L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
[G. D.] Futuristi? Fortunato Depero. Una persona molto simpatica. Gli altri non li ho conosciuti. Ho avuto, invece, un rapporto curioso con Guttuso
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Arcangeli ci spiegò quelle opere rivelandoci il loro rapporto profondo con l’arte romanico-padana, attraverso un paragone impressionante fra il primo
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In quel rapporto tra cose lontane, un altro stimolo straordinario fu quello degli accostamenti che Arcangeli ci indicava fra il Piero della Francesca
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banco di prova di quel rapporto mercato-arte su cui si fonda l’esperienza estetica contemporanea. L’arte del passato non aveva il problema del mercato
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Con l’impressionismo, invece, tale rapporto si interrompe: il dipinto diventa cieco, non ha un destinatario. Il dipinto impressionista non è fatto
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per dare godimento a un collezionista che non conosce l’autore e che da questi non è conosciuto. Il rapporto personale del passato si interrompe, e il
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cambia il rapporto di mercato fra l’arte antica e l’arte contemporanea, e ne è l’elemento fondamentale di differenza, insieme alla relazione tra
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La coincidenza fra stile e immagine crea in questo modo un rapporto abbastanza automatico nonché anche per chi abbia attenzione e sensibilità
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il rapporto con il principio di quantità fondamentale per l’arte contemporanea, trovare una sigla riconoscibile. Qual era questa sigla? L’essere
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contemporanea non deve prevedere sussidi di Stato, perché riguarda opere legate al mercato e soprattutto al rapporto che i loro autori hanno col mercato: un
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Ogni opera esiste in quanto ha un rapporto con il proprio tempo e con l’uomo che l’ha concepita nel proprio tempo; e, per capirne l’importanza
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neoavanguardie, lasciandogli così uno spazio desertificato e completamente libero, nel quale le sue incursioni non avevano più alcun rapporto con un
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riferimento alla posizione dà anche il senso del rapporto dell’artista con lo spazio in cui e su cui opera: l’artista contemporaneo spesso si è
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