L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
fino alle grandi energie spese per costruire musei firmati dai migliori architetti, per organizzare mostre di prestigio e con un numero sempre maggiore
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maestre dell’arte che ha fatto scandalo: dai posatori di parquet di Gustave Caillebotte alle ragazze del primo Renoir; dall’arcigna giornalista ritratta da
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per figure alla base della Crocefissione (1944) di Francis Bacon non dista molto, anzi è ispirato, dai polittici medievali con il Cristo in croce
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linguaggio realista dai contenuti socialisti con evidenti scopi didattici e propagandistici ; l’avanguardia cinese cominciò a scimmiottare quella
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In effetti oggi l’arte visiva è molto implicata, anzi, quasi travolta dai meccanismi di promozione e di mercificazione, tanto che si è diffuso un
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sfratta i ceti meno abbienti dai centri storici e riconfigura la città in senso classista. Un tema, questo, che ha toccato la sensibilità di molti altri
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In tutto questo, ciascun artista assume una posizione indipendente riguardo al suo modo di intervenire nel mondo: molti si staccano completamente dai
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Hitler, dai manifesti di Guy Debord nel 1968 all’arte hacker nata negli anni Novanta, in cui l’impegno è diventato assolutamente esplicito. Ma in altri
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ritenere che si tratti di una categoria tipica del XX secolo. Alcuni artisti sentono fortemente la necessità di uscire dai luoghi deputati: ad esempio
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• L’attenzione riservata al caso, dai criteri «alla cieca» che guidarono i disegni chiamati dai surrealisti Cadavres Exquis fino agli happening
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Jeff Koons ha esposto dai secondi anni Ottanta dovevano risultare oggetti-simbolo di una vita perfetta, in cui l’elettrodomestico è uno status symbol
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quei tempi, fosse paragonabile a un automa. La metafora dell’uomo fantoccio si diffuse ampiamente in quegli anni, dai manichini metafisici alle poupées
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Greenberg, pur partendo da due punti di vista differenti. Oggi chiunque si può sentire fotografo o regista: dai dilettanti che girano filmini delle
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Su questa via può succedere che, stanco delle dinamiche del sistema, l’artista decida di operare direttamente nel campo sociale senza passare dai
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«estetica relazionale», definita nelle sue linee principali dai teorici Nicolas Bourriaud e Claire Bishop, ha portato a considerare la partecipazione
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sostenere le iniziative del gruppo. Paradigmatica a questo proposito l'attività, in Europa, di Michel Tapié come promotore dell'informale dai secondi anni
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A partire dai primi anni Sessanta, comunque, le invenzioni sulla maniera di essere mediatore tra il pubblico e gli artisti si sono sostanzialmente
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». L'Armory Show, che portò negli arretrati Stati Uniti del 1913 i fermenti europei, venne curata dai pittori Walt Kuhn e Arthur B. Davies.
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di Tokyo, quando viene resa pedonale e riconquistata dai passanti. In questi e altri casi l'idea di partenza era talmente personale che le opere di
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Ciò non è vero da oggi e nemmeno dal tardo Settecento, quando la categoria di gusto è stata teorizzata dai filosofi: probabilmente da sempre hanno
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dal sale e dai microrganismi. Lo stesso vale, ad esempio, per le azioni di «scultura sociale» di Joseph Beuys, eventi pubblici in cui l’artista
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’Ebraismo, cacciano le figure fuori dai luoghi sacri, altre invece, come svariate forme di Induismo, il Cattolicesimo postridentino e il Cristianesimo
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