L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
particolare al muro di mosaico realizzato su disegno di Enrico Baj, grande avanguardista del secolo scorso, che è morto agli inizi del nuovo. Nel 2001 è
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, pensando ai tempi della prima guerra mondiale, ha, in quegli stessi luoghi, immaginato un museo con torri di vetro su cui sono riprodotte le poesie del
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riescono neanche a scrivere due parole su un artista giovane. Critici di cinquant’anni che non riescono a capire la pittura di un ragazzo di venti
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Oltre a lui e a Testori, pochi altri e più distanti dall’urgenza della vita: Giulio Carlo Argan, che, pur con la sua astrazione algida e su fronti
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banco di prova di quel rapporto mercato-arte su cui si fonda l’esperienza estetica contemporanea. L’arte del passato non aveva il problema del mercato
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più se produce di più, poiché riesce a diffondere le proprie opere su un mercato sempre più ampio. Quindi ecco le litografie, ecco i cosiddetti
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riconoscibile. Ecco allora le nature morte di Morandi, che esprimono sì una massima varietà di invenzione, ma su un tema che è sempre il medesimo.
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Gli artisti devono confondersi con il mondo, farsi coinvolgere nella vita, stare sulle pareti delle case e non soltanto su quelle asettiche dei musei
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delegando la gestione a una struttura basata su fondi privati. Avrebbe più senso destinare quelle risorse, peraltro scarse, al recupero di ciò che l
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Gianfranco Micciché, il quale sostiene che la Regione ha il dovere di sostenere il Riso, insistendo su un sorta di ricatto morale per cui lo Stato deve
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psicanalitica: una forma che corrisponde al calco della mente, piuttosto che a quello del corpo. La componente istintiva prevale su quella razionale; non vi è
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sorgente profonda cui continuamente attingere; gli altri, invece, gli artisti che ritornano su se stessi, spegnendosi o come per tanti anni ha fatto
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riferimento alla posizione dà anche il senso del rapporto dell’artista con lo spazio in cui e su cui opera: l’artista contemporaneo spesso si è
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della città, resi, così, meravigliosi: un mondo di ceramiche, di terrecotte, di elaborazioni e scambi tra maestri e allievi su una vastissima superficie
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delle periferie urbane e nulla è più rutilante e fantasioso dei colori dei graffitisti su un muro. Con invenzioni anche di grande fantasia e, in
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