Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'Europa delle capitali

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Argan, Giulio 23 occorrenze

L'Europa delle capitali

del Greco. Vi reagisce, come Rembrandt aveva reagito al comico senza storia rinnovando la visione della storia; e la sua pittura, nel momento stesso in

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terminale. Accanto a queste sporgenze schiacciate vi sono brevi rincassi che evocano vuoti prospettici inesistenti, nicchie con statue. Il piano

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plastica e articolata non può avere un unico asse di veduta: essa infatti è immaginata per uno spettatore che sia dentro l’architettura e vi si muova

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inevitabile che si formino categorie di specialisti: ogni “genere” ha i suoi tecnici, spesso distinti secondo le specie secondarie. Vi sono paesisti

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, il borghese infine, fa politica e storia, tra universale (o generale) e particolare, la differenza è soltanto di quantità. Anche nell'arte vi sono

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. Accanto alla pittura “ di storia” vi sarà la pittura di paesaggio, di ritratto, di natura morta con tutte le loro sottospecie; accanto

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testo evangelico è storia e in esso il povero trova l'attestato della propria nobiltà. Non vi è infatti alcun dislivello tra i quadri di soggetto

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rispettivamente il valore essenziale e primario dello spazio oppure dell'oggetto. In pittura vi sono figure che fanno lo spazio, definendo coi gesti o col

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Anche in architettura: vi sono edifici, come quelli del Bernini, che attuano in sé, nel movimento della pianta, nel contrapposto delle masse, nell

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perché la nostra esperienza della vita disciplinatamente vi s’inquadri, sarà una struttura che si ricaverà a poteriori dal compiersi dell’esperienza

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Non vi sono gerarchie, neppure tra cosa ed immagine della cosa: il cielo non è meno reale e concreto di un albero, di una roccia; non c'è uno spazio

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opera, riconosce che l’imitazione è perfetta. è il solito scambio di verità e illusione: già nell’ambiente romano, al principio del secolo, vi sono

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estendersi quanto può estendersi l'esperienza. Ed è uno spazio che non si proroga all'infinito nell’immaginazione del possibile, poiché non vi sono idee che

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, non vi sono valori che non presuppongano una percezione, e la percezione dell'artista è necessariamente più precisa ed attiva perché collegata al

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nelle nature morte, specialmente olandesi, non è casuale: v'è, sia pure per minime allusioni, la stanza o l'ambiente; v'è la tavola; vi sono gli

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epoche razionaliste. Ma tra il razionalismo del Rinascimento e quello dell’Illuminismo vi sono differenze profonde; inoltre, la cultura illuministica

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all'arte, benché si seguiti ad affermare che è imitazione, non si sa più con precisione che cosa debba imitare e comunque si ammette che vi sono più modi

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rinunciato a valutare le immagini in rapporto alle verità ontologiche, la Chiesa non può non porsi un problema morale: se vi è un’attività della

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critica perché nell'arte italiana e francese vi sono almeno altrettanti esempi di arte "dì genere" quanti sono, nell’arte fiamminga e olandese, gli

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motivo fondamentale della commedia e delle scene “di genere" e di costume. Vi sono, come vedremo, opere che mirano a fissare, nel campo dell’arte

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palazzi vi sono cortili, scaloni, gallerie, saloni monumentali: infatti il palazzo non è più soltanto una casa signorile ma l’ambiente di una vita

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“monumentale” nasce dalla combinazione degli effetti proprii delle tre arti: vi sono finte architetture, finte sculture. Ma tutto si fonde nell'effetto

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le scale metriche e questo spiega perché lo stesso artista possa darci una natura morta vicina o una visione ultraterrena. Ma se vi sono tante scale di

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