma ce lo insegna anche qualche calcolo che riguarda i musei. Secondo studi
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New York (1979-2005) hanno richiesto un impegno dietro le quinte durato per interi decenni. Il primo è stato documentato da un film che incomincia
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