L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
dà la sensazione che si potrebbe avere quando si vedono i sacchi di carbone di un artista molto amato dalla critica, Jannis Kounellis. Sennonché in
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L'arte contemporanea è l’arte contemporanea per tutti, e la mia interpretazione dell’arte contemporanea è molto semplice: dipende dai miei limiti
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anche in futuro e che tutte le grandi stranezze dei nostri giorni sono passeggere, molto spesso destinate a durare un mese, due mesi, un anno, e poi
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, a nove anni: leggevo Cardarelli, Montale, Baudelaire; ho cominciato molto presto. Per cui ho avuto una percezione del “contemporaneo” quando era
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[G. D.] Mah, se penso a quando io la frequentavo direi una bellissima ragazza. Era bella oltre a essere molto intelligente. Naturalmente poi è
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[V. S.] Io l'ho vista quando aveva novantanove anni. Ero con mia madre che ne ha, ora, ottantacinque. Temperamenti molto simili, infatti non han
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[G. D.] Futuristi? Fortunato Depero. Una persona molto simpatica. Gli altri non li ho conosciuti. Ho avuto, invece, un rapporto curioso con Guttuso
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In Italia ci sono stati due esempi eccelsi e molto singolari di questa figura di storico-critico militante così rara da trovare all’estero: il primo
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Riuscire a fare critica evocando emozioni e poesia è cosa molto difficile: ci riusciva Roberto Tassi, ci riusciva mirabilmente Testori, ci è riuscito
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mistero della sorpresa, il rischio compiaciuto dell’imprevisto. Perché se il passato ha detto molto, il presente può forse dire altrettanto o
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parrà nova cosa né forte, poscia che le cittadi termine hanno. Le vostre cose tutte hanno lor morte, sì come voi; ma celasi in alcuna che dura molto, e
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dal Barocco all’Illuminismo. Ma a Costantinopoli il 1454 non sarà stato molto diverso dal 1449, eppure in mezzo c’è il 1453, ossia la caduta dell
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nostra vita dura ottanta, novanta, cento, anche centovent’anni per chi riesca o possa resistere molto all’ingiuria del tempo. Poi ce ne andiamo
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loro forza e lealtà, ma anche con la loro capacità comunicativa, tanto che vennero usati per un video pubblicitario per la Calabria, molto criticato
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“multipli”, ecco gli artisti che producono molto perché devono essere presenti in molti punti. C’è una centrale di diffusione della loro conoscenza, e poi
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ne sono anche che hanno lavorato molto, come Tiziano: e infatti hanno avuto un successo più risonante. Ma certamente il “molto” di Tiziano vale per
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stesso che adottiamo comunemente per il cinema o per il teatro, dove la parola di uomini di lettere e filosofi è molto ascoltata. Non darei credito a
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Era il 1973 o ’74, ed ero molto giovane, non ancora laureato. Seguivo le lezioni sull’arte contemporanea di Renato Barilli all’Università di Bologna
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nell’arte, è inutile porsi davanti a un quadro di un autore moderno. Molto spesso, infatti, ci troviamo di fronte non a un’assenza di forma bensì, come
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, romanzi, anche molto ben scritti, ma sono romanzi piccoli, con un respiro che non va oltre quello della novella lunga: questo perché è il cinema a
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, Lucian Freud e Balthus. Sicché, mentre giri in questo cimitero, vedi pittori figurativi anche molto bravi, artisti sensibilissimi, pieni di capacità
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, finita, maturata in un disegno che abbia una ragionevolezza, bensì una pittura molto spesso impulsiva, irrazionale. Se invece consideriamo una scultura di
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Il nostro, insomma, è un tempo molto difficile perché dobbiamo ancora ritrovare l'ubi consistam dell’arte, e dobbiamo accettare il fatto che esso si
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sensibilità, e molto teatrale. Nel pieno del primo decennio del nuovo millennio, c’è stata, a Milano una risposta alla violenza di Al-Qaeda, di Bin Laden
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concentrato in un ambito molto limitato di spazio, per rinchiudere lì l’essenza del proprio pensiero, e ha rinunciato al racconto ampio, visionario, che invece
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È stato possibile proseguire questo percorso di regione in regione e arrivare in altre aree molto fertili. In Emilia-Romagna, in area parmense, ho
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