L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
poi sfigura, nel senso che toglie la pittura e lascia una specie di crosta che cade. Questa è un’idea, ma quante altre? Pulini, critico d’arte e anche
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anche in futuro e che tutte le grandi stranezze dei nostri giorni sono passeggere, molto spesso destinate a durare un mese, due mesi, un anno, e poi
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[G. D.] Mah, se penso a quando io la frequentavo direi una bellissima ragazza. Era bella oltre a essere molto intelligente. Naturalmente poi è
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occupo d’arte non figurativa, e quindi non posso parlare di te.” E c’è rimasto molto male. Però effettivamente poi si è fermato.
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completamente diversi, è stato storico e vero maestro di teorie dell’arte contemporanea; poi Maurizio Calvesi, attentissimo studioso della storia dell
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voluto chiamare “Scuola di Scicli”, il cui caposcuola è Piero Guccione, e che annovera il più giovane Franco Polizzi, e poi Carmelo Candiano, Franco
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trattasse di un film, ossia di una rappresentazione. Poi mi resi conto che era la realtà. Noi eravamo a casa nostra, a non più di dieci ore di volo, a
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nostra vita dura ottanta, novanta, cento, anche centovent’anni per chi riesca o possa resistere molto all’ingiuria del tempo. Poi ce ne andiamo
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antico più considerato era Mantegna, poi dimenticato perché erroneamente considerato “fascista” per la sua dimensione atemporale. Nel dopoguerra, Mantegna
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Van Gogh è uno di quegli artisti che arrivano alla fine dell’esistenza nella totale infelicità, per poi, dopo la morte, diventare i più amati, i più
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Nella rottura che, dall’impressionismo in poi, l’arte moderna consuma con la civiltà classica, al posto del committente, del principe, del Papa
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“multipli”, ecco gli artisti che producono molto perché devono essere presenti in molti punti. C’è una centrale di diffusione della loro conoscenza, e poi
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, con i suoi tagli, inventa uno spazio diverso, che poi riproduce in centinaia di quadri, e diventa - insieme a Capogrossi, appunto - uno degli emblemi
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, fenicia, egizia il cui valore non è in discussione, che poi è la stessa che popola i musei, attirando masse di visitatori e non qualche sparuto manipolo di
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, per evitare di dover poi rispondere a interrogativi imbarazzanti. Per esempio: come mai abbiamo esposto Hirst al Museo Archeologico di Napoli
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realtà. È un modo che fino a quel momento non c’era, e l’artista è colui che anticipa qualcosa che poi tutti avvertiranno. Se siamo abituati a percepire
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poi Francis Bacon e Alberto Giacometti, e, soprattutto, conobbi Lucian Freud e Antonio López García. E da allora, quasi quarant’anni fa, che ho una
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Il periodo storico, poi, gli è stato favorevole, avendo consumato tutto il potenziale di pura comunicazione nelle stagioni delle avanguardie e delle
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indignarsi, in una coazione a ripetere che è tipica delle avanguardie e che ha i suoi campioni più rappresentativi prima nei dadaisti, poi nei
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Esemplari in tal senso furono i tre bambolotti impiccati a un albero di Milano, che poi furono brutalmente abbattuti, determinando tra le diverse
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La pittura, poi, ha subito traumi straordinari. Chi ha in mente un film di Max Ophüls o di Buster Keaton ha in mente Leon Battista Alberti e Piero
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ottocentesco: può ancora far sopravvivere le tecniche e la sensibilità di un’epoca trascorsa, ma prima o poi, se non ha una tensione formidabile, se non
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della televisione: sistemi con cui dagli anni Sessanta in poi non si può fare a meno di confrontarsi.
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. Poi, quando arriva a Beuys, quando arriva ad Andy Warhol, finisce tutto con uno schianto.
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’è stato in Picasso, poi si è riprodotto faticosamente in Francis Bacon, per esaurirsi infine, dopo una sintesi epica, nella Pop art, in López García
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Kiefer all’Hangar Bicocca fosse perfino ovvio, e il caso del Leoncavallo e delle sue derivazioni, dalla metà degli anni Novanta in poi, fosse una
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