L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
, vidi le opere del primo artista che abbia sentito davvero tale, nato esattamente un secolo fa e oggi completamente dimenticato: Neri Pozza. In lui
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sorprendenti e ammirevoli di questa grotta, che appare come l’opera di un artista d’avanguardia che abbia utilizzato quello che la produzione alimentare gli
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Cambogia è un artista contemporaneo, che io, forse, anzi, sicuramente, non conosco. Perciò, di quello che conosco dell’arte contemporanea europea e
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[Vittorio Sgarbi] Cosa può produrre un artista “contemporaneo”, nato, che so, nel 1982? Qualche cosa che lo faccia sentire in sintonia col suo tempo
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testa, non sia una notevole artista. Anzi: ha inventato un nuovo modo di fare dell’arte. Quindi la grande fortuna del nostro tempo è che noi possiamo
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riescono neanche a scrivere due parole su un artista giovane. Critici di cinquant’anni che non riescono a capire la pittura di un ragazzo di venti
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. Indubbiamente Guttuso è stato un grande artista nell’ambito, diciamo, figurativo. Soprattutto quando era giovane, perché dipingeva nature morte
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alle premesse dell’arte contemporanea, che non erano più soltanto Modigliani e Picasso, ma potevano essere anche Soutine, cioè un artista appartato
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trovò per la prima volta davanti a un dipinto di Jackson Pollock, il grande artista americano morto due anni prima.
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dell'Incontro tra Salomone e la Regina di Saba2 e Mondrian, artista che, in fotografia, sembra freddo e distante e lo era anche quello visto da
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possibilità di vederli nelle varie Biennali, ossia in quelle esposizioni ufficiali che per anni hanno stabilito in Italia chi fosse artista contemporaneo
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artista che si chiama Anselm Kiefer, il quale ha inteso rimettere in piedi, in modo anche primitivo, ciò che è stato abbattuto a New York. C’è un nesso
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Nel 1951, la grande mostra in cui questo quadro fu ospitato a Milano consacrò Caravaggio come massimo artista sia del suo tempo sia del nostro. Si
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dunque che il passato continua a vivere: Mantegna è il grande artista della prima parte del Novecento, Caravaggio il grande artista della seconda, e
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’arte, per esistere, dev’essere visibile e dev’essere vista. Altrimenti è come se non fosse mai nata. E allo stesso modo l’artista dev’essere visibile
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L’artista è per prima cosa un individuo. Un individuo è un nome, e anche in tempi di democrazia sempre incompiuta, ma certo più ampia e sicura che in
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Van Gogh si avvale di una pittura sgrammaticata, da modesto disegnatore e modesto pittore, ma è un grandissimo artista, poiché per primo stabilisce
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, di qualità espressiva, e finisce per favorire proprio quel successo che, negato in vita, l’artista riuscirà a ottenere quando, ormai morto, non potrà
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di mercato: qualunque artista di qualunque disciplina vuole comunque rendere pubblico il proprio lavoro, perché quel lavoro è il suo modo di
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Gogh, infatti, non è soltanto il più grande artista dell’età moderna per la capacità emotiva ed evocativa che stimola in chiunque lo guardi, è anche
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Più un dipinto costa, più sembra impossibile poterlo possedere. Sicché, posto che in un determinato periodo la quotazione massima per un artista
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- cioè al posto del riferimento personale - c’è il mercato, entità astratta che però è vitale, determinante. Un artista senza mercato e senza mercante è un
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solo dopo che l’emozione autonoma dell’artista abbia prodotto l’opera di trovarle un destinatario. L'artista si autodetermina e il mercante accoglie
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immaginare un’opera di Raffaello o di Michelangelo fatta per qualcuno che non conoscesse l’artista che l’aveva creata per quella determinata destinazione, l
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Questo paradosso è confermato dal fatto che l’artista probabilmente più grande del Novecento, Picasso, sia tanto grande perché altrettanto
