L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Peraltro, la maggior parte degli artisti non ha mai abbandonato la tradizione manuale. È il caso di Gerhard Richter, che da cinquant’anni applica ciò
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Ma ricordiamoci anche del realismo che proviene all’arte contemporanea da un altro canale, quello che ha a che fare con la riproduzione delle
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Ciò che si può considerare a questo punto è che non è la figura a mancare nell’arte contemporanea, ma piuttosto l’idealizzazione della figura
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dipinge? Il dibattito appassiona ancora gli storici. I due putti sono appoggiati là come al bordo di una finestra, e in effetti quel quadro
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una concezione di arte così inclusiva da essere quasi inutile. Per quanto sia difficile accettarlo, la capacità di realizzare un quadro o una scultura
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anche in passato. Cosa c’è di più sensuale, scandaloso, perverso del modo in cui Eugène Delacroix dipinge, nel 1827, La morte di Sardanapalo come un
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E infine, quanto è soggettiva e transitoria la percezione del brutto? Pensiamo alla serie di ritratti che Picasso fece a Dora Maar, la giovane donna
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programma di arte pubblica per Trafalgar Square a Londra. Dal momento che uno dei quattro plinti della piazza su cui si affaccia anche la National Gallery è
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«dissonanza cognitiva», molti studiosi sono arrivati a dire che l’arte non esiste più: per chi è schiavo delle proprie certezze, la distanza tra ciò che si
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affrancarsi da canoni ormai obsoleti e come forma di ribellione nei confronti dell’ideologia comunista che limitava la libertà espressiva imponendo un
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Sono stati gli anni Novanta a segnare la decisiva apertura dell’arte contemporanea ad altre culture del mondo, al punto da far vacillare il primato
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Scrivere la storia dell’arte non è affatto un compito neutro. Le nazioni e le culture lottano ancora tra loro su questo punto e di solito è vincitore
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Anche i migliori studiosi del settore si sono arresi, lasciando la questione in sospeso. Ernst Gombrich afferma che l’arte in sé non esiste, esistono
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Resta un dubbio di fondo. L’arte visiva ha invaso il mondo nella sua formula occidentale, probabilmente perché è la forma più simbolica di un
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Ci sono stati esperimenti estremi come quelli di Giulio Paolini e Hanne Darboven, che hanno adottato un semplice foglio per farne la squadratura o
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Nelle pratiche artistiche i dubbi sul fatto che ci potesse essere ancora spazio per la poesia non sono sorti soltanto in seguito al vulnus provocato
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mostra attraverso un'inclinazione allo spettacolo, alla meraviglia e allo scandalo. Eppure, proprio il successo mediatico degli artisti, la proliferazione
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Alcune di queste esperienze intimistiche hanno portato gli artisti a sottolineare la natura spirituale anche se quasi mai religiosa del proprio
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Nella pratica contemporanea la poesia si svela anche in opere che affrontano questioni sociali come le ingiustizie politiche ed economiche, i soprusi
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maniera in cui è stata sentita ed espressa la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta. La nudità provocatoria ma non fine a se stessa di artiste come
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vero quanto più, in pochi anni, il XXI secolo vedrà mescolarsi storie dell’arte plurali e rinascere un nuovo canone. È interessante notare come la
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collettività, la convivenza a livello locale e globale, la solitudine urbana.
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cene che soddisfano almeno due dei nostri bisogni primari, il cibo e la relazione con gli altri. Ricordiamo, in particolare, il suo intervento per la
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Forse non abbiamo più bisogno di parlare di «arte contemporanea» e qualcuno, come la curatrice di DOCUMENTA (13) Carolyn Christov-Bakargiev, potrà
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procedono lungo uno stesso binario integrandosi a vicenda. La storia delle soluzioni dà luogo a tante sequenze quanti sono i problemi affrontati, che nel
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diventare commento alla grafica consumista, spesso ricca di elementi quotidiani, con la Pop Art e le pratiche realiste emerse dagli anni Sessanta e
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1900 e II motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio, che spiega molto della creazione artistica, cinque anni dopo. Proprio questa attenzione
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La rivoluzione etica alla quale si è andati incontro con la possibilità di controllare le nascite è impossibile da sopravvalutare. Il suo impatto è
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L’astrattismo geometrico ha radici classiche e deriva dall’idea pitagorica secondo cui alla base delle strutture che reggono la natura ci sarebbero
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In un universo di cui sappiamo che la vita è fatta di mattoncini, dagli amminoacidi alle catene di Dna, dalle cellule ai corpi, alle comunità di
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Con gli anni Sessanta, l’opera ha perso la sua tangibilità fisica e si è tramutata in performance, idea, intenzione concettuale. Non potendo più
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Anche, e soprattutto, la cinematografia ci aiuta a capire di cosa stiamo parlando, con le sperimentazioni dei russi Sergej Ejzenstejn e Làszló Moholy
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Antonio Sant’Elia, nel 1914, aveva indicato come caratteri basilari dell’architettura futurista la caducità e la transitorietà. Una vocazione che
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C’è chi è impegnato in un’assidua documentazione di se stesso, come Giuseppe Penone, che in Svolgere la propria pelle (1970) fa un ritratto del suo
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sociologo Richard Sennett ha definito «uomo artigiano» la cui attività si espleta spesso in gruppo. Dalla pittura sui vasi a quella sui muri, dalla
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stabili e quindi cercarne la formula più permanente, meno passibile di distacchi e più duratura. Tra Medioevo e Rinascimento questo sistema tanto
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Alcune teorie, come quelle di studiosi quali Derrick de Kerckhove, Lev Manovich e Manuel Castells, ci hanno aiutato a capire la ricaduta anche nell
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Certi metodi e certe forme recenti, però, pongono un problema di comprensibilità e di legame con la tradizione, anche quando si tratta di pittura o
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Comunque la si voglia definire o anche se non la si vuole definire, la serie di oggetti che vengono chiamati arte non è un’entità astratta al di là
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Seppure con sfumature diverse, queste sono le basi della cosiddetta «teoria istituzionale dell’arte», secondo la quale i valori sarebbero appunto
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Al tempo in cui nacque la Biennale di Venezia, nel 1895, la manifestazione ebbe come modello sia l’Expo internazionale sia i Salon parigini, con il
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futuristi ne combatterono «il patinume», ma è diventata normativa da quando si è incominciato a vedere la cultura come uno dei tanti ambiti di
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A questo punto, si è pronti per la lista. L’esempio-pilota è il noto Kunstkompass, la classifica dei cento artisti viventi più influenti, che, fino
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Non c’è da stupirsi se si è rinforzata la presenza di artisti che si propongono anche come curatori. Non si tratta di un'idea nuova. Nel 1855
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La figura dell’artista-curatore si è diffusa a tal punto, comunque, che l’artista può arrivare non solo a collaborare al coordinamento di collettive
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Nel maggio del 2004, la sala d’asta newyorkese di Sotheby’s batte un record mondiale: il Garçon à la pipe (1905) dipinto da un giovane Picasso negli
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artista in quelle che definì «fasi di riconoscimento» individuando quattro attori principali nel suo percorso verso il successo: i pari, la critica
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A seconda che il collezionista propenda più verso un polo o l’altro, la sua figura assume sfumature differenti: quella del mecenate, del fornitore di
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Ciò non è vero da oggi e nemmeno dal tardo Settecento, quando la categoria di gusto è stata teorizzata dai filosofi: probabilmente da sempre hanno
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A partire dagli anni Ottanta, comunque, la maggior parte del collezionismo si è definita come un feticistico acquisto di opere catalogate con foga
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