L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte
Credo di avere iniziato a guardare l’arte contemporanea una cinquantina di anni fa. Ero in un collegio salesiano a Este e un mio compagno di studi
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Un altro luogo a Parma ci ha condotto in questa dimensione surreale e onirica, l’enorme grotta di culatelli di Spigaroli. Poche cose sono più
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Un’altra esperienza formidabile è quella del parco ungarettiano a Gradisca di Isonzo, dove Mirella Sagredo, una signora innamorata di Ungaretti
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Romagna, Montegridolfo. Usciti dalla chiesa di San Rocco, che ospita un’opera giovanile di Guido Cagnacci, formidabile pittore barocco, nato a Sant
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Chi si fermasse a Santo Stefano a dormire, avrebbe la sensazione di tornare in un tempo che non è il nostro, di compiere un viaggio all’indietro, in
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accade quando il percorso è chiuso, come nel caso degli artisti antichi. La sensibilità contemporanea ha mosso un critico come Longhi, ad esempio, a
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lo stesso succede con la critica: una quantità di critici d’avanguardia a un certo punto non capiscono più niente. Sono talmente imbarazzati che non
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[G. D.] Mah, se penso a quando io la frequentavo direi una bellissima ragazza. Era bella oltre a essere molto intelligente. Naturalmente poi è
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[V. S.] È arrivata a cent’anni.
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fatto altro che insultarsi. Mia madre parlava di Italo Balbo così come lo ricordava, perché lui era di Ferrara. E Felicita Frai ha lavorato a Ferrara, con
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Si trattava della mostra di Soutine, a Parigi. Da molti anni Soutine non si vedeva più, e quella mostra era come il segnale di un ricambio rispetto
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Oltre a lui e a Testori, pochi altri e più distanti dall’urgenza della vita: Giulio Carlo Argan, che, pur con la sua astrazione algida e su fronti
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Riuscire a fare critica evocando emozioni e poesia è cosa molto difficile: ci riusciva Roberto Tassi, ci riusciva mirabilmente Testori, ci è riuscito
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si rifletteva nei suoi dipinti non fosse angoscia vera, bensì atteggiamento, artificio, finzione. E quello era anche il pensiero di Arcangeli fino a
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Relativamente a questa capacità che i critici di valore hanno di intuire il percorso che, in maniera anche inconsapevole, sempre collega alle sue
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scultore romanico italiano Wiligelmo e Pollock. Intorno al 1100 Wiligelmo, a Modena, sugli stipiti del portale della cattedrale, aveva rappresentato
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Procedendo con gli anni, e forte degli insegnamenti di Arcangeli, mi sono a tal punto occupato di arte contemporanea da aver dato nome a una Piero
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A quel punto, la moglie di Sordi, stanca per la scarpinata, prende la sedia di un custode e si siede in mezzo a una sala mentre il marito va a
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Adesso siamo nel 2012. Qualcosa è accaduto e, soprattutto, qualcosa è stato distrutto. Non a caso, l’11 settembre del 2001 si inaugura il nuovo
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fu sfortunatissimo perché legato ai fasti della Roma imperiale e quindi a una visione solenne e retorica che si identificava con il fascismo. Ecco
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Morgantina, appena ritornata a casa; e sommamente contemporanei sono i Bronzi di Riace. Sono più giovani di me, che li vidi nel 1972, dando una mancia
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passato -, in un tempo in cui ognuno può aspirare a essere riconosciuto, l’artista si muove nell’ambito di una legittima vanità: ha come suo
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l’artista più costoso, e il fatto che un suo dipinto costi ottanta, novanta, cento milioni di dollari sta a confermare l’aspirazione dell’arte a
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verranno raccolte da un mercante che provvederà a distribuirle sino a farle giungere a una destinazione ignota al pittore, allo scultore, all’artista
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irraggiungibile per un collezionista che non sia miliardario. Trovassimo in un mercato o in una bottega o in una galleria un Picasso a poche migliaia di lire
