L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
una diversa percezione della realtà. Questa diversa percezione è in se stessa una creazione artistica. Kihlgren, meglio di Beuys, è riuscito a
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sua natura, una cifra universale, cui il critico, l’esegeta, può certo aggiungere l’interpretazione: ma in realtà l’opera d’arte è, e basta. Così come
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incapacità di distinguere l’arte dalla realtà quanto l’incapacità di quell’arte, ossia dell’arte esposta in quelle Biennali, di farsi percepire come arte
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Ma torniamo al film di Sordi, purissima applicazione all’attuale realtà artistica dell’immortale favola dei vestiti nuovi dell’imperatore. Quando il
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trattasse di un film, ossia di una rappresentazione. Poi mi resi conto che era la realtà. Noi eravamo a casa nostra, a non più di dieci ore di volo, a
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, posseggono in realtà una magia ipnotica. Van Gogh vuole darci uno shock visivo. D’altra parte, nella sua cultura che ha radici nel realismo di
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, della psiche, di una spiritualità non esplicitata. Van Gogh esprime la propria emozione, quindi il suo trauma è una verità, è la realtà della sua
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ama l’arte contemporanea. In realtà, non amo quello che non mi sembra degno di essere né contemporaneo né antico: le “croste” ci sono fra gli artisti
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dominare e inventariare tante realtà? Con quale criterio, con quale autorità? Di fronte a un tale eccesso di creatività, la critica è inadeguata al
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realtà. È un modo che fino a quel momento non c’era, e l’artista è colui che anticipa qualcosa che poi tutti avvertiranno. Se siamo abituati a percepire
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, lezioni che per me in realtà erano soprattutto escursioni. Arrivato a Milano per vedere qualche mostra, entrai a Palazzo Reale, da solo, senza
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: duplicare la realtà, sostituirla, dare vita alla materia. Il paragone più diretto veniva non da un artista pop come Segai bensì dall’arte antica
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realtà cui le due sculture aspirano. Insomma, ero di fronte a Donatello, Il profeta Abacuc, 1423-35. un prodigio, e non l’ho più dimenticato. Con un
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, sentendosi così nella condizione di isolato o di appartato. Condizione che in realtà va intesa come privilegiata, avendolo reso immune da influenze, tendenze e
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patire una mortificazione e invece viene esaltato come straordinario creatore incompreso (in realtà compresissimo); e di questa condizione è tutto meno
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Mondrian, di capire che non si è nel Rinascimento o nel Romanticismo, bensì tra il 1915 e il 1940. Un’opera astratta, non avendo referenti nella realtà
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Franco Maria Ricci. Dunque il labirinto diventerà un’attrazione turistica. Un capriccio è diventato una realtà.
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