L'Europa delle capitali
poesia ha per oggetto l’universale. Affinché la rappresentazione sia universale e non particolare bisogna che l'evento non si ripeta per caso ma in virtù
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natura è metafisica; non Rubens anche se il suo vitalismo è cosmico, universale. Costoro sono certamente elementi essenziali di una situazione storica
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tecnologia più legata all'estetica che alla scienza e, come estremo fine, a una grande arte “popolare” intesa come linguaggio o discorso universale.
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forma unica (la natura) e delle specie infinite, tante sono le forme quante le specie. Ma v'è una gerarchia, dal particolare all'universale: come
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era già posta in termini di universale e particolare, cioè di una possibile interrelazione, che infatti viene tentata così dai manieristi italiani
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fatto particolare s'inserisce in uno spazio universale e la storia diventa elogio e monumento. Richiamandosi ai veneti e specialmente al Tintoretto
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L’antitesi di universale e particolare, spazio e oggetto, rettorica e antirettorica è superata da Velázquez con La resa di Breda (1634-1635). Lo
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valgono come valori indicativi di una spazialità universale o componenti di un sistema spaziale unitario; nel secondo, valgono come cose in sé ma
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dell’esperienza e dell’esistenza, dal particolare all’universa— le; ma sarà il particolare che arriva a porsi al livello dell'universale, cioè a darsi
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destino non potrà non ripercuotersi in quello degli altri, della totalità, dell'universale.
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realtà universale che coinvolge tutti. Lo intuisce Philippe de Champaigne, ma il dialogo, per il pittore giansenista, ha un terzo interlocutore invisibile
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nel tempo e ha un prima, un ora e un poi, il solo sfondo della storia può essere la natura. Ma, poiché la storia è universale, la natura non può
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modo di essere e di vedere, un metodo; la prospettiva, cioè la struttura classica dello spazio, non è più razionalità universale, ma anch'essa metodo
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principio universale: non la vediamo “in se”, come Claude, ma soltanto nelle innumerevoli cose di cui accende repentinamente i colori. Poiché le cose
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’uomo moderno è stato scoperto e si contrappone a quello di Rubens, dell’interesse universale: la sensibilità. I paesaggisti olandesi del Seicento
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fatto di particolari, inutile illudersi di poter concepire una realtà universale; ma universale è il pensiero e l'universalità del pensiero si realizza
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costruisce con esse. Rifiutare di partire, dallo spazio universale per arrivare alla cosa particolare e, invece," partire dalla cosa per cercare uno
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due metodi della persuasione? Da un lato si sostiene che l'utile particolare è coperto dall'utile universale, della Chiesa o dello Stato come
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possa condurre alla salvezza universale, di tutto il genere umano, senza distinzioni di razza, di sangue, di ceto. La Chiesa afferma con forza il
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Il Barocco nasce come reazione alla crisi manieristica della forma, ma non come restaurazione del valore assoluto e universale della forma, bensì
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Raffaello tenta, al principio del Cinquecento, una sintesi delle posizioni distinte in una forma unitaria, sincretistica, universale. Per lui, puro
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, è vista in una prospettiva anticlassica; non è più un principio formale universale, ma uno sterminato repertorio d’immagini variamente significanti e
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morali o esempi edificanti. La Chiesa vuole manifestare nell’arte l'origine e l'estensione universale della propria autorità; ma poiché questa, invece
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storico che il Guicciardini aveva chiamato “ il particolare ”: colui che non ha e non cerca una visione universale, ma una nozione chiara, vicina
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particolare ma di un fatto universale. Né si tratta di leggi riducibili alla causalità logica: se tutto fosse logico rapporto di causa ed effetto, tutto
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la testa: l'abbraccio universale della Chiesa è dunque la preparazione alla rivelazione suprema e, se si rammenta che il quadriportico delle antiche
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romano Bellori, è meno apprezzata in Francia, dove l’architettura è soprattutto un pubblico servizio o, quanto meno, all’immaginativa “universale” si
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del valore universale e imperituro di un’idea. Esprimersi monumentalmente, infine, significa nel Seicento esprimersi in modo universalistico e cioè
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fenomeno o dell’immagine, ma come traduzione in figura di concetti astratti. Poiché il concetto e universale, deve esprimersi in immagini largamente
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rientrando in un grandioso, universale contesto, conserva l’evidenza della cosa in se: esattamente come, nel vario e animato contesto della società
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grandezze. Poiché si ritiene che l'immaginazione è un processo naturale della mente umana, che tende a passare dal particolare all’universale
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