L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi
vocazione al documentario e montati con brandelli di foundfootage, sono rappresentazioni realistiche tanto e forse più dei film che vediamo al cinema e che
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. Botticelli e Piero Di Cosimo rappresentarono entrambi Simonetta Vespucci, la ragazza più bella di Firenze al tempo in cui vi operavano entrambi. Ma la
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più famose al mondo. Per molti è oggi un capolavoro, forse più per la sua celebrità che per l’effettivo compiacimento e la comprensione di quella
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In preda al senso di perdita che deriva dal non ritrovare più ciò che credevano assodato, non resistendo al fenomeno che gli psicologi chiamano
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noti al mondo occorrerà una globalizzazione che non sia solo di superficie e che non sia il rispecchiamento di equilibri di tipo economico e
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Fino a pochi anni fa, l’unico modo per un giovane nato al di fuori dell’Occidente di avere piena libertà d’espressione e la possibilità di tentare la
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Sono stati gli anni Novanta a segnare la decisiva apertura dell’arte contemporanea ad altre culture del mondo, al punto da far vacillare il primato
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’assegnazione del Leone d’oro, nonostante le continue polemiche e le accuse di nazionalismo e anacronismo rivolte al sistema espositivo dei Giardini. Sta
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Questo discorso si riallaccia al concetto di «biopolitica» che, negli ultimi anni, ha avuto larga diffusione anche nell’ambito delle arti visive e
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, nonostante al presidente Truman interpretando i gusti della maggior parte degli americani sia stata attribuita la frase «Se questa è arte, io sono un
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usa anzitutto come sinonimo di ricerca attorno alla natura umana, al senso dell’esistenza in generale, al desiderio d’individuare le domande più
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Nelle pratiche artistiche i dubbi sul fatto che ci potesse essere ancora spazio per la poesia non sono sorti soltanto in seguito al vulnus provocato
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concepite primariamente per dare una forma al pensiero.
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Non è inattuale un sentimento caro al Romanticismo, ma da sempre insito nell’animo umano, che ci sovrasta e sconvolge lasciandoci senza parole e
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ancora vergine come ai tempi del Far West, che sfugge allo sguardo e si sottrae a qualsiasi altra possibilità di misurazione e conquista. Pensiamo al
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. A questo punto anche il corpo diventa oggetto di esplorazioni temerarie, con performance che si spingono fino al limite della sopportazione. Nei
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. Il fiato poetico di questi interventi scaturisce non solo dalle motivazioni ideologiche che guidano gli artisti, ma anche dalla loro rinuncia al
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dei sobborghi del New Jersey (Splitting, 1974) o il grande oblò scolpito sulla parete di un palazzo di fianco al Centre Pompidou di Parigi (Conical
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Le caverne e fucine di lavoro quelle esclusive di Constantin Brancusi, che oggi ammiriamo come una speciale camera delle meraviglie davanti al Centre
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distanza tra opera e osservatore, abolendo il divieto del «non toccare», era già stato uno dei traguardi delle avanguardie storiche. Risale al gennaio 1910
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Nel suo saggio La forma del tempo, scritto nel 1972, George Kubler associa l’evoluzione della produzione artistica al procedere della storia con
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certo problema [...] ogni soluzione indica che c’è stato un problema al quale erano già state date altre soluzioni e per il quale saranno probabilmente
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• Le realizzazioni che, a partire da quelle di Lazio MoholyNagy, richiedono una pianificazione e potrebbero quasi ridursi al progetto stesso.
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• La pratica del montaggio, che va dal bricolage domestico al remix musicale, dalla postproduzione che passa per l’assemblare, l’incollare e il
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• Il rilievo che dadaisti e surrealisti iniziarono a dare al processo del fare, più che al risultato finito, e quindi anche al non-finito; aH
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• L’attenzione riservata al caso, dai criteri «alla cieca» che guidarono i disegni chiamati dai surrealisti Cadavres Exquis fino agli happening
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• L’attenzione al linguaggio dei mass-media, che nasce dall'attitudine dei dadaisti tedeschi a trasformare le immagini della propaganda nazista per
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L’opinione corrente tende a identificare l’arte contemporanea con l’astrazione, ma sarebbe un errore pensare che abbia abbandonato la figurazione. Al
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Un altro errore sarebbe ritenere che abbiano perso mordente le ricerche riguardanti l’identità individuale dell’artista, che, al contrario di quanto
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Golem (un gigante d’argilla incontrollabile) al personaggio di Frankenstein, al perfido manichino femminile del film Metropolis di Fritz Lang. Ma oggi
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altre, al massimo si affianca loro e ottiene maggiore visibilità per un certo periodo. Così, negli anni Ottanta il soggettivismo prese una direzione
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, Robert Morris, e fornì una lista di accattivanti epiteti al neonato movimento, tra cui ABC Art, come volle Barbara Rose in un articolo del 1965 per
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minimizzare al massimo sia l’espressione individuale sia il senso di piacere suscitato dall’oggetto. Se a tutte queste caratteristiche si sommano, da un
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», perché più vicina al lavoro meticoloso e scarno di un impiegato che all’attività creativa di un artista. Si pensi, ad esempio, a Mei Bochner, che, nel
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al suo scherzo dadaista. I ready made sono stati fondanti per l'arte a venire per alcuni aspetti importanti ma definiti: l’idea che il testo possa
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arredamento d’interni. Intorno al 1922, Man Ray crea i primi rayogrammes, immagini ottenute appoggiando un oggetto su carta sensibile senza che venga scattata
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Le mensole di Haim Steinbach richiamano al contempo la funzione aulica del piedistallo e quella commerciale dello scaffale da supermercato, su cui l
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Questa continua e pervasiva pratica del remix pare descrivere anche altri due processi: uno è di carattere urbanistico, ed è quello che ha portato al
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Pensiamo al progressivo venir meno dell’affresco: creare le immagini direttamente nell’intonaco significava concepirle come decorazioni ambientali
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luminescente, non è incompatibile con ciò che ha cercato di realizzare Dan Flavin molto dopo, del resto, con la luce al neon per l’abside di Santa Maria
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video hanno inteso reagire al film in cassetta, allo spot pubblicitario, al videoclip e alle trasmissioni televisive. Talvolta con meravigliose
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A volte bastano macchinari semplicissimi, cosa che toglie enfasi all’elettronica e al suo contributo, che altrimenti rischia di diventare una
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’idea di qualcosa che si definisce nel tempo. Pensiamo, ad esempio, al dripping, che allude, dalla pratica di Jackson Pollock in avanti (senza però
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del pubblico parte dell’opera stessa. Al contempo, lo stesso pubblico è talmente condizionato dalla regola del «non toccare» che spesso si devono
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al gruppo impressionista, rifiutato al Salon ufficiale, una sorta di autogestione; i Salon, d’altra parte, prevedevano da sempre la presenza di
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La figura dell’artista-curatore si è diffusa a tal punto, comunque, che l’artista può arrivare non solo a collaborare al coordinamento di collettive
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denaro o, nei casi più fortunati, dello scopritore di talenti. Al primo genere possiamo accomunare nomi come il barone Hans Heinrich von Thyssen, la
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decreta che debba sopravvivere, che di solito risulta essere ciò che corrisponde meglio ai canoni e al modo di pensare di quella classe.
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collezionisti molto noti e al contempo i pochi musei che possono permettersi un tale acquisto. Si punta dunque sul narcisismo dei compratori privati, da
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compravendite, appartenenti al mercato secondario, a meno che non si individuino opere interessanti in aste serie, spesso con l’obiettivo di acquistare i
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