L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Un altro luogo a Parma ci ha condotto in questa dimensione surreale e onirica, l’enorme grotta di culatelli di Spigaroli. Poche cose sono più
Pagina 100
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Continuando lungo l’Italia vi sono state altre sedi che, per se stesse, erano padiglioni o luoghi deputati della Biennale. Mi riferisco in
Pagina 103
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Stefano di Sessanio. Nel corso di dieci anni, dal 2000 circa, ho visto questo paese abbandonato Gaetano Pesce, L'Italia in croce, 2010-11. risorgere
Pagina 104
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
L'arte contemporanea è l’arte contemporanea per tutti, e la mia interpretazione dell’arte contemporanea è molto semplice: dipende dai miei limiti
Pagina 106
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
apprezzato artista. Questo è l’aspetto centrale: il problema non è quando il mercato “fa” l’artista, il problema è quando “tenta di fare” l’artista senza
Pagina 109
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Achille Funi, di cui era amica, si fa per dire. E, insomma, si dicevano delle cose opposte sul fascismo a Ferrara. Ed è finita che si gridavano l’un
Pagina 114
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
critici d’arte militanti, ovvero critici specializzati nell’arte contemporanea. Certo, anche da noi c’è la tendenza a separare l’arte contemporanea da
Pagina 12
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
autentica novità dell’arte contemporanea. Certo, ci sono alcuni artisti tedeschi e americani che producono opere importanti, ma non c’è più l’evento
Pagina 12
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
fronte al dipinto, un’equivalenza letteraria di quello che aveva davanti. Entrambi, Testori e Arcangeli, in gara l’un con l’altro: appassionati della vita
Pagina 13
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Arcangeli ci spiegò quelle opere rivelandoci il loro rapporto profondo con l’arte romanico-padana, attraverso un paragone impressionante fra il primo
Pagina 18
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Al di là dei rimandi di Arcangeli, l’opera d’arte si fa riconoscere per quello che è così come la bellezza. L’opera d’arte ha una sua identità, una
Pagina 19
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
quella che ha dominato la Sicilia per tanti anni, che si afferma impedendo agli altri l’accesso alla visibilità e addirittura anche la mera
Pagina 23
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
fosse un’opera d’arte. E alla domanda di Sordi (“Ma cosa c’entra questo con l’arte?”), il funzionario risponde: Fotogramma da Le vacanze intelligenti
Pagina 23
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
incapacità di distinguere l’arte dalla realtà quanto l’incapacità di quell’arte, ossia dell’arte esposta in quelle Biennali, di farsi percepire come arte
Pagina 26
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Conviene ribadire due concetti fondamentali e apparentemente contraddittori: 1) tutta l’arte è arte contemporanea; 2) contemporaneo è un dato non
Pagina 28
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
era nel dopoguerra, si era battuto il fascismo; Guttuso, amico di Longhi, era l’erede contemporaneo di Caravaggio. Caravaggio era in qualche Caravaggio
Pagina 35
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
L’artista è per prima cosa un individuo. Un individuo è un nome, e anche in tempi di democrazia sempre incompiuta, ma certo più ampia e sicura che in
Pagina 39
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
che l’arte deve coincidere con la vita. L’arte non è la rappresentazione di un’emozione anche assolutamente semplice, pura, diretta cioè quel passo
Pagina 40
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
esprimersi, ed esprimere significa già etimologicamente portare fuori, spinger fuori, portare alla luce qualcosa. Dove la luce è l’attenzione degli altri, la
Pagina 40
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Se c’è un quadro che non è una natura morta decorativa, gradevole, da salotto, questo è I girasoli: astri ossessionanti che, con l’apparenza di fiori
Pagina 41
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
l’artista più costoso, e il fatto che un suo dipinto costi ottanta, novanta, cento milioni di dollari sta a confermare l’aspirazione dell’arte a
Pagina 43
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Nella rottura che, dall’impressionismo in poi, l’arte moderna consuma con la civiltà classica, al posto del committente, del principe, del Papa
Pagina 44
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Con l’impressionismo, invece, tale rapporto si interrompe: il dipinto diventa cieco, non ha un destinatario. Il dipinto impressionista non è fatto
Pagina 45
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
L’opera d’arte contemporanea, dunque, nasce cieca: è un’opera che non sa da chi sarà guardata e che non guarda nessuno. Mentre è impossibile
Pagina 46
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
cambia il rapporto di mercato fra l’arte antica e l’arte contemporanea, e ne è l’elemento fondamentale di differenza, insieme alla relazione tra
