L'Europa delle capitali
L’urto emotivo della rottura della condizione “normale” non determina un offuscamento o dispersione, ma un’intensificazione dei valori visivi. Poiché
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come determinano nel presente, l’agire umano. Velázquez, lo spirito più lucido tra tutti i pittori del Seicento, supera i contrasti di passato
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L’urto emotivo, come intensificazione dell’attività sensoria, non potrebbe avere conseguenze positive sulle capacità intellettive: dal punto di vista
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imitare l’esempio dei santi. Al centro del dibattito è la questione, sollevata malignamente dall'Aretino, dei nudi michelangioleschi del Giudizio; ma ben
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Nel Seicento, però, oltre a riformare l’iconografia tradizionale aprendo la via all’immaginazione, la Chiesa impegnata in un’azione piuttosto di
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storica e naturalistica del classicismo. Il fatto nuovo è che, nel Seicento, l’istanza classicistica è posta in antitesi o comunque in relazione dialettica
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storia è la base dell’esperienza, l’argomento della fiducia nel futuro, la vita; oppure e il passato senza ritorno, l'oggetto di un rimpianto senza
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Non poteva essere diversamente. Rotto l’equilibrio di umanità e natura, si cerca di allargare, distorcere, magari contraddire e spezzare la struttura
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All’origine ciascuno di quegli elementi era la forma plastica di una funzione statica; ora, anche per l’evoluzione della tecnica costruttiva, la
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Il desiderio di manifestare l’autorità divina e sovrana e, sia pure, la potenza politica dello Stato e la prosperità delle classi dirigenti non basta
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L’estensione sconfinata, il dinamismo del mondo “moderno”, la formazione di organismi sociali complessi come lo Stato e la capitale, esigono una
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La crisi sta nel fatto che, se la visione è sempre fenomeno, ogni fenomeno tende a porsi come visione: nel momento stesso in cui l’arte tende ai
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dipendono da leggi supreme ma dal caso e, se interessano, è soltanto perché mostrano come la piccola gente sia zimbello del caso. Perciò l’arte “ di storia
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L’antitesi di universale e particolare, spazio e oggetto, rettorica e antirettorica è superata da Velázquez con La resa di Breda (1634-1635). Lo
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senza immaginazione. Tutta l’arte è imitazione: ma l’imitazione della realtà come dovrebbe essere o si vorrebbe che fosse richiede un “esercizio dell
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e sarà varia quant’è varia l’esperienza della vita. Quello spazio non sarà più geometrico, non avrà più centri, linee di fuga, orizzonte; soprattutto
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L’importanza che si dà alla pittura di storia, considerata la forma più elevata dell’arte, spiega in parte l’interesse per il ritratto in tutte le
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società. Ciò che il ritratto seicentesco generalmente indaga, per vie diverse, è, in ultima analisi, l’attitudine dell’individuo a sviluppare nella
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L’interesse sociale che domina il secolo, la rinuncia a identificare Dio nella natura e a dedurre da essa i principi della vita intellettiva e morale
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Il contributo dei pittori del Nord e quello del Saraceni (veneziano che ha studiato Elsheimer) accentuano sempre più l’elemento sentimentale o
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dei vasi, gli uccelli becchino l’uva nella fruttiera e topi rosicchino il formaggio sulla tavola apparecchiata. Il gioco si fonda sulla vecchia favola
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della mm storia segna anche l’inizio di una sua esistenza più autentica, di una sua ascesa verso la forma ideale, verso una bellezza che l’impurità
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L’esigenza che determina, tuttavia, la grande produzione di nature morte in tutta la pittura europea non è tanto quella di chiarire il rapporto tra
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L'idea che l’immagine sia momento e fattore del pensiero apre il problema della possibilità di influenzare od orientare il prodursi delle immagini
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: c’è l’art de persuader, ma occorre che accanto ad essa ci sia l’art d’agréer, l’arte cioè di disporre l’animo e la volontà ad accettare come
