L'Europa delle capitali
’immaginazione ha quindi il suo fondamento nella storia. Ma la ripetizione precisa di un evento è un caso e il caso è un fatto particolare, mentre la
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Con la persuasione si vuole ottenere un modo di vita, una praxis conforme ai principi dell’autorità; il mezzo rimane la comunicazione e questa non ha
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, talvolta a speciali preghiere; ha una funzione più esortativa che rappresentativa o celebrativa; è infine semplificata per prestarsi più facilmente alla
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cristiano ha aperto agli uomini fissando oltre la vita il fine della vita.
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Il Caravaggio ha il disperato ardire di lacerare il velo della finzione: lui che spregia la storia ordinata in una forma logica e guarda all’evento
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” (Chastel). Questa fantastica escatologia ha ancora una sua ragione sociale: al popolo, che subisce la volontà dei grandi, bisogna dimostrare che
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; eppure, accettando l'eventualità e il caso, si ha tutt’al più la pittura dei Bamboccianti, che dipingono quello che accade all'angolo della strada. Ma
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, specialmente nel secondo viaggio in Italia (1648). Rembrandt ha dietro di sé lo scetticismo religioso di Bruegel, con la sua tesi amara che il mondo
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Se Rembrandt aveva dietro di sé l’amara commedia di Bruegel, Velázquez ha dietro di se l’ascetismo tormentato, il disperato anelito al trascendente
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funzione simbolica e il simbolo, essendo comunque un segno d'intesa, non ha valore intellettivo ma pratico o di comunicazione. L’allegorismo architettonico
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, obbligatoriamente, all'incrocio del transetto e alla centralità dello schema planimetrico: collegata a chiese a pianta centrale, ha, visivamente, la
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paesaggio voluto e creato dall'uomo. Lo spazio è fatto dall'architettura; e non è uno spazio finto, ma uno spazio “altro”. Ha altre dimensioni, altre
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, diventa visione e rivelazione. L’artista deve fenomenizzare, visualizzare tutto: quindi la tecnica ha specie infinite. Sono infinite le tecniche
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Rinascimento; la pittura di “genere” ha anch’essa una tradizione, l'arte fiamminga. Michelangiolo, riferisce Francisco de Hollanda, considerava
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Su una via parallela, e indipendentemente, Frans Hals arriva più oltre: opera in un ambiente borghese, non ha lo snobismo del “ pittore cavalleresco
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pittorica. Il colore non ha soltanto una funzione visiva, traduce in note cromatiche il chiasso della brigata: la pennellata, con il suo andamento
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nel tempo e ha un prima, un ora e un poi, il solo sfondo della storia può essere la natura. Ma, poiché la storia è universale, la natura non può
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Il contributo dei pittori del Nord e quello del Saraceni (veneziano che ha studiato Elsheimer) accentuano sempre più l’elemento sentimentale o
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quantitative alla giustapposizione delle qualità. Prima di Cézanne, Vermeer ha intuito che il grande problema dell’arte moderna non consisteva nell
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La pittura di costume ha origini fiamminghe, dall'amaro quietismo religioso di Bruegel il Vecchio. Nasce come rovesciamento ironico della storia. Se
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La corrente dei Bamboccianti a Roma, che si forma intorno a Pieter van Laer, non ha certamente l'importanza sociale che si è voluto attribuirle; ma
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socialità alta, ufficiale, di un Le Brun; troppo esplicitamente contrappone il villaggio alla città e l'osteria alla casa civile. La borghesia ha
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di Zeusi e Parrasio: gli animali scambiano per veri i fiori e i frutti dipinti. Dunque il pittore ha, in certo senso, dipinto quegli animali après
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. La Cena in Emmaus di Londra è un quadro programmatico: la pittura ha per oggetto la realtà e la realtà non ha sviluppo né storia, e quello che è, non
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dell'elezione predestinata. Dunque la borghesia è la classe eletta, la sua visione del mondo, lucida, precisa, obbiettiva proprio perché non ha fini al di la
