L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
trasformare l’immagine che noi abbiamo del reale, costringendoci a tornare indietro, e avvertire, nelle differenze, una diversa consapevolezza della storia e
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fare arte in qualsiasi modo. Che poi quest’arte finisca per valere sul mercato, questo è il grande problema. Cioè, oggi abbiamo, a differenza del
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abbiamo visto dei videoclip. Io li apprezzavo. Questa ragazza conosceva i nomi di tutti gli autori di quei videoclip. Sapeva tutto. D’altra parte, se vi
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Abbiamo una vita troppo limitata nel tempo per poterci distanziare e cogliere il passaggio da un’epoca all’altra, dal Medioevo al Rinascimento come
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noi abbiamo visto era una rappresentazione. In tempo reale. Ricordo che, come tanti altri, quando vidi quelle immagini in tv pensai subito che si
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Nel passato, invece, abbiamo cataloghi di artisti straordinari con poche opere: cinquanta, settanta, cento opere. Jan Vermeer, il grande artista
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, Battaglie, Deposizioni, Ascensioni. Nell’arte contemporanea, invece, abbiamo la coincidenza fra stile e soggetto: le nature morte di Morandi, le
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finanziario internazionale, non ha più niente in comune né con tutto quello che fino ad oggi abbiamo chiamato ‘arte’ né con gli autentici artisti viventi, ma
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, per evitare di dover poi rispondere a interrogativi imbarazzanti. Per esempio: come mai abbiamo esposto Hirst al Museo Archeologico di Napoli
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Fidia o un capolavoro di Canova - oppure, più in generale, un’opera classica o neoclassica abbiamo la sensazione di un pulsare della carne che viene
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