L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
lo stesso succede con la critica: una quantità di critici d’avanguardia a un certo punto non capiscono più niente. Sono talmente imbarazzati che non
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autentica novità dell’arte contemporanea. Certo, ci sono alcuni artisti tedeschi e americani che producono opere importanti, ma non c’è più l’evento
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critici d’arte militanti, ovvero critici specializzati nell’arte contemporanea. Certo, anche da noi c’è la tendenza a separare l’arte contemporanea da
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sua natura, una cifra universale, cui il critico, l’esegeta, può certo aggiungere l’interpretazione: ma in realtà l’opera d’arte è, e basta. Così come
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L’artista è per prima cosa un individuo. Un individuo è un nome, e anche in tempi di democrazia sempre incompiuta, ma certo più ampia e sicura che in
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massimi artisti italiani dopo Morandi e insieme a Burri e a Gnoli -, il quale a un certo punto intuisce che occorre andare letteralmente oltre la tela; e
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fuori dalle mura non avevano certo maggior titolo degli esclusi. Esclusi innumerevoli, tra l’altro, visto che la produzione artistica del nostro tempo
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Collezione Fendi per qualche milione di euro. Si può certo discutere l'ubi consistam artistico di installazioni come questa, ma il tema che voglio
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Nonostante la resistenza degli artisti e degli scrittori, tuttavia, a un certo punto l’adeguamento alla tecnologia diventa necessario e
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alcuni casi, pericolosamente, distruttive laddove la superficie è un muro storico. In questo caso, certo, i graffiti diventano una forma di mortificazione
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