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attento osservatore del costume e dell’evoluzione del gusto è stato l’artista americano Andy Warhol, il quale indicava due singolari precetti. Il primo
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cosiddetta “arte contemporanea”, che non è una definizione ideologica visto che non c’è un artista più contemporaneo di un altro bensì un dato
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È quindi vero che, in questa singolare variante rispetto al passato, un valore determinante dell’arte contemporanea è la quantità. Un artista vale di
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contenuto bensì la sua forma, ovvero, appunto, lo stile dell’artista. Si possono avere cinquanta Madonne con il Bambino: ciascuna è il capolavoro di un
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Nel passato, invece, abbiamo cataloghi di artisti straordinari con poche opere: cinquanta, settanta, cento opere. Jan Vermeer, il grande artista
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Fondamentale, quindi, per un artista contemporaneo, è l’essere riconosciuto immediatamente: al punto che alcuni bravi artisti hanno dovuto fare il
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Lo stesso può dirsi per un altro grande artista pieno di fantasia, Lucio Fontana - straordinario ceramista e grande innovatore, nonché uno dei
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non quotati in questa Borsa? Perché mettere sullo stesso piano un artista come François Morellet, che, invitato al Louvre, studia lo spirito del
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Damien Hirst, Away from the flock, 1995. quei pianoforti? Un’opera di Kounellis. E chi è Kounellis? L’artista che ha venduto le proprie opere alla
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paragonabile a quello che ne ha tratto, senza sborsare un euro, chi gestisce l’artista sul mercato dell’arte contemporanea? O ancora: perché abbiamo esposto
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realtà. È un modo che fino a quel momento non c’era, e l’artista è colui che anticipa qualcosa che poi tutti avvertiranno. Se siamo abituati a percepire
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Non sapevo nulla di quell’artista, ma fui subito convinto dell’incomparabilità della sua presenza in un mondo artistico dominato da necrofili e
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fosse un grande artista, un artista contemporaneo, e forse persino un artista d’avanguardia. Antonio López García, Hombre y mujer, 1968. Eppure non ne
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un artista che non vuole allontanarsi dai volti e dai corpi delle persone conosciute, così come dagli spazi frequentati e abitati della sua città: ma
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una mostra retrospettiva a Maurizio Cattelan, al dichiarato compimento della sua carriera di artista. Cattelan è un artista crepuscolare, un
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reazioni - non sempre composte - anche la solidarietà di chi come me sostiene la libertà creativa dell’artista, che non ammette censure o cancellazioni
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un progetto di opera compiuta: l’opera nasce con il movimento della vita. L’artista vive e l’opera esce da lui: il suo impulso è l’opera. Nell’arte
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pittorico dell’epoca. Le ricerche scientifiche si integrano con l’estetica, e l’artista che oggi ignori i computer è un residuo del mito bohémien
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stato l’ultimo grande artista del secolo scorso perché ancora non avevano prevalso le nuove tecniche, così come la Pop art è stata l’ultima vera
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di nessuno, cioè per colpa del tempo. Lo è perché oggi, quando un artista fa sperimentazione, qualunque cosa egli faccia senti di averla già vista. L
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Piero Manzoni, Merda d'artista, 1961. La situazione è disperante perché l’una e l’altra strada - quella astratta e quella neofigurativa -vanno
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del disegno riesce a stringere l’emozione dell’artista in una forma chiusa e compiuta.
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A Milano ho indicanto l’Hangar Bicocca. Perché l’Hangar Bicocca? Perché in quello spazio industriale riutilizzato, un artista come Anselm Kiefer, nel
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. Viene in mente la risposta di Gino de Dominicis, artista d’avanguardia particolarmente originale, che, alla domanda di una intervistatrice: “Qual è
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, ricambi di automobile, candele, dentifrici, forme per le scarpe sono stati composti in un delirio straordinario, degno di un artista surrealista, da
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