L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
negli anni Novanta: le prime scene di ribellione e di liberazione riguardavano proprio la distruzione dei simboli del potere e dell’autorità, dalle
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carriera artistica era emigrare in uno dei paesi dell’Europa dell'Ovest o negli ambitissimi Stati Uniti. Pensiamo a un esule come Ilya Kabakov, che
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stesso vale per l’azzeramento delle forme e dei materiali iniziato negli anni Cinquanta e poi radicatosi nel ventennio successivo: se Lucio Fontana, Yves
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Questo discorso si riallaccia al concetto di «biopolitica» che, negli ultimi anni, ha avuto larga diffusione anche nell’ambito delle arti visive e
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Una ricerca inedita di Stefano Baia Curioni ha collegato la presenza degli artisti negli stand della fiera Art Basel alla loro afferenza a un sistema
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d’arte che risulterà vincente negli anni a venire sarà quella legata al paese o all’area geografica dove si sposterà il nuovo centro dell’impero. E se
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Horkheimer nella prima metà del Novecento, negli anni Sessanta Guy Debord e dagli anni Novanta, tra gli altri, Paul Virilio e Slavoj Žižek. Il volere
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Negli anni Settanta, Gordon Matta-Clark ha aggredito con ruspe e altri mezzi pesanti alcuni edifici in disuso e in via di demolizione, appropriandosi
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Hitler, dai manifesti di Guy Debord nel 1968 all’arte hacker nata negli anni Novanta, in cui l’impegno è diventato assolutamente esplicito. Ma in altri
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riconfermate negli anni Novanta. Tra gli esempi, la pittura a fumetti di Roy Lichtenstein e quella tratta da fotografie di Gerhard Richter.
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negli Stati Uniti avviando quella che sarebbe diventata la prima forma di arte autenticamente americana, l’Espressionismo astratto, che assunse due
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altre, al massimo si affianca loro e ottiene maggiore visibilità per un certo periodo. Così, negli anni Ottanta il soggettivismo prese una direzione
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altri materiali trovati. Negli anni Sessanta e Settanta, la vasta espansione dell’ideologia contro la mercificazione delle opere ha portato a
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negli anni Novanta; le mostre che hanno impostato la riflessione su questi temi da parte dell’arte visiva hanno avuto titoli suggestivi ed espliciti
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1926, mentre già risiedeva negli Stati Uniti, Duchamp sbarcò dal transatlantico Paris con una ventina di opere dello scultore rumeno, suo buon amico
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attraverso maglie che hanno a che fare con determinazione dell'autore, fortuna negli incontri, tempismo e un sistema di regole grossolane, talvolta, ma
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personaggi come John Cage, Robert Rauschenberg, Jasper Johns e molti altri negli anni e nelle strade di New York in cui ancora non li conosceva nessuno
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». L'Armory Show, che portò negli arretrati Stati Uniti del 1913 i fermenti europei, venne curata dai pittori Walt Kuhn e Arthur B. Davies.
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Nel maggio del 2004, la sala d’asta newyorkese di Sotheby’s batte un record mondiale: il Garçon à la pipe (1905) dipinto da un giovane Picasso negli
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Saatchi gli aveva acquistato negli anni, per preservarle, insieme a numerosi altri pezzi suoi e di altri artisti, in un castello di cui è proprietario
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La follia da shopaholic può portare lontano i collezionisti. Negli ultimi anni d’oro dell’Occidente, l’artista top era sottoposto a una tale
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. All’inizio della pratica performativa, negli anni Sessanta, nessun artista pensava di vendere le proprie opere e, anzi, si agiva in un’ottica
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Smithson, non resterebbe quasi più nessuna testimonianza di questo lavoro poetico e straordinario, che negli anni è stato eroso, mutato, imbiancato
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Forse ancora più emblematico a questo proposito è il caso della Street Art, una forma d’espressione nata negli anni Settanta come linguaggio
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