L'Europa delle capitali
può trovare negli uomini e nelle donne, nei giovani e nei vecchi o nei bambini.
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; Rubens e Jordaens non vedono il motivo di separare, perfino nelle figurazioni storico-religiose o allegoriche, il bello ideale dal bello sensuale; van
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modi famigliari: spunti vernacoli, dialettali si trovano già nelle immagini devozionali di Ludovico Carracci e si accentuano in altri bolognesi, come
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coscienza ad affrontarlo e a definire, in quell'istante e volta per volta, la condotta da tenere. Non c’è una coerenza nelle cose, ma c'è la coerenza
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comunicato, esso non consiste nelle cose dette o mostrate dalla pittura: la pittura non può che comunicare se stessa e, poiché è esperienza autonoma
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struttura dello spazio e quindi valido soltanto come mera immagine. Sorge così una vera e propria iconologia architettonica, tanto più libera nelle sue
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motivo in altezza nella facciata. E nelle due chiese gemelle di piazza del Popolo il tema del tempio rotondo classico, che il Bernini stesso aveva
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libero il rapporto tra pieni e vuoti, si gioca sulle incidenze luminose e sui diversi effetti visivi nelle diverse ore del giorno, si articola liberamente
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includa l’architettura ma si fenomenizzi nelle sue forme: dunque l’architettura implica la natura, sia pure attraverso la semantica spaziale dei suoi
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fatti e valori generali e particolari, e tra essi v’è una gerarchia, rigidamente osservata nelle Accademie; ma tra coloro che producono i primi e coloro
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determinare questo più profondo sentimento dell’umano e questo senso della presenza divina nelle cose, abbia contribuito il classicismo etico di Philippe de
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principio universale: non la vediamo “in se”, come Claude, ma soltanto nelle innumerevoli cose di cui accende repentinamente i colori. Poiché le cose
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. La luce di Rembrandt nasce dai segni scritti dal pennello come, nei disegni e nelle incisioni, dalla diversa frequenza dei tratti neri sul bianco
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gente abbrutita, ridotta allo stato di gregge, è un’ipotesi di classe: i villani che bevono, giocano, fanno all'amore nelle cucine rustiche sono
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decorativo, per esempio nelle tarsie; le ghirlande di fiori e di frutta del Crivelli non hanno che un rapporto indiretto con le figure rappresentate
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contrae invece di moltiplicarsi all’infinito, rientra nelle cose invece di comprenderle è, evidentemente, l'opposto dello spazio del quadro d'immaginazione
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materia delle cose. La materia della pittura, sostituendosi concretamente a quella delle cose, identifica tutto, risolvendo nelle relazioni tonali, nell
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ch'è ragionevole supporre che si aggreghino provvisoriamente alle cose con lo scopo di dimostrare la loro labilità. Nelle allegorie vere e proprie
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portata di mano, sono sempre ai limiti dello spazio visibile. La luce è generalmente una luce frontale, benché attenuata; molto spesso (nelle nature morte
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nelle nature morte, specialmente olandesi, non è casuale: v'è, sia pure per minime allusioni, la stanza o l'ambiente; v'è la tavola; vi sono gli
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bello formale. Il bello non è più una forma ben definita nei suoi contorni, nelle sue proporzioni, nella sua plastica, nei suoi colori, ma l’immagine
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esempi di “storia” (basti pensare a Rubens e a Rembrandt), e non di rado vediamo gli stessi artisti impegnati nelle due ricerche, che rientrano, per
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dannose e da non fare, cioè dal desiderio di formare gruppi di uomini solidali nelle medesime credenze e opinioni, al di fuori dei limiti precostituiti
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come passare da un salone di cerimonie, pieno di personaggi ufficiali nelle loro uniformi di gala, a un salotto privato, dove l’ostentazione sarebbe di
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sociale che ha i suoi fastosi riti cerimoniali. Nelle chiese, gli altari, i pulpiti, i monumenti funerari, perfino i confessionali, gli organi, i banchi
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ritroveremo il sentimento del monumentale anche nella composizione dei paesaggi, nelle pose dei ritratti, talvolta perfino nelle nature morte.
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L’illusione è anche nelle cose. Zurbarán rappresenta una santa come una gentildonna spagnola vestita con un'eleganza corrispondente al suo rango
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prospettive. Nelle due chiese di piazza del Popolo, per esempio, il Bernini rompe la simmetria classica prevista dal Rainaldi, trasformando in
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