L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Nel frattempo è avanzato il valore della disarmonia. Ci scandalizziamo per le carcasse di bue esposte da Jannis Kounellis nelle sue installazioni, ma
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per figure alla base della Crocefissione (1944) di Francis Bacon non dista molto, anzi è ispirato, dai polittici medievali con il Cristo in croce
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: la convivenza pacifica, la solidarietà, il bisogno di libertà e democrazia, il rispetto per il prossimo... Questa è una delle ragioni per cui si
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. È così che sul piedistallo neoclassico sono saliti, tra gli altri, un parallelepipedo di resina trasparente di Rachel Whiteread (2001); il ritratto
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occidentale, con un ritardo di almeno un ventennio dovuto alla chiusura in cui il paese era precipitato al tempo della rivoluzione culturale. Questa
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di fatto che questo sistema, unico nel suo genere, appare oggi tutt’altro che obsoleto, sia dal punto di vista creativo, sia per quanto riguarda il
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E ancora, dovremmo chiederci se gli artisti che mostrano una profonda distanza da quel sistema capitalista che è il solo a veicolare le loro opere
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, a volte grottesco, diventa pioniere dell’ignoto in un’epoca a volte lontana dalla religione, ma sempre assetata di assoluto. Il guardare oltre la
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Il fatto è che gli artisti, come sostenne Marshall McLuhan nel suo libro del 1964 Understanding Media, vedono più lontano di noi, prevedono quali
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timore comune che potremmo chiamare «il pericolo luna park»: a volte il punto non riguarda i costi delle opere, ma quanti visitatori sa attirare una
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Se il mondo è il luogo con cui commisurarsi e mettere alla prova se stessi, l’io è un altro spazio dell’inconoscibile, un abisso in cui avventurarsi
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razziali e culturali, la guerra, la convivenza forzata di più culture. Un autore esemplare in questo senso, il cui lavoro riesce a unire pathos e
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guerra e guardare avanti. Heimo Zobernig ha dovuto collaborare con degli specialisti per imparare a lavorare con il blue box, vale a dire il tessuto
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frequentemente che chi guarda non sia più solo il destinatario dell’opera ma anche l’artefice, insieme all’artista, della sua attivazione. Eliminare la
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Questi fermenti furono assorbiti dalle avanguardie del secondo Novecento anche grazie all’attività di scuole che consideravano il coinvolgimento
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Uno degli artisti che meglio ha saputo avviare il dialogo con lo spettatore è stato Felix Gonzàlez-Torres, i cui mucchi o tappeti di caramelle
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Possiamo individuare tre momenti più intensi di altri. Un primo momento fu l’epoca delle avanguardie, che nacque con il Cubismo delle Demoiselles
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Questo vasto insieme di esperienze ha portato, a partire dagli anni Sessanta, a opere che hanno come soggetto l’individuo e il suo comportamento
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La rivoluzione etica alla quale si è andati incontro con la possibilità di controllare le nascite è impossibile da sopravvalutare. Il suo impatto è
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complessi elementi geometrici. Grazie a Platone e ai suoi seguaci, questa concezione attraversa il Medioevo e il Rinascimento, dove se ne scorge l’eco
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Quando Kasimir Malevic mostrò il suo Quadrato nero su fondo bianco, dapprima come scenografia teatrale (1913) e poi come dipinto autonomo (1915
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Ciò che, secondo il teorico, accomunava queste esperienze eterogenee era, oltre a un desiderio di estremo rigore nell’esecuzione, il tentativo di
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un’arte ultra-concettuale che enfatizza il processo di pensiero in modo quasi esclusivo. Così come sempre più spesso il lavoro è concepito nello
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Nei suoi Paragraphs e Sentences sull’arte concettuale, pubblicati tra il 1967 e il 1969 su «Artforum» come brevi e taglienti testi programmatici
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quest’ottica, alcuni critici enfatizzano il ruolo avuto dal ready made di Marcel Duchamp, cioè l’idea di presentare come arte un oggetto qualsiasi: uno