Pagina 47
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Questo paradosso è confermato dal fatto che l’artista probabilmente più grande del Novecento, Picasso, sia tanto grande perché altrettanto
Pagina 49
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Eravamo intorno al 1965, quindi in tempi ormai remoti, e da allora, nonostante abbia prevalentemente guardato l’arte antica, non ho mai smesso di
Pagina 5
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
il rapporto con il principio di quantità fondamentale per l’arte contemporanea, trovare una sigla riconoscibile. Qual era questa sigla? L’essere
Pagina 53
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Occorre che chi colleziona dipinti di arte Guglielmo Janni, Pesi e trapezi, 1937. contemporanea sappia immediatamente dire: questo è l’autore. E
Pagina 55
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
, ti è negato l’accesso alla visibilità. Questo procedimento ha determinato un progressivo distacco tra la produzione artistica e i suoi destinatari
Pagina 60
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
fuori dalle mura non avevano certo maggior titolo degli esclusi. Esclusi innumerevoli, tra l’altro, visto che la produzione artistica del nostro tempo
Pagina 61
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
L’arte antica, così come l’archeologia o l’arte medievale e moderna, ha bisogno di sovvenzioni statali per essere mantenuta. Viceversa, l’arte
Pagina 66
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Tra l’altro, l’interesse per questo tipo di arte è di gran lunga inferiore a quello per i musei tradizionali. Per fare un esempio: solo una minima
Pagina 67
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
sovvenzionare l’arte contemporanea legata alla mafia del mercato. Ma lo Stato non ha nessun dovere di farlo - anzi, avrebbe il dovere di sottrarsene
Pagina 69
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Ogni opera esiste in quanto ha un rapporto con il proprio tempo e con l’uomo che l’ha concepita nel proprio tempo; e, per capirne l’importanza
Pagina 7
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
L’arte contemporanea, d’altronde, è abbastanza facile da riconoscere proprio perché è un avvenimento del nuovo, ossia un nuovo modo di vedere la
Pagina 7
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
caratteriale, ciò che unisce le due imprese è l’intenzione caparbia di entrambi gli artisti di far vivere le loro opere, di sentirle presenti e reali, di
Pagina 72
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
. Pensavo al Profeta Abacuc di Donatello, rivolgendosi al quale l’autore, come invasato, avrebbe esclamato: “Favella, favella! Che ti venga il cacasangue
Pagina 72
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
non c’è bisogno di altro per sentire l’intensità e la verità delle sue opere, caratteristiche così rare negli artisti contemporanei, che si dilettano
Pagina 76
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
”. Sembra essere questo l’imperativo cui Cattelan obbedisce, nella convinzione che l’opera consista più in ciò che se ne dice che in un’essenza autonoma
Pagina 77
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Il salto fra l’estetica tradizionale e l’estetica moderna è un salto dalla ragione all’emozione; è il passaggio da una costruzione con elementi che
Pagina 8
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
L’arte astratta di cui chiunque conosce qualche esempio ha in una certa epoca caratteristiche precise, e questo permette, vedendo un dipinto di
Pagina 8
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Nonostante la resistenza degli artisti e degli scrittori, tuttavia, a un certo punto l’adeguamento alla tecnologia diventa necessario e
Pagina 84
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
stato l’ultimo grande artista del secolo scorso perché ancora non avevano prevalso le nuove tecniche, così come la Pop art è stata l’ultima vera
Pagina 85
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Non so se sia vero quanto diceva Hegel e Argan ribadiva, cioè che l’arte è morta; vero è, comunque, che il suo stato è disperante. E lo è per colpa
Pagina 87
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Piero Manzoni, Merda d'artista, 1961. La situazione è disperante perché l’una e l’altra strada - quella astratta e quella neofigurativa -vanno
Pagina 87
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
L’arte moderna ha dunque la grande forza di rappresentare emozioni, cioè non quello che si vede bensì quello che si sente. E il suo atto d’inizio è
Pagina 9
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
nella moda, oltre che nel design e nei video, che cogliamo l’unico comune denominatore estetico che ci dia il senso della nostra epoca.
Pagina 90
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
A Milano ho indicanto l’Hangar Bicocca. Perché l’Hangar Bicocca? Perché in quello spazio industriale riutilizzato, un artista come Anselm Kiefer, nel
Pagina 91
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
riferimento alla posizione dà anche il senso del rapporto dell’artista con lo spazio in cui e su cui opera: l’artista contemporaneo spesso si è
Pagina 93