L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
, vidi le opere del primo artista che abbia sentito davvero tale, nato esattamente un secolo fa e oggi completamente dimenticato: Neri Pozza. In lui
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in quello che oggi è chiamato Sextantio: questo è il nome che si è dato a questo albergo diffuso. Non si tratta di un albergo fuori del centro storico
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studiare in modo diverso Caravaggio. Quindi la sensibilità di oggi può indurre a meglio capire alcuni artisti di ieri. Ma per tornare all’arte
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[Gillo Dorfles] Oggi i pittori sono quasi scomparsi, tutti hanno paura di dipingere, a cominciare dal simpaticissimo Cattelan che, come sapete fa il
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movimento, cioè quando noi avevamo deciso che era ormai chiuso, una quantità di giovani han continuato a fare le lastre concrete. Ancora oggi, ogni tanto
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in maniera più misurata Giuliano Briganti, oggi dimenticato, ma ci è riuscito in maniera eccellente, forse sopra tutti, Francesco Arcangeli.
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’impero Romano d’Oriente. Noi oggi lo studiamo come uno iato nella Storia, ma chi viveva allora avvertiva qualcosa di non immediatamente percepibile nei
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occidentale. E tutto questo ha lasciato un segno. Per esempio con le sette torri che oggi si vedono all’Hangar Bicocca di Milano, erette da un grande
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grazie alla loro attualità continuamente rinnovata dalle mostre e dal lavoro di chi le studia. Tant’è che se oggi, per esempio, ci ritroviamo a guardare
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oggi è nostro contemporaneo. C’è. Tra quaranta, cinquanta, sessant’anni noi saremo scomparsi, ma il Seppellimento esisterà ancora. Continuerà a essere
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che vuole il mercato. Oggi Cézanne ha “battuto” van Gogh. I suoi Giocatori sono stati venduti a duecentocinquanta milioni di dollari.
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finanziario internazionale, non ha più niente in comune né con tutto quello che fino ad oggi abbiamo chiamato ‘arte’ né con gli autentici artisti viventi, ma
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Oggi, secondo un parallelo già indicato da Giambattista Vico, avvertiamo che come i corpi anche i secoli invecchiano, e vediamo che tutto si è
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essersi incaricato di raccontare le storie, e a farlo molto più velocemente, con altrettanta efficacia, e per di più con il sussidio dell’immagine. Oggi
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di integrazione alla fantasia del lettore. Oggi il cinema ci impedisce, o ci risparmia, tutto questo, giacché con un solo colpo d’occhio vediamo
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pittorico dell’epoca. Le ricerche scientifiche si integrano con l’estetica, e l’artista che oggi ignori i computer è un residuo del mito bohémien
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di nessuno, cioè per colpa del tempo. Lo è perché oggi, quando un artista fa sperimentazione, qualunque cosa egli faccia senti di averla già vista. L
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esprima per frammenti, tessere di mosaico che sono la pubblicità, il cinema, la televisione, qualcosa di pittura e di scultura, la decorazione. Oggi
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