L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
contemporanea, quindi finiscono per appartenere alla capacità di intendere di pochi. Altre volte si esprimono in maniera assolutamente universale e
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studiare in modo diverso Caravaggio. Quindi la sensibilità di oggi può indurre a meglio capire alcuni artisti di ieri. Ma per tornare all’arte
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testa, non sia una notevole artista. Anzi: ha inventato un nuovo modo di fare dell’arte. Quindi la grande fortuna del nostro tempo è che noi possiamo
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venticinque anni di operato, bisogna avere almeno quarant’anni. Quindi io sono il giusto titolare di poco meno di due generazioni. Ho cominciato, per la verità
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Sessanta, e ne hanno fatto parte quasi tutti gli artisti non figurativi in Italia, quindi Reggiani, Radice, eccetera. Cosa è successo? Che, finito il
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occupo d’arte non figurativa, e quindi non posso parlare di te.” E c’è rimasto molto male. Però effettivamente poi si è fermato.
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Chi si occupa di arte contemporanea chi la studia, più di chi la colleziona deve quindi cercare espressioni che siano fresche, che siano alla moda
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quella antica, medievale e moderna; quindi ci sono specialisti dell’arte nei diversi settori e segmenti e secoli e periodi. Ma alcuni non sempre i migliori
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di Alberto Sordi, 1978. “Lei non può capire. Questa è la natura che imita l’arte, quindi è una dimensione ancora più alta dell’arte stessa”.
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cui stanno, o dovrebbero stare, le opere d’arte. Ecco quindi come questa scena di un film rappresenta Gino de Dominicis, Seconda soluzione di
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stupirmi. Ed è tanto incessantemente attuale, quindi contemporaneo, da echeggiare nella protratta attualità di un’immagine di cronaca quindi lontana
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duemilasettecentocinquanta persone. Quella era la realtà, ma noi ne abbiamo visto la rappresentazione, quindi nelle immagini c’era qualcosa di potentemente creativo per noi
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fu sfortunatissimo perché legato ai fasti della Roma imperiale e quindi a una visione solenne e retorica che si identificava con il fascismo. Ecco
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presidente Pertini. Quindi, tecnicamente, hanno poco più di trent’anni. Sono nati nel 1981. E da allora sono nati al mondo. E sono davanti a noi con la
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avanti compiuto dagli impressionisti rispetto alla pittura precedente. L’arte coincide con la vita: quindi il dipinto è un prolungamento dell’esistenza
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, della psiche, di una spiritualità non esplicitata. Van Gogh esprime la propria emozione, quindi il suo trauma è una verità, è la realtà della sua
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è che ogni uomo dovrebbe avere almeno un quarto d’ora di celebrità e che quindi la fama, la televisione, i giornali e il fatto che il nome venga
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Eravamo intorno al 1965, quindi in tempi ormai remoti, e da allora, nonostante abbia prevalentemente guardato l’arte antica, non ho mai smesso di
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È quindi vero che, in questa singolare variante rispetto al passato, un valore determinante dell’arte contemporanea è la quantità. Un artista vale di
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artistica una certa resistenza al godimento dell’arte contemporanea. Essa, infatti, è infinitamente ripetitiva, quindi preclude facilmente il passo alla
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che, se voleva essere figurativo e quindi poter cambiare soggetto, storia, raccontare in una favola continua la vita colombiana doveva, per non perdere
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Fondamentale, quindi, per un artista contemporaneo, è l’essere riconosciuto immediatamente: al punto che alcuni bravi artisti hanno dovuto fare il
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occorre che chi vede la sua collezione riconosca quell'autore - la qual collezione, quindi, è anche un’ulteriore conferma del potere di chi l’ha raccolta
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consuetudine, per immateriale usucapione. Come a dire: Io capisco cos’è l’“arte contemporanea” perché me ne sono sempre occupato, quindi posso includere
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che abita nella zona di via San Gregorio Armeno o di Forcella, il madre non è un luogo d’interesse, non è un luogo che frequenta. Quindi non si capisce
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artisti viventi, che in quanto viventi hanno un mercato vivo che lavora con loro e per loro. Quindi non si capisce per quale motivo debbano fare mostre
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modo diverso la realtà: in quella variante, pur piccola, c’è la sua poetica. L’estetica, quindi i valori dell’arte così come quelli della poesia, sta
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diceva il mio maestro Francesco Arcangeli, a “una forma non premeditata”. Una forma che sostanzialmente è quella emotiva del profondo quindi
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senza vederla, e quindi immagini i costumi e i movimenti in base ai soli suggerimenti della propria intelligenza e della musica.
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’hai vista negli anni Dieci, l’hai vista negli anni Cinquanta, l’hai, sempre, già vista; e quindi quanto più l’artista fa avanguardia tanto più egli è
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-portrait, 1972. dell’avanguardia; e quindi vedi insieme la morte della pittura figurativa e la morte dell’avanguardia, e vedi le due accademie, quella
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, e quindi esposte, nella sede della Biennale arte, a Venezia. Così ho pensato di creare un Padiglione Italia esteso in tutto il Paese, in luoghi dove
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dalla nostra trasgressione nasca qualcosa che viva nella fantasia di tutti e che sia per tutti. E dobbiamo quindi operare non su un piccolo riquadro che
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