L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
Ma ricordiamoci anche del realismo che proviene all’arte contemporanea da un altro canale, quello che ha a che fare con la riproduzione delle
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mostre d’arte contemporanea per riempire parte delle sue sale. Sintomatica quella dedicata all’artista di Anversa Jan Fabre, discusso in quanto spesso
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voglia di far parlare di sé non sono una novità in arte: le origini di questa tendenza risalgono non solo all’epoca romantica, quando l’artista
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’altro, il modificarsi dei valori comuni. In aggiunta, va anche ricordato che la fotografia e i mass media hanno sottratto all’artista il primato della
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particolare le vicissitudini attraversate dal suo popolo all’interno di una storia più grande, quella del comunismo. Tra i suoi progetti ricordiamo
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In altri casi, le tecniche della tradizione orientale, dalla calligrafia all’arte della ceramica, vengono private della loro funzione comunicativa e
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Pensiamo anche a Shirin Neshat, che, più o meno all’epoca della rivoluzione iraniana (1979), da Teheran si trasferì in California e poi a New York
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, mettendo in rilievo il finto suffisso "nazioni», il titolo non subisce solo un’estensione semantica fino al mondo del reale e all’interno delle
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Klein e John Cage hanno guardato a Oriente e alla filosofia zen, è stato per dare nuovo vigore all’arte non certo per farla morire.
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imprescindibile di riconoscere un valore internazionale e precorritore all’opera di Lucio Fontana è ammessa tra molti se e molti ma. L’artista viene
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«creatività» che il filosofo mostra nel Filebo. Diversamente da quanto si scrive spesso, non c’è nemmeno per Hegel alcuna «morte dell’arte» all
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d’arte che risulterà vincente negli anni a venire sarà quella legata al paese o all’area geografica dove si sposterà il nuovo centro dell’impero. E se
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parla di etica e di politica. Il cinema, che peraltro si lega sempre più strettamente all’arte visiva propriamente detta, ci offre centinaia di spunti
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diventato un’ossessione tale, dagli Stati Uniti fino all’India, che gli oggetti del desiderio assumono un aspetto sovradimensionato. Ben prima che
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frequentemente che chi guarda non sia più solo il destinatario dell’opera ma anche l’artefice, insieme all’artista, della sua attivazione. Eliminare la
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Questi fermenti furono assorbiti dalle avanguardie del secondo Novecento anche grazie all’attività di scuole che consideravano il coinvolgimento
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, si è delineata la figura di un artista meno legato all’opera come segno personale, per cui l’esecuzione è quasi sempre affidata ad altri e l’opera
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vera libertà? Se sì, quali strumenti deve usare: quelli che le sono propri da sempre, agendo anche all’interno di luoghi chiusi e protetti quali le
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Realismo Magico, nonché del «ritorno all’ordine» degli anni Trenta. Il secondo momento saliente iniziò con il rinascere delle pratiche più sperimentali
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alla disposizione positiva e progressista che aveva caratterizzato le avanguardie del primo e del secondo Novecento. Perno di questo ritorno all’ordine
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: «Esistono una nuova e una vecchia coscienza artistica: la prima si rivolge all’individuale, la seconda, quella nuova, all’universale». Questa
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», perché più vicina al lavoro meticoloso e scarno di un impiegato che all’attività creativa di un artista. Si pensi, ad esempio, a Mei Bochner, che, nel
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, LeWitt evidenziava un altro aspetto essenziale della direzione che l’arte stava prendendo in quegli anni, grazie anche all’attività pionieristica del
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cibo biologico o per un’acqua minerale, che molti presumono migliore di quella del rubinetto quasi soltanto perché ha un nome. Se guardiamo all’arte
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apporre all’opera la firma, gli artisti escogitarono un nuovo modo per attestarne l’originalità e l’esistenza legale: un certificato di autenticità, come
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Perché nasce questo linguaggio di brandelli? Oggi la sensazione dominante è quella di una precarietà che aumenta in modo proporzionale all’ansia di
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di fermare. Possiamo accedervi facilmente, ma soltanto di sfuggita, perché quasi subito le informazioni acquisite devono essere delegate all’oblio e
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pensiero selvaggio, «la regola del gioco consiste nell’adattarsi sempre all’equipaggiamento di cui si dispone» e ogni epoca offre all’artista un
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comprovato cominciò a essere sostituito dalla pittura a olio su tavola e su tela, una tipologia «portatile» che meglio si confaceva all’ascesa della
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alla decadenza del monumento e alle nuove forme della vita urbana, la scultura ha avuto uno sviluppo che l'ha opposta all’idea (e ai materiali) del
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A volte bastano macchinari semplicissimi, cosa che toglie enfasi all’elettronica e al suo contributo, che altrimenti rischia di diventare una
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all’happening, che comprende non solo tutto ciò che può accadere nel corso di una circostanza creata dall’artista, ma che accoglie anche quello che
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collocare un elemento di novità all’interno di uno schema classificatorio predefinito. La storia dell’avanguardia artistica, che va di pari passo con
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montati e poi fotografati da Cindy Sherman. Pensiamo all’insofferenza che proviamo di fronte a immagini dissacratorie come The Holy Virgin Mary (1996
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del tempo e della storia, ma palesa un complesso di riferimenti all’etica e alla cultura nelle quali viviamo. Ed è anche una generatrice di mondi, come
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All’interno del sistema operano diversi attori. Gli artisti anzitutto, e poi i loro committenti: collezionisti e galleristi, i musei con i loro
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Oggi è largamente riconosciuto che è grazie all’attività incrociata di tutti questi soggetti se un’opera, proposta come tale dal suo autore, viene
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ribellarsi all’estetica vigente, parallelamente all’affermarsi del Manifesto come modo per dichiarare le proprie posizioni. Questa vicenda è stata
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parlante all’interno degli allestimenti. Si doveva ad esempio attraversare una distesa di stracci multicolori e piccoli specchi disposti in verticale in un
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acciaio, e Gilberto Zorio, con Piombi, due vasche con all’interno acido solforico e acido cloridrico messe in relazione da un arco di rame. Seguendo questa
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Canestra di frutta del Caravaggio, all ’Olympia di Manet e a un grande mito della modernità come Guernica di Picasso, sono letteralmente inestimabili. Ma
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fautore del suo successo insieme a Saatchi. La prova generale era stata la vendita all’incanto, nel 2004, del ristorante londinese Pharmacy.
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realizzazione di grandi mostre, oltre che per l'acquisto di opere nei musei, o semplicemente rappresentante di pubblicità per le gallerie, è all
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essere un’occasione per pubblicare un catalogo destinato a dare visibilità all’artista in questione; un’istituzione, se ben diretta, può diventare da
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prima di altri pur non essendo famosi, ma garantiscono all’artista e al suo gallerista dei fringe benefits quali il passaparola e il prestigio.
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opere, che non sono beni fungibili. Non è un caso se gli investitori nel campo dell’arte sono aumentati all’alba del nuovo Millennio parallelamente alla
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volte anche ai pettegolezzi, che circolano all’interno del sistema, proprio come un investitore di borsa che cerchi di essere aggiornato sulla politica
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. All’inizio della pratica performativa, negli anni Sessanta, nessun artista pensava di vendere le proprie opere e, anzi, si agiva in un’ottica
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committenza e delle revisioni commerciali e tecniche sono all’ordine del giorno anche nell’arte antica.
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prassi venga ridotta all’osso trasformandosi in una lista di azioni tradizionali, nominate e non messe in atto (Verb List, 1967-1968): modellare
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