L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
avverte di essere di fronte a qualcosa che si chiama “arte”.
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montata per creare una coroncina. No. I culatelli sono appesi così come sono e come devono essere, come art brut, senza alcuna intenzione di
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Altri padiglioni ideali, e certamente esperienze altrettanto sorprendenti e totalizzanti, possono essere ritenuti due borghi. Anzitutto un borgo in
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essere un fatto terapeutico, per cui l’artista si cura con l’arte che produce, ma diventa qualcosa che riesce a “curare” anche altri. È in questo momento
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. Nicola Samori, ad esempio, è un artista che dipinge quadri degni di interesse, che potrebbero essere copie perfette di Ribera o di Cagnacci, ma che
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: non essere preda del mercato ma neanche abolirlo.
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’avanguardia, arrivati ai trent’anni si fermano e rimangono fermi fino ai settanta. Per cui invece di essere l’avanguardia sono la peggior retroguardia. E
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[G. D.] Mah, se penso a quando io la frequentavo direi una bellissima ragazza. Era bella oltre a essere molto intelligente. Naturalmente poi è
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alle premesse dell’arte contemporanea, che non erano più soltanto Modigliani e Picasso, ma potevano essere anche Soutine, cioè un artista appartato
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la bellezza è. La bellezza della natura, la bellezza di un animale, la bellezza di un essere umano sono valori in sé. L’interpretazione dà loro voce
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possibilità di essere visti, con l’idea che non meritino, che non siano contemporanei o non lo siano abbastanza, e che chi si occupa di loro sia persona che
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Cattelan. Tutte cose che, fra teatro e rappresentazione, hanno naturalmente luogo e ragione di essere, ma che non possono essere indicate come unica
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, più o meno avanzata, ma solo in quanto concepita, elaborata ed espressa nel nostro tempo. Non c’è altro modo di essere contemporanei che essere qui e
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termini storiografici. È difficile essere coscienti di un passaggio d’epoca. Tutt’al più si può cogliere impercettibilmente (ma concettualmente) un
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la più grande opera d’arte che un artista potesse concepire. Non in quanto la morte debba essere di per se stessa un’opera d’arte: in quanto ciò che
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oggi è nostro contemporaneo. C’è. Tra quaranta, cinquanta, sessant’anni noi saremo scomparsi, ma il Seppellimento esisterà ancora. Continuerà a essere
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semplice messaggio pubblicitario. Un’ulteriore dimostrazione di come un’immagine vecchia di secoli possa essere contemporanea. Perché ho detto che i Bronzi
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passato -, in un tempo in cui ognuno può aspirare a essere riconosciuto, l’artista si muove nell’ambito di una legittima vanità: ha come suo
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essere inestimabile.
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, avremmo la certezza di essere di fronte a un falso. La stima per l’autore è legata al suo valore di mercato: tre milioni, cinque milioni, dieci milioni
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Neri Pozza, Veduta di Vicenza, 1974. occuparmi di arte contemporanea. Eppure sono perseguitato dalla leggenda nefasta e maligna di essere persona che non
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“multipli”, ecco gli artisti che producono molto perché devono essere presenti in molti punti. C’è una centrale di diffusione della loro conoscenza, e poi
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per essere riconosciuto, poiché va verso il mercato, che per costituzione è quantitativo, e quello che importa all’artista cioè quello che importa al
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che, se voleva essere figurativo e quindi poter cambiare soggetto, storia, raccontare in una favola continua la vita colombiana doveva, per non perdere
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Fondamentale, quindi, per un artista contemporaneo, è l’essere riconosciuto immediatamente: al punto che alcuni bravi artisti hanno dovuto fare il
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di questa esigenza dell’artista contemporaneo di essere riconosciuto.
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contemporanea costa più dell’arte antica: perché è nata per essere diffusa e trovare nel mercato la propria conferma.
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La mafia del mercato è difficile da debellare. Se non accetti quello che è stato riconosciuto come arte contemporanea, o che è predisposto a essere
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spettacolo teatrale? E perché la loro parola dovrebbe essere meno autorevole se mi indicassero un pittore? Sono loro a non avere sufficiente esperienza
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L’arte antica, così come l’archeologia o l’arte medievale e moderna, ha bisogno di sovvenzioni statali per essere mantenuta. Viceversa, l’arte
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in una diversa percezione della realtà. L’estetica non è forma: si muove come si muove il tempo. E quindi noi dobbiamo essere in grado di sentirne e di
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La testa di Abacuc può ben essere messa a confronto con la testa maschile di quella scultura di Lopez Garcia; ma, oltre alla vaga somiglianza
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artisti delle nostre stagioni dal Medioevo al Settecento; ma anche di non essere stato a sufficienza nelle altre metropoli, da Parigi a New York
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’esigenza produttiva. Potevano essere intese come atti gratuiti, senz’altra finalità, pur imponendo il riflesso condizionato del “purché se ne parli
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due principi: che il Padiglione Italia, nel centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, non poteva essere soltanto il Padiglione dell’Arsenale, a Venezia
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La vicenda del Leoncavallo è stata la scintilla che mi ha fatto pensare che la Biennale dovesse essere composta non solo del Padiglione veneziano
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