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, del ritmo, dei valori dell'esistenza. L'aspetto saliente dell’irrazionalità secentesca, dunque, è di tendere a manifestarsi o esteriorizzarsi
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correnti religiose, è chiaro che l’unità religiosa è spezzata e che l’uomo, avendo davanti a sé un’alternativa, deve scegliere: la scelta, s’intende
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, dividendo l’umanità cristiana in due gruppi diversi ed avversi, prospetta la possibilità di una salvezza o di una condanna collettive, dipendenti appunto
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fenomeno corrisponde l’immediata risposta dell'emozione. Tra fede ed esperienza Michelangiolo sceglie la fede, abbandonando prima l’esperienza della
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classico, la natura e la storia sono, al medesimo titolo, espressioni della provvidenza divina, così come l’idea e l’esperienza sono due modi non
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stessa, come mera immagine. Se la forma rivela sempre la presenza del reale, di cui vuol essere la rappresentazione, l’immagine, con il suo potere
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Ad affrettare la crisi della forma concorre potentemente l’influenza, sull’arte figurativa, della poetica del Tasso, che muta radicalmente l'idea del
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intatta la struttura razionale della natura sotto le cangianti apparenze sensorie, e anticlassica è l’immagine che conserva certe sembianze esteriori
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religione in politica; e il principio “cuius regio e ius religio” solennemente sancito con la pace di Augusta crea le premesse per l’identificazione
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Per spiegare l’apparente contraddizione bisogna tenere presente la nuova posizione dell’artista nella società. Il suo prestigio è indubbiamente
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Come professionista borghese, l’artista è un tecnico, e la nuova classe è estremamente interessata a tutte le possibilità della tecnica e in special
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L’immaginazione sociale e politica è un fatto nuovo, ed è la controparte dello spirito pratico della borghesia, della sua positiva concezione dell
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politica. L'applicazione della teoria del discorso politico all’arte è nuova, ma l’idea dell’arte come elocutio è cinquecentesca, veneta: il Pino e il
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più in rapporto alla natura umana, bensì alla società. Non diversamente, l’uomo a cui si rivolge l’arte barocca non è più l’uomo “ al centro dell
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deliberativo, il futuro poiché dell’avvenire conviene che deliberi chi conforta o disconforta. Al giudiziale, il passato, poiché sempre delle cose andate l’uno
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La grande creazione politica del Seicento è lo Stato nazionale, la sua forma tipica è la monarchia assoluta. L’Europa moderna è un sistema di Stati
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Nel secolo XVII l’accentramento dei poteri determina il prevalere di una città, che diventa la sede dell’autorità dello Stato, degli organi di
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”, organizzata attraversò l’azione delle accademie e le carriere burocratiche degli architetti, ormai inseriti nell’apparato dello Stato e ubbidienti alle
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affrontare problemi strutturali di fondo. Lo spettacolo e dei più suntuosi, ma lascia trasparire l’intento di sopraffare ed imporre più che di
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palazzi vi sono cortili, scaloni, gallerie, saloni monumentali: infatti il palazzo non è più soltanto una casa signorile ma l’ambiente di una vita
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Il processo tipico del “monumentale” e l’allegoria: non già nel senso ancora umanistico della lettura di significati occulti sotto la lettera del
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L’immaginazione, in grado maggiore o minore, è di tutti; ma è solo l’artista che sa tradurre in immagini visibili le immagini fabbricate dall
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“quadraturisti”. Ma, appunto, come spiegare che, se l’illusionismo prospettico è tanto importante, lo si affida a una categoria di specialisti che ne
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In molti quadri del Seicento l’estensione dello spazio da un primo piano vicinissimo alle estreme lontananze non è una semplice degradazione
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L’illusione è anche nelle cose. Zurbarán rappresenta una santa come una gentildonna spagnola vestita con un'eleganza corrispondente al suo rango
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