L'Europa delle capitali
diffonderanno ovunque dando vita a tutte le forme artistiche “ufficiali”. L'arte non è più autoritaria ma didascalica, e l’educazione non è più imposizione di
Pagina 101
L'Europa delle capitali
morale. Non diversamente, poco più tardi, il Borromini prenderà ad esempio Michelangiolo, ma non nel senso d'imitarne le forme, bensì di concepire
Pagina 115
L'Europa delle capitali
Se l'edificio non riproduce più la legge costruttiva dello spazio ma fenomenizza lo spazio nella infinita varietà delle sue forme possibili, esso non
Pagina 128
L'Europa delle capitali
includa l’architettura ma si fenomenizzi nelle sue forme: dunque l’architettura implica la natura, sia pure attraverso la semantica spaziale dei suoi
Pagina 129
L'Europa delle capitali
forma unica (la natura) e delle specie infinite, tante sono le forme quante le specie. Ma v'è una gerarchia, dal particolare all'universale: come
Pagina 154
L'Europa delle capitali
contesto urbano, nel secondo si inserisce in esso e lo modifica o, positivamente, lo costruisce. Non solo: nel primo caso le forme architettoniche
Pagina 162
L'Europa delle capitali
si dia tra tutti gli oggetti che riempiono lo spazio o lo determinano: ed è perciò che, senza conservare nulla del disegno classico, le forme di
Pagina 194
L'Europa delle capitali
forme dei frutti raggiungono nello stesso tempo un’evidenza di cosa reale e un'astrazione quasi geometrica. È come il supplizio di Tantalo: quanto più si
Pagina 198
L'Europa delle capitali
Il termine Barocco, benché esteso a tutte le forme della vita, rimane tuttavia legato soprattutto all'arte, come manifestazione sensibile del moto
Pagina 33
L'Europa delle capitali
accadono nella mente umana e influiscono sul comportamento. Se prima soltanto alle immagini che fossero anche forme costanti della realtà poteva attribuirsi
Pagina 37
L'Europa delle capitali
intellettiva e rappresentativa che, nel Rinascimento, produceva a parità di valore forme sensibili e concetti astratti.
Pagina 39
L'Europa delle capitali
accogliere, nella universalità della propria forma, motivi del colorismo emotivo veneziano. Come rivelazione il domma comprende tutte le forme del
Pagina 40
L'Europa delle capitali
scienza descrive come movimento e mutamento continui. D'altra parte, l'ipotesi che l'arte barocca, con le sue forme in movimento, voglia rappresentare l
Pagina 45
L'Europa delle capitali
Domenico Fontana rientra nella sfera delle forme destinate alla persuasione o delle forme “rettoriche”. Le nuove strade tracciate dal piano collegano
Pagina 61
L'Europa delle capitali
una “demitizzazione” delle sue forme. è dovuto soprattutto, sia pure con lo specioso argomento dell’economia, al governo, che preferisce il solenne
Pagina 74
L'Europa delle capitali
forme delle chiese e dei palazzi. Gli stessi tracciati urbani, a scacchiera o stellari, si presentano come strutture monumentali in sé e non soltanto
Pagina 76
L'Europa delle capitali
città, non più giustificate come aperture in una cerchia di mura, diventano forme simboliche, allusive al carattere illustre, storico della città, e non
Pagina 76
L'Europa delle capitali
sorta di rappresentazione allegorica o di “trionfo”. Come già aveva fatto nel Baldacchino, concepisce la tomba come il fissarsi, in forme perenni e
Pagina 77
L'Europa delle capitali
sopravvivere, in forme mitigate, di modi di culto pagani che riducono gli atti all’offerta di frutti, di fiori, di oggetti votivi. L'architettura e la
Pagina 78
L'Europa delle capitali
rappresenta nulla che non possa manifestarsi in forme credibili, il suo modo d'immaginare è già condizionato dalla necessità del manifestarsi per mezzo
Pagina 91