L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
L’arte di oggi viene dunque accusata di rappresentare troppo spesso ciò che risiede nelle viscere dell’uomo, dal sesso alla violenza. Ma è stato così
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critica soprattutto l’ostentazione di comportamenti ribelli. Ciò che nel marketing della musica rock genera approvazione, dal momento che si rivolge a
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programma di arte pubblica per Trafalgar Square a Londra. Dal momento che uno dei quattro plinti della piazza su cui si affaccia anche la National Gallery è
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particolare le vicissitudini attraversate dal suo popolo all’interno di una storia più grande, quella del comunismo. Tra i suoi progetti ricordiamo
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In preda al senso di perdita che deriva dal non ritrovare più ciò che credevano assodato, non resistendo al fenomeno che gli psicologi chiamano
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alter ego di Kabakov, un sognatore che come gesto di estrema utopia si lancia fuori dal suo appartamento per raggiungere lo spazio infinito. Oltre ad
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di fatto che questo sistema, unico nel suo genere, appare oggi tutt’altro che obsoleto, sia dal punto di vista creativo, sia per quanto riguarda il
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desolazione e campi di una memoria affranta, così come gli archivi di esseri umani creati dal francese Christian Boltanski, con fotografie di persone
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rinnova davanti a tutto ciò che è nuovo e inesplorato, dal macrocosmo celeste al microuniverso del corpo. L’artista, spinto da uno slancio a volte mitico
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di cui non si ebbe più traccia. Una scomparsa struggente acuita dal pianto, consapevole e disperato, che l’artista registrò qualche tempo prima in I’m
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, promotori e produttori e da premi predefiniti passa attraverso forche caudine dominate dal denaro e spesso dal cattivo gusto. Ma allora, se la logica è
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al Cabaret Voltaire, a partire dal poème simultané, eventi e spettacoli simili a opere teatrali «totali», cioè Gesamtkunstwerke in cui andavano in
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collettivo come uno dei punti fermi del loro programma, dal Bauhaus (1918-1933) agli istituti che seguirono il suo modello, fondato sull’interazione di
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problemi sociali e li guardano con occhio di semplici osservatori, altri invece difendono un loro ruolo engagé: dal tedesco Hans Haacke, che ha
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Leggendo le lettere che si scambiarono Albert Einstein e Sigmund Freud dal 1932 sull’inevitabilità della guerra, si ha la sensazione che non si viva
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d'Avignon di Pablo Picasso nel 1906 e procedette con il galoppante sovrapporsi di Futurismo (dal 1909), di molte forme di astrattismo (a incominciare dal
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• La pratica del montaggio, che va dal bricolage domestico al remix musicale, dalla postproduzione che passa per l’assemblare, l’incollare e il
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follia; le nuove immagini offerte dalla fotografia e, poi, dal cinematografo, che hanno sollevato i pittori e gli scultori dalla necessità di
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, 1982), curata dal critico tedesco Rudi Fuchs. Oltre alla Germania, dove si recuperò la tradizione del primo espressionismo con il diffondersi di
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Dal punto di vista speculativo, queste tendenze, che per prime indagarono il rapporto tra opera e spettatore in una direzione che oggi definiremmo
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Graham, fu resa di nuovo attuale dal filosofo Richard Wollheim circa un trentennio dopo. In un articolo pubblicato sulla rivista americana «Art
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essere fortemente influenzato dal contesto, quella per cui la manualità non è rilevante per l’artista come non lo è per un architetto o un compositore e l
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diminuisce affatto l’importanza dell'individuo rispetto alla massa, dal momento che, anzi, consente a tutti di creare una propria identità in rete
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Il brivido estetico prodotto dalla proliferazione dei materiali venne annunciato nel 1912 dal futurista Umberto Boccioni con queste parole: anche
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disequilibrio che traspare anche dal loro aspetto visibile, con quei volumi monumentali, sì, ma ritorti e quasi pronti a cadere. E forse, se sapessimo
