L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
. Indubbiamente Guttuso è stato un grande artista nell’ambito, diciamo, figurativo. Soprattutto quando era giovane, perché dipingeva nature morte
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battute e nel disprezzo per le opere di Pollock, Longhi parlava di “estetismo dell’angoscia”, quasi che l’angoscia che portò Pollock alla morte come
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parrà nova cosa né forte, poscia che le cittadi termine hanno. Le vostre cose tutte hanno lor morte, sì come voi; ma celasi in alcuna che dura molto, e
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la più grande opera d’arte che un artista potesse concepire. Non in quanto la morte debba essere di per se stessa un’opera d’arte: in quanto ciò che
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con successo subito dopo la sua morte. E come è avvenuto con Vincent van Gogh, ovviamente, artista che ha rivoluzionato il mondo dell’arte non solo per
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Van Gogh è uno di quegli artisti che arrivano alla fine dell’esistenza nella totale infelicità, per poi, dopo la morte, diventare i più amati, i più
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essa costi. Era la conclusione di quello che si era verificato dagli impressionisti fino a Picasso, e che in van Gogh, sia pure dopo la sua morte
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riconoscibile. Ecco allora le nature morte di Morandi, che esprimono sì una massima varietà di invenzione, ma su un tema che è sempre il medesimo.
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, Battaglie, Deposizioni, Ascensioni. Nell’arte contemporanea, invece, abbiamo la coincidenza fra stile e soggetto: le nature morte di Morandi, le
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le prove in larga misura memorabili e memorate di Pasolini, Sciascia, Testori e, ancor prima, di Apollinaire, Soffici, Ojetti. Con la morte di questi
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-portrait, 1972. dell’avanguardia; e quindi vedi insieme la morte della pittura figurativa e la morte dell’avanguardia, e vedi le due accademie, quella
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la capacità di Guatelli di dar vita a cose morte, inutili, da gettare. Ed è un vero e proprio museo, un luogo eminentissimo della sensibilità
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occasione del bicentenario della morte di Giambattista Bodoni, incisore, tipografo e stampatore inventore dell’omonimo carattere a stampa “omologo” di
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