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A questo proposito, conviene accennare a Botero. Questo grande pittore colombiano, che può suscitare antipatia in chi non ami il grasso, ha intuito
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passo dalla pittura figurativa a quella astratta rinunciando a gran parte della loro creatività. Questo vale soprattutto per molti artisti della Scuola
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massimi artisti italiani dopo Morandi e insieme a Burri e a Gnoli -, il quale a un certo punto intuisce che occorre andare letteralmente oltre la tela; e
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La mafia del mercato è difficile da debellare. Se non accetti quello che è stato riconosciuto come arte contemporanea, o che è predisposto a essere
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Chiuso a chi? Chiuso da chi? Ha senso limitare a due o venti nomi la produzione artistica di un mondo inteso come epoca, inteso come paese? Ha senso
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incompetenti. A ognuno di loro ho chiesto di indicare, in assoluta libertà, quale fosse l’artista più rappresentativo degli ultimi dieci anni
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Non sarei stato così convinto della bontà del metodo che attribuisce a uomini colti e universalmente stimati la responsabilità di indicare cosa li
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rapporto che equivale a una professione e che, in quanto tale, è semplicemente assurdo sostenere con risorse pubbliche. Tanto più assurdo quando si
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realtà. È un modo che fino a quel momento non c’era, e l’artista è colui che anticipa qualcosa che poi tutti avvertiranno. Se siamo abituati a percepire
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, lezioni che per me in realtà erano soprattutto escursioni. Arrivato a Milano per vedere qualche mostra, entrai a Palazzo Reale, da solo, senza
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In quella mostra trovai uno spiraglio di vita, un soffio di energia rispetto alla dimensione prevalentemente funeraria cara a Barilli. Lì ritrovai
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La testa di Abacuc può ben essere messa a confronto con la testa maschile di quella scultura di Lopez Garcia; ma, oltre alla vaga somiglianza
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viaggiato poco, soprattutto in Italia, dove pure López García non mancò di guardare e ammirare - fino a esserne sopraffatto - gli innumerevoli grandi
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Il destino vuole che a fine 2011, contemporaneamente alle mostre di López García a Madrid e a Bilbao, il museo Guggenheim di New York abbia dedicato
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Esemplari in tal senso furono i tre bambolotti impiccati a un albero di Milano, che poi furono brutalmente abbattuti, determinando tra le diverse
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hanno ciascuno una propria funzione a una liberazione degli istinti. Se non si comprende questo snodo fondamentale, cioè l’irruzione dell’irrazionale
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Nonostante la resistenza degli artisti e degli scrittori, tuttavia, a un certo punto l’adeguamento alla tecnologia diventa necessario e
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. Viceversa, nel nostro tempo, si consolidano alcune espressioni che si chiamano “Avanguardia”, ma che, ripetendosi e riproducendosi, continuano a durare
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due principi: che il Padiglione Italia, nel centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, non poteva essere soltanto il Padiglione dell’Arsenale, a Venezia
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A Milano ho indicanto l’Hangar Bicocca. Perché l’Hangar Bicocca? Perché in quello spazio industriale riutilizzato, un artista come Anselm Kiefer, nel
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all’angolo con via Gian Pietro Lucini, originale poeta e scrittore futurista, benché non Un graffito del centro sociale Leoncavallo a Milano
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Sempre a Milano, nel corso degli anni, e ben prima dell’ultimo decennio, ma ancora nell’ultimo decennio, si era definita un’idea di pittura che, per
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Qui nasce l’idea di Librino, quartiere periferico a sud-ovest di Catania, dove Antonio Presti ha coinvolto un gruppo di giovani artisti nella
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eccellenza, luoghi dove si manifesta la fantasia del creatore, una sorta di ready made che non è legato a un singolo oggetto, bensì a una
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quadrato di otto ettari, 300 metri per lato, 3 chilometri di percorso di cui non si vede il profilo se non a volo d’uccello, da un aereo. Si deve salire in
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