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dal 1912 e con grande rapidità, come un incendio che si propaga, la pittura ad olio e il disegno hanno iniziato ad accogliere frammenti di carta e di
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L’effetto di spaesamento e di elevazione dell’anima che si voleva ottenere con le cupole dal Cristo Pantocratore in mosaico, con il fondo dorato e
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risultato stupefacente: confrontando le cronache del tempo con le memorie del rapinatore, si è potuto verificare come questi risultasse influenzato dal modo
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intonare una canzone di Madonna. Ha così ricreato un ritratto vocale della cantante nato dal modo in cui la imita un gruppo di suoi ammiratori
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partire dal 1966, da Billy Kluver, per cercare di varcare i confini dell’arte in senso stretto in un ciclo di happening interdisciplinari (9 Evenings
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Come si diceva all’inizio, la pratica artistica resta dominata dal fare e dal saper fare. Ciò che Rosalind Krauss ha chiamato «era postmediale» pare
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’espressione usata dal critico Okwui Enwezor, che trova in quel silenzio mobile un suo incipit. Gli artisti concettuali degli anni Sessanta e Settanta
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1926, mentre già risiedeva negli Stati Uniti, Duchamp sbarcò dal transatlantico Paris con una ventina di opere dello scultore rumeno, suo buon amico
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borghesi e i conformisti per risvegliarli dal torpore intellettuale attraverso lo shock percettivo è stato uno dei maggiori bersagli delle avanguardie. Non
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americana «Artforum» nel 1972 in relazione ai meccanismi per i quali un artista viene accettato o respinto dal novero degli appassionati. George
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Oggi è largamente riconosciuto che è grazie all’attività incrociata di tutti questi soggetti se un’opera, proposta come tale dal suo autore, viene
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. Possiamo farci un’idea di quell’atmosfera con le immagini scattate da Ugo Mulas nei freddissimi loft di downtown, a partire dal 1964 e pubblicati nel
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surrealista del 1938, ad esempio, fece pendere dal soffitto sacchi di juta e fece accordare tutti i partecipanti nel vestire, ciascuno a proprio modo, un
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Guggenheim di New York; indipendentemente dal lavoro organizzativo della curatrice ufficiale, Nancy Spector, l’ha concepita come un sistema che riempie il
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finanziarie: queste società danno origine a fondazioni prive di scopi remunerativi in termini economici, ma fruttuose dal punto di vista del tornaconto d
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Ciò non è vero da oggi e nemmeno dal tardo Settecento, quando la categoria di gusto è stata teorizzata dai filosofi: probabilmente da sempre hanno
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Anche dal punto di vista dell’artista, peraltro, il modo di vendere è sempre meno ingenuo. Sempre Warhol ci dice che Per avere successo come artista
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che l’artista non sia stato pagato dal mediatore e possa fare in seguito dei ricorsi o che, ancora, l’opera sia di un autore troppo giovane e quindi
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O. Gehry; dato il successo di quella, due anni più tardi venne dedicata una retrospettiva a Giorgio Armani, dove gli abiti vennero allestiti dal
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Questi fenomeni si riscontrano con maggiore frequenza nel caso della pittura, come si è detto, che resta il mezzo più appetibile e più apprezzato dal
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dal sale e dai microrganismi. Lo stesso vale, ad esempio, per le azioni di «scultura sociale» di Joseph Beuys, eventi pubblici in cui l’artista
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da galleristi come Annina Nosei, Bruno Bischofberger e Tony Shafrazi, sarebbe diventato una moda, passando dal muro alla tela, e avrebbe lanciato
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o della versione di un’opera lirica. Tutta la cultura, così come le opere pie o gli ospedali, è stata sempre condizionata dal mercato e ora anche dal
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scopa via un paio di statue cubiste, un collage dadaista e dei quadri espressionisti. Non fu solo uno scherzo, dal momento che davvero, nel 1937, tutta
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, omosessuali, travestiti, ragazze dipendenti dal sesso o dal cibo. Ma sono prima di tutto i suoi nuovi fratelli, in buona parte seguiti uno a uno nel corso
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