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Sono questi i meccanismi psicologici per i quali Duchamp sembra avere anticipato, già agli inizi del Novecento, la rilevanza che il logo, il marchio
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Il culto dell’autore, del resto, nacque nello stesso periodo storico in cui si avvertì la necessità di attribuire il nome di un singolo anche alle
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Pablo Picasso e Georges Braque inventano, nell’autunno del 1912, il collage cubista; poco dopo, il futurista Enrico Prampolini crea il linguaggio
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-Nagy e del tedesco Siegfried Kracauer, che per primi esplorarono il senso e le possibilità del montaggio. A partire anche da quegli esperimenti, gli
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Il fotomontaggio portava facilmente verso risvolti politici: si pensi al Dadaismo berlinese e alla capacità dei suoi promotori, tra cui George Grosz
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Come ha scritto Diane Waldman, il collage è diventato «il medium della materialità, registrando la nostra civiltà, la sua umanità e inumanità
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Già al tempo delle avanguardie, Vladimir Tatlin immaginò una torre ricetrasmittente; il futurista Filippo Tommaso Marinetti nel 1933 fantasticò con
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’arte della nuova condizione per la quale stiamo diventando nodi di una rete infinita di collegamenti, una ragnatela dove il centro e la periferia si
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Alle radici di queste opere fluide troviamo forse John Cage, che ha proposto nel 1952 il suo 4 ’33”, ovvero quattro minuti e trentatré secondi di
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Così ha scritto Ai Weiwei il 20 marzo 2009 in un post sul suo blog, in seguito pubblicato nel libro Ai Weiwei. Il blog. Scritti, interviste
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Il percorso che un’opera deve sostenere per essere ricordata è molto lungo e dipende dal giudizio di chi guarda così come da una serie di qualità
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Il primo riconoscimento di un'opera non è connotato soltanto dalla sensibilità culturale del pubblico e dell’artista. Il successo iniziale passa
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Uno sguardo allo sviluppo anche solo formale dei musei ci darà un’idea di quanto il fattore-mostra sia diventato portante. Invenzione vecchia di
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Nel tempo, il legame con un movimento specifico è diventato sempre meno rilevante, anche perché ha lo svantaggio di fissare il critico a un momento
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Ma ritorniamo al ruolo del curatore, che va ben oltre quello del semplice organizzatore di mostre. Filosofo di poche parole, tende a esprimere il suo
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di allestimento. Secondo un atteggiamento che non è nato ora, ma che va precisandosi sempre più, gli artisti cercano di tenere il controllo anche dei
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Nel maggio del 2004, la sala d’asta newyorkese di Sotheby’s batte un record mondiale: il Garçon à la pipe (1905) dipinto da un giovane Picasso negli
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artista in quelle che definì «fasi di riconoscimento» individuando quattro attori principali nel suo percorso verso il successo: i pari, la critica
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Le variabili che determinano il pregio di mercato di un’opera hanno generalmente poco a che fare con il suo significato intrinseco, e qualche volta
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A seconda che il collezionista propenda più verso un polo o l’altro, la sua figura assume sfumature differenti: quella del mecenate, del fornitore di
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Alfred Barr, il primo carismatico direttore del Museum of Modern Art di New York, ma che in seguito è diventato un professionista sempre meno paludato
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Il punto è che l’arte moderna e contemporanea non si svela al nostro sguardo se non siamo consapevoli, da un lato, dei cambiamenti che si sono
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seguito hanno ricusato, anche se ciò è costato loro una grande fatica. Se si fossero conosciute le fonti di Manet per il Déjeuner sur l'herbe si sarebbe
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Katharina Fritsch ha reinterpretato motivi da sempre presenti nella storia dell’arte, tra cui la religione (arte devozionale), il corpo umano
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Il teorico pragmatista John Dewey, nel suo Art as Experience del 1934, scelse la colorita espressione per cui occorre in qualsiasi circostanza sapere
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