L'Europa delle capitali
l'arte come sempre insoddisfatto anelito alla trascendenza e al superamento del finito formale. Tanto il Caravaggio che il Borromini danno del maestro
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che proprio perciò gli appare più bello e invitante, anche se quella pacata armonia è infine tanto simile alla morte da non poterla considerare senza
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struttura dello spazio e quindi valido soltanto come mera immagine. Sorge così una vera e propria iconologia architettonica, tanto più libera nelle sue
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significato simbolico è tanto più chiaro quanto meno la presenza delle colonne può spiegarsi con una ragione statica. Nel colonnato di San Pietro le colonne
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modello con la natura. L’arte, come immaginazione, e il modo naturale dell’agire umano; e tanto più lo è in quanto la scienza, prendendo uno sviluppo
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Tanto si bada al fare artistico, che i disegni cessano di essere, come nel passato, progetti dell'opera: sono fasi d'ispirazione, momenti che
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crede di poter prendere la realtà, tanto più questa si ritrae, rientra in un suo spazio impenetrabile, nel piano del quadro. Uno spazio che si
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: che potrebb’essere quel Giovanni Battista Crescenzi, amico e protettore del Caravaggio e tanto entusiasta della nuova pittura da mettere su una specie
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L’esigenza che determina, tuttavia, la grande produzione di nature morte in tutta la pittura europea non è tanto quella di chiarire il rapporto tra
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, controllata, teorizzata. Tanto basta per dimostrare che non si tratta di un profondo impulso vitale, come vorrebbe il D’Ors; non basta per provare che
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necessariamente logica o causale. S’intende così perché gli artisti del Seicento si mostrino tanto curiosi della singolarità e varietà dei fenomeni, ma siano
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dalla scelta iniziale, ma tanto la dottrina riformata che l’ortodossa pongono la questione di una fede e di un comportamento sociali: la corrente
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di incognite. I fenomeni che emergono in questo campo problematico non sono tanto quelli della natura quanto quelli del vivere umano e, poiché tale è
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) la verità, tanto più si afferma che l’arte non può avere altro fine che la finzione. Ma si può parlare di finzione, e condannarla come negatività
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profana: infatti, quanto più si cerca di fissarla in un tipo costante, tanto più l’immagine si mostra instabile, suscettibile di trasmutazione.
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: evidentemente queste saranno tanto più efficaci quanto meglio commisurate alle attitudini, agli interessi, al costume dei vari ceti sociali. C’è bensì una
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immagini prodotte col processo della verosimiglianza, nocive le immagini prodotte dal capriccio arbitrario della fantasia. Non tanto importa ciò che si
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discorso; ma questa implica la padronanza assoluta dei mezzi espressivi, della tecnica. “Ars est celare artem”, dice Aristotele che tanto meglio si riesce a
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tappa sulla via di Roma"; ed è chiaro che il Wren, con quel suo giudizio, non si riferiva tanto alla grande architettura monumentale, che a Roma
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Roma, così presto si volga a sfruttare a fondo l'esperienza coloristica della pittura veneta: tanto che, a partire dal terzo decennio, il suo
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“sentimento del monumentale” nell’arte barocca: ed è chiaro che in questa dimensione illimitata rientrano tanto la natura che la storia. Perciò
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“quadraturisti”. Ma, appunto, come spiegare che, se l’illusionismo prospettico è tanto importante, lo si affida a una categoria di specialisti che ne
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del fattore psicologico. Un esempio tipico: tanto San Carlo alle Quattro Fontane del Borromini quanto Sant’Andrea al Quirinale del Bernini hanno pianta
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