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critica. Al limite, al punto di massima tensione tra le due posizioni ideologiche e religiose, Pascal ha intuito quanto complessa fosse la
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La discussione sul concetto di Barocco è ancora aperta. Il Croce ha scritto una grande Storia dell’età barocca, comprendendo in questo termine e
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, limitando l’antico prestigio del pensiero astratto ed escludendo tutti i valori che non possano tradursi in fenomeni. In questa cultura, l’arte ha una
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Presto però si profila la crisi di questo sincretismo di logica e fede. Già per Leonardo la natura non ha una forma logica, non ha una struttura
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, delle guance. La figura descritta si fissa in una forma ben costruita e non può mutare. ll Tasso si limita a dire che la donna ha “belle membra” e su
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chi non l’ha avuta. Questo compito missionario, che consiste da un lato nella difesa dei fedeli dal persistente pericolo dell’eresia e dall’altro
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, come ha osservato il Croce, questa mania di grandezza abbia la sua controparte nel gusto della descrizione minuta, particolaristica, talvolta pedante
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, farsi percepibili, credibili, comunicabili: l’immaginazione, infatti, ha una funzione non dissimile da quella che ha, nella scienza, l’ipotesi, e
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un’azione seria e compiuta in se stessa, con una certa estensione, in un linguaggio adorno [.. .] con casi che suscitano pietà e terrore, e ha per
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Dolce lodano la pittura di Giorgione e di Tiziano perché ha dissolto in umano discorso il rigore logico dell’argomentazione dimostrativa del Mantegna e
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’universo” o in cospetto della natura, ma l'uomo che vive nella società, e in essa ha una situazione sempre diversa, perché la società non ha una forma
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La Rettorica, dice Aristotele, ha tre generi: deliberativo, giudiziale, dimostrativo. “A ciascuno di questi s’attribuisce il suo tempo. Al
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classica di civiltà e natura succede la distinzione di classe tra cittadini e contadini. La capitale fonda il suo prestigio sul passato storico, ma ha
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intorno alla testata di Ponte Sant'Angelo. La vera e propria riforma urbanistica viene intrapresa negli ultimi anni del secolo XVI da Sisto V che ha come
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È da notare che quest’ultima soluzione, decisa in piena Controriforma, fa della basilica lo strumento di un culto di massa, che ha uno scopo
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sociale che ha i suoi fastosi riti cerimoniali. Nelle chiese, gli altari, i pulpiti, i monumenti funerari, perfino i confessionali, gli organi, i banchi
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: con quale processo, s’è visto nel modo con cui il Bernini allegorizza nel colonnato il motivo simbolico della cupola. Ma il Bernini ha fatto qualcosa
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complemento della figurazione mitologica, stabiliva il fondo classico della poesia figurata; qui l'immaginazione ha già prodotto una seconda natura, in cui
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ha più alcun rapporto con l’architettura della chiesa: la società degli eletti ha ormai la sua casa o il suo palazzo o la sua corte in cielo
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Indubbiamente il processo della “immaginativa” dal vero al verosimile o possibile ha i suoi primi atti nell’illusionismo spaziale in senso visivo
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egli ha dovuto rompere la coerenza logica della convergenza prospettica dei pilastri.
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, appariva meschina. Il Bernini non ha ridotto un’architettura, ha mutato la categoria dell'oggetto: ha preso un oggetto relativamente piccolo, un
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L’artista, dunque, pensa che le scale di valori sono relative e lo spazio non ha una dimensione costante; vuole muoversi con piena libertà su tutte
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sviluppo prospettico, ha lo stesso valore del pronao frontale.
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immaginare. Ciò che specialmente sorprende, dunque, è la tecnica che traduce in qualcosa di reale ciò che la mente ha, audacemente, immaginato come
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