L'Europa delle capitali
le cause e prospettarne gli effetti; ma la stessa luce che lo rivela lo fissa come irrevocabile e ne manifesta la gravità. Se questa non suggerisce
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Con la persuasione si vuole ottenere un modo di vita, una praxis conforme ai principi dell’autorità; il mezzo rimane la comunicazione e questa non ha
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Questa, del resto, non tarderà ad estendere al maestro la condanna dei manieristi michelangioleschi e a ravvisare, invece, nel binomio Raffaello
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che questa segreta presenza e questa continuamente rinnovata passione di Dio dà un senso al succedersi degli eventi e ne fa storia. Allora la storia
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Questa concezione del libero rapporto tra edificio e ambiente esclude la possibilità di una distinzione, in termini di valore, tra esterno e interno
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natura. è vero che l’arte deve nascondere l'arte, ma non nel senso di simulare la natura bensì nel senso di nascondere le difficoltà dell’arte: questa
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Contro questa grandiosa tecnica dell’immagine e questa relazione ciclica dall'immaginare al fare si instaurerà, nel secolo successivo, la tesi del
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, in una collimazione di oggetto e soggetto che non lascia margini di possibilità: non v'è “universale‘ al di fuori di questa uguaglianza (che non è
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la pittura rappresenta il maximum di questa facoltà. Ci sono figurazioni, talvolta meno minuziose e precise, che piacciono per il modo con cui sono
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Falconieri, il Borromini usa le volte come superfici riflettenti), a rifrangersi nei frastagli sottili degli ornati. Evidentemente questa architettura
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proprio questa esperienza, e non più un immaginario al di là, che si vuole mettere in valore. Risaliremo bensì, attraverso quel momentaneo intensificarsi
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Anche su questa esperienza empirica si costruisce, ovviamente, uno spazio, una dimensione dell'esistenza; ma non sarà più una struttura data a priori
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bisogno di descriverli: gli basta un accenno, un modo di strizzare gli occhi, il rossore degli zigomi, il colore dei capelli. è questa famigliarità che gli
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brillante, ma è un istante. questa la visione che Rubens dinamizza investendola con un torrente di luce e un turbine di moto: tutto diventa interessante
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. Tutto vibra nella luce; ma la luce non viene fuori, emana dal dentro, è il segno visibile, non la causa, di questa sensibilità acuita fino allo spasimo
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Non è un caso che questa pittura nasca e si sviluppi parallelamente, e in antitesi, alla corrente dei “romanisti” e degli “italianizzanti”: è quasi
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valori concorrono a questa determinazione qualitativa, perché può accadere che per ottenere l’identità qualitativa tra un giallo e un azzurro sia
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crede di poter prendere la realtà, tanto più questa si ritrae, rientra in un suo spazio impenetrabile, nel piano del quadro. Uno spazio che si
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Il Velázquez del primo tempo, dei bodegones, è così vicino a questa interpretazione di Caravaggio da far supporre la dipendenza da una fonte comune
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, interviene la componente del sentimento; ma, a volerla analizzare, non si potrebbe altrimenti definirla che come intenzionalità e, poiché questa trapassa
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di sé, è la visione di colui che, vivendo nel mondo, ha in sé il segno della predilezione divina. Per questa certezza interiore, che gli da la
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del pensiero nella pratica della vita. Non v’è dubbio che l’irrazionalità è il carattere dominante di questa cultura; ma è un’irrazionalità voluta
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, limitando l’antico prestigio del pensiero astratto ed escludendo tutti i valori che non possano tradursi in fenomeni. In questa cultura, l’arte ha una
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Per intendere la portata di questa trasformazione è necessario risalire alla fine del secolo XV quando la Chiesa romana riesce a comporre gli scismi
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dell’artista è l’immaginazione e che questa attività è nettamente distinta da quella che produce concetti, e nozioni, nonché da quell'attività insieme
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la logica. L'artista è colui che manifesta agli uomini questa logica formale e, poiché la creazione divina è interamente e definitivamente compiuta, la
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). Da questa capacità di combinazione e proliferazione delle immagini dipende lo straordinario sviluppo, nel tardo Manierismo, dell'iconografia sacra e
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questa vaga immagine di bellezza pone alcuni accenti che definiscono il carattere o il senso che essa assume in una determinata situazione: la nobiltà
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. Questa manifestazione sensibile della verità di fede è lo scandalo che la Riforma condanna come una sopravvivenza di paganesimo. Non può ammettersi, tra
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mente che produce immagini (l’immaginazione), questa non può sottrarsi al giudizio di buono e cattivo, di utile e nocivo, a cui vengono sottoposte tutte
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Seicento, l’arte si preoccupa di documentare in immagine i modi di vita dei ceti borghesi e popolari; e non è per motivi ideologici che questa
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chiusa. Ma questa tesi avrebbe portato acqua al mulino protestante; allora si afferma che la rivelazione è chiusa, ma che spetta ai cristiani portarla a
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, come ha osservato il Croce, questa mania di grandezza abbia la sua controparte nel gusto della descrizione minuta, particolaristica, talvolta pedante
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professionale è molto maggiore. è ormai un professionista borghese come il medico o l’avvocato; come tale, dispone di una tecnica specifica e questa
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come questa vale assai più per la sua produttività che per il suo eventuale contenuto di vero.
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il problema dell’attività produttrice d’immagini e della discriminazione tra immagini utili e nocive. Ma è importante notare che questa distinzione
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discorso; ma questa implica la padronanza assoluta dei mezzi espressivi, della tecnica. “Ars est celare artem”, dice Aristotele che tanto meglio si riesce a
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Le figurazioni storico-religiose del Seicento modellano su questa nuova idea del tempo l'ordine compositivo e la struttura stessa dello spazio
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che si abbia la comunicazione e che questa avvenga a tutti i livelli, con i modi e i processi, diretti e indiretti, più efficaci. Importa, cioè, che
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Il modello della città rappresentativa di un valore ideologico è dato, né poteva essere diversamente, da Roma. È questa, in ordine di tempo, la prima
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pessimo gusto e ciascuno cerca di ottenere il massimo di eleganza col massimo di semplicità. Con questa edilizia borghese, che si diffonde presto in
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persuasiva, è connessa con l'idea della città-capitale, così come questa è connessa con l’idea dello Stato assoluto. Il monumento costituisce un nucleo di
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allineamento della colonnata del Perrault, come una schiera di soldati in alta uniforme messa di guardia al palazzo; e, contro questa architettura “ di
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dimensione e il perimetro hanno una ragione storica perché ricalcano i resti del Circo Agonale, ed è proprio questa condizione storica data che fornisce
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cultura artistica specificamente borghese. è proprio attraverso questa assunzione del “monumento” a ideale di classe che si viene per la prima volta
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può condurre all'universalità della maniera grande: questa è sempre, e non potrebbe non essere, il risultato di una convergenza o di un incontro (ma non
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grande” dell'arte, essendo appunto questa proiezione in una dimensione maggiore, diventa il modello di un agire in uno spazio e in un tempo più grandi
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Null'altro che questa illimitata estensione della rappresentazione in uno spazio vicino e lontano e in un tempo che è passato, presente e futuro è il
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Nel campo urbanistico-architettonico, questa concezione dello spazio conduce alla variazione continua dei rapporti di grandezza, all'impiego di scale
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è tanto il prolungamento quanto il mutamento di una condizione “normale” e che proprio questa alterazione determina lo choc emotivo che